Negli ultimi decenni, fortunatamente, l‘aspettativa di vita è aumentata come di conseguenza è cresciuta la necessità di trovare mezzi naturali per prevenire o rallentare il rischio di sviluppare malattie dell’invecchiamento.
Parlando di vitamina D si dà spesso la priorità a sistema immunitario e ossa, ma si tratta di un nutriente che offre continue possibilità di sviluppo alla ricerca: qui emerge un possibile ruolo nella prevenzione del declino cognitivo.
La popolazione mondiale invecchia: sono sempre più rilevanti i fattori ambientali modificabili, come la dieta, che possono contribuire a diminuire fattori di rischio importanti. Un esempio? Il consumo di mirtillo e la demenza.
Circa 1,2 milioni di italiani sono colpiti da demenza, e la stima è che nel 2040 i malati saranno più di 2,5 milioni. Sono numeri che nascondono tanta sofferenza e che rappresentano una grande sfida di salute pubblica.
La sarcopenia è una patologia correlata all’invecchiamento che comporta la progressiva riduzione della massa muscolare. Una recente review fa il punto sul ruolo della creatina come contromisura per il recupero muscolare e osseo.
Il declino cognitivo è diffuso nella popolazione anziana, è altamente invalidante e incide su salute fisica e qualità della vita. Una review raccoglie le evidenze sul potenziale ruolo della curcumina a sostegno di questa condizione.
La popolazione italiana invecchia progressivamente. Proprio per questo il fenomeno della malnutrizione nella fascia over 60 è diventato un osservato speciale, allo scopo di prevenire fragilità critiche negli anziani di domani.
Attività fisica quotidiana e uno stile di vita attivo influenzano positivamente la salute, in particolar modo quella dell’anziano. Uno studio dimostra come lo sport, combinato ad alcuni elementi naturali, sia un vero toccasana per i muscoli.
Per molti gli integratori non possono far male, perché “sono naturali, che vuoi che sia”. Niente di più falso! Promuovere un’educazione al loro consumo resta prioritario, a qualsiasi età, come emerso in questo studio americano.
I frutti del melograno racchiudono nei caratteristici semi rossi e succosi un concentrato di proprietà benefiche. Gli studiosi hanno approfondito gli effetti di questo superfood sulla memoria, in soggetti over 50: cosa è emerso?
Per qualcuno è un approccio salutistico imprescindibile, per altri una pratica di cui diffidare. Come sempre, la verità sta nel mezzo: una review fa il punto sulle evidenze cliniche relative all’uso di piante ayurvediche e demenza.
La popolazione globale sta invecchiando, e la comunità scientifica si è radunata per fare il punto sulle problematiche alimentari legati all’età. La più grave? La fame ‘nascosta’, che forse non conoscevi.