L’osteoartrite (OA) è una patologia degenerativa caratterizzata da deterioramento della cartilagine, sinovite, infiammazione di legamenti e ossa, e la sua prevalenza aumenta in relazione all’obesità e all’età.

L’osteoartrite al ginocchio è tra le maggiori cause di disabilità nella popolazione adulta e anziana: il 10-15% della popolazione mondiale over 60 soffre in qualche grado di OA.

Stando ai calcoli delle Nazioni Unite, nel 2050 il 20% della popolazione mondiale sarà over 60, il che significa che circa 130 milioni di persone potrebbero essere affette da OA.

Di prassi, l’OA può essere affrontata scegliendo tra molti farmaci. Quello più comunemente usato è il paracetamolo, un principio attivo particolarmente efficace per la riduzione del dolore.

Eppure il paracetamolo ha degli effetti collaterali che non lo rendono ideale per un utilizzo a lunga durata: è importante, dunque, che la Ricerca individui nuove strategie terapeutiche, efficaci e sicure, per trattare l’OA.

Sono molti gli integratori alimentari che hanno mostrato un’efficacia in questo ambito, come glucosamina, condroitina, artiglio del diavolo.

Tra questi, l’estratto naturale che ha mostrato il ruolo più importante nell’OA è la curcumina. I curcuminoidi sono i maggiori fitocostituenti derivati dal rizoma della curcuma.

Date queste premesse, un’équipe di Ricercatori indiani ha portato avanti uno studio randomizzato di non inferiorità vs placebo per confrontare l’efficacia di un estratto biodisponibile di curcuma contro paracetamolo, in pazienti con OA alle ginocchia.

Sono stati scelti partecipanti con diagnosi di OA al ginocchio, tra i 40 e gli 80 anni. Il gruppo curcuma (97 pazienti) ha assunto 2 capsule al giorno contenenti 500 mg di estratto di curcuma BCM-95®; il gruppo paracetamolo (96 pazienti) ha preso 3 compresse al giorno da 650 mg. Entrambi i gruppi hanno seguito l’assunzione per 6 settimane.

Dai dati raccolti è emerso che i punteggi WOMAC dei due gruppi si equivalevano e, addirittura, alcuni valori miglioravano di più assumendo curcuminoidi che paracetamolo.

Dopo le 6 settimane di trattamento, il punteggio totale WOMAC che riguardava dolore, rigidità e funzionalità è migliorato di oltre il 20% nel gruppo curcuma. Tra loro, il 18% dei pazienti è migliorato di oltre il 50%, e il 3% di oltre il 70%.

Nessuno dei pazienti trattati con paracetamolo ha risposto ai criteri del punteggio WOMAC.

La risposta infiammatoria, valutata tramite i livelli di CRP e TNF-α, è significativamente diminuita (oltre il 74%) nel gruppo curcuma.

Gli effetti collaterali segnalati sono stati lievi e meno frequenti (oltre il 5%) per chi ha assunto curcuma che nel gruppo paracetamolo (oltre il 12%).

Alla luce dei dati emersi, i Ricercatori confermano che l’estratto di curcuma può essere efficace quanto il paracetamolo per ridurre il dolore e altri sintomi dell’osteoartrite al ginocchio.

Inoltre, l’estratto di curcuma si è mostrato sicuro e più efficace del paracetamolo per ridurre la risposta infiammatoria.

Bibliografia
Shubha Singhal, Nazer Hasan, Kirti Nirmal, Rohit Chawla, Shalini Chawla, Bhupinder Singh Kalra, Anil Dhal. Bioavailable turmeric extract for knee osteoarthritis: a randomized, non-inferiority trial versus paracetamol. Trials. 2021 Jan 30;22(1):105.