L’ipercolesterolemia è una condizione di salute che riguarda più del 40% degli italiani ed è spesso purtroppo sottovalutata, considerando che espone chi ne soffre al rischio di eventi cardiovascolari.
È stato pubblicato un nuovo interessante studio su BMJ del 28 giugno 2023, il cui intento era verificare l’incidenza dei maggiori eventi cardiovascolari in seguito alla somministrazione mensile di vitamina D.
Molti conoscono e apprezzano il tè verde per le sue numerose le proprietà salutistiche, che vanno dal controllo del peso alla prevenzione di condizioni più gravi. Una review approfondisce il suo ruolo in ambito cardiovascolare.
Le statine rappresentano la categoria di farmaci maggiormente prescritta per favorire la riduzione del colesterolo LDL. Tuttavia, molti soggetti con colesterolo alto presentano una scarsa tolleranza a tali farmaci.
I disturbi cardiovascolari sono causati da molti fattori, e anche la prevenzione può giocarsi a più livelli. Una recente review fa il punto sul licopene, un carotenoide dall’elevato potere antiossidante contenuto nel pomodoro.
Il riso rosso fermentato contiene naturalmente la monacolina K, e le indicazioni terapeutiche in merito ai dosaggi massimi consentiti sono molto chiare. Ma se un dosaggio minore sortisse ugualmente gli effetti desiderati?
La fitoterapia è sempre più suggerita come affiancamento alle normali terapie cliniche, per molti disturbi. Scopriamo di più sul potenziale ruolo dell’olio di cumino nella prevenzione cardiovascolare.
Gli omega-3 sono riconosciuti e apprezzati da tutti nell’ambito della salute cardiovascolare. La sua fonte più nota è l’olio di pesce, ma sono molte anche le sue fonti vegetali: questo studio valuta gli effetti dell’olio di lino.
Un team di studiosi prende in esame la quercetina, una sostanza ampiamente diffusa nel mondo vegetale: ne vengono messe in luce alcune importanti proprietà benefiche per il sistema cardiovascolare. Ecco i dettagli.
Il coenzima Q10 (CoQ10) svolge molte funzioni vitali nel corpo umano e il suo livello endogeno può essere influenzato da varie patologie o dall’uso di farmaci. Lo studio in questione lo dimostra e i dettagli sono interessanti.
Non parliamo solo del tanto temuto grasso che si teme per la prova costume, ma del colesterolo, un grasso del sangue che rappresenta un fattore di rischio cardiovascolare. Quali sono le prospettive per la kelp in quest’ambito?
Secondo la Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa la pressione alta riguarderebbe in media il 33% degli uomini e il 31% delle donne. Perché non ricercare un efficace aiuto naturale? Uno studio propone il mirtillo nero.