Sebbene siano state prese numerose precauzioni per controllare l’esposizione a questo metallo tossico, in letteratura sono ancora riportati casi di intossicazione che possono causare effetti deleteri sui sistemi emapoietico, renale, riproduttivo e nervoso centrale, principalmente a causa dello stress ossidativo provocato.

In questa rassegna è stato valutato il ruolo e la capacità chelante di alcuni antiossidanti nei confronti del piombo.

N-acetilcisteina, acido alfa-lipoico, vitamine (B-1, B-6, C, E), flavonoidi (quercetina) e piante antiossidanti (aglio, curcuma, centella) hanno mostrato effetti profilattici contro la maggior parte dei danni prodotti dal piombo.

È stata osservata un’attività scavenger dei ROS (radicali liberi) e la capacità di chelare gli ioni del piombo e contrastare di conseguenza i suoi effetti tossici.

Il piombo è uno dei metalli tossici più pericolosi per l’uomo, e l’esposizione alla sua contaminazione può avvenire attraverso l’ambiente: acqua potabile, cibo, aria e terreno. Spesso è presente nell’acqua a causa di vecchie tubature che lo rilasciano nei terreni (che si contaminano) lasciando tracce anche in verdura, frutta, latte e carni.

Si calcola che oggigiorno i livelli plasmatici di questo metallo tossico superino di 500-1000 volte quello dei nostri antenati prima dell’epoca industriale.

 

Bibliografia
Flora G, Gupta D, Tiwari A. Toxicity of lead: a review with recent updates. Interdiscip Toxicol 2012;vol.5(2):47-58.