I ricercatori che hanno condotto una recente rassegna (Dominguez LJ, et al. 2024), non hanno dubbi: i dati da loro ottenuti mostrano l’evidente relazione tra le concentrazioni di magnesio nell’organismo e i segni distintivi dell’invecchiamento.

Dato che la carenza di magnesio può causare un’eccessiva produzione di marker infiammatori e di ROS (specie reattive dell’ossigeno), gli studiosi hanno ipotizzato che una carenza cronica di magnesio potrebbe essere un fattore causale delle malattie correlate all’invecchiamento.

La rassegna ha dimostrato l’evidente relazione tra magnesio e le caratteristiche dell’invecchiamento, ipotizzando che un suo corretto apporto potrebbe influenzare positivamente un sano invecchiamento.

Il consumo di alimenti contenenti magnesio (verdure a foglia verde, cereali integrali, legumi, frutta secca, cacao) o anche l’assunzione di integratori possono aiutare a mantenere corrette concentrazioni di questo elemento.

La presente rassegna è volta a chiarire i possibili meccanismi che spiegano la stretta relazione del magnesio con i processi dell’invecchiamento, senza la pretesa che possa essere l’unico o il più importante determinante di questo processo, anche se questo è naturalmente influenzato da molti altri fattori.

I soggetti affetti da disturbi o condizioni che sono associati a ipomagnesemia, possano chiedere al proprio medico curante se sia il caso di controllare con esami ematici le concentrazioni di magnesio.

Concludendo, è possibile presumere che mantenere un equilibrio ottimale di magnesio nell’organismo possa diventare una strategia sicura ed economica per contribuire alla promozione di un sano invecchiamento.

Futuri studi saranno in grado di approfondire questi dati interessanti, che potrebbero influenzare positivamente la lunghezza degli anni in salute.

Ligia J. Dominguez, Nicola Veronese and Mario Barbagallo. Review. Magnesium and the Hallmarks of Aging. Nutrients 2024, 16, 496.