LongLifepedia - Glossario

5-HTP

Il 5-HTP (5-idrossitriptofano) presente in abbondanza nella griffonia (Griffonia simplicifolia), è un precursore della serotonina, neurotrasmettitore con importanti funzioni fisiologiche. 

La serotonina, infatti, ha un ruolo riconosciuto nella regolazione dell’umore, del sonno, del dolore e del comportamento motorio, aggressivo, alimentare e sessuale.

Le più recenti ricerche suggeriscono che i semi della griffonia possano aumentare i livelli di serotonina nel cervello.

La griffonia è stata utilizzata con successo in caso di depressione, insonnia e in tutte quelle condizioni in cui vi sia una mancanza di serotonina.

La griffonia ha mostrato anche la capacità di regolare l’appetito, portando alla riduzione del peso nelle persone obese. Si sono registrati anche effetti benefici nella fibromialgia e nell’emicrania. 

Questo naturale rilassante quindi può essere utile per alleviare l’insonnia, inducendo un normale sonno, utile per il trattamento di emicrania e cefalea e nel controllo della fame nervosa e nei disturbi alimentari.

Açai

L’açai è una palma del genere Euterpe che cresce prevalentemente nelle foreste pluviali dell’America del centro-sud.

La polpa e la buccia del frutto dell’açai sono ricche in antocianidine, proantocianidine e acidi grassi e costituiscono una discreta fonte di vitamina C e carotenoidi.

Studi in vitro e in modelli animali indicano che l’açai svolge effetti antinfiammatori e antiossidanti.

L’attività antiossidante è data dall’alta concentrazione in polifenoli, composti che proteggono la cellula contro il danno ossidativo.

Secondo la valutazione del metodo statunitense di misurazione della capacità antiossidante degli alimenti (ORAC), l’açai a parità di volume è 10-30 volte più potente del vino rosso.

Le antocianine presenti nell'açai mostrano la riduzione del colesterolo LDL e un’azione vasoprotettiva utile nei disturbi venosi e del circolo e, in generale, in tutti i problemi in cui sia presente fragilità capillare.

Molto importante l’attività antiaterogena, osservata in particolare in numerosi studi epidemiologici (Paradosso Francese), che hanno associato un elevato consumo di antocianine alla riduzione della mortalità per malattie cardiovascolari.

Utile nel controllo del peso corporeo e della glicemia, l'açai in modelli animali ha mostrato la capacità di prevenire obesità e diabete di tipo 2.

Acerola

L’acerola (Malpighia glabra L.) è una pianta selvatica che cresce nelle zone tropicali e subtropicali dell’America centrale e settentrionale.

Il frutto, chiamato anche “ciliegia delle Barbados”, è ricco di numerosi nutrienti e fitonutrienti, in particolare flavonoidi, come rutina ed esperidina, ma sono le rilevanti concentrazioni di vitamina C (acido ascorbico) a caratterizzare l’utilizzo dell’acerola. Questa importante vitamina, infatti, fornisce una potente protezione antiossidante e svolge molteplici ruoli.

Partecipa alla sintesi del collagene, favorisce l'assorbimento del ferro, interviene nel metabolismo di alcuni neurotrasmettitori, nonché nel metabolismo dell'istamina e nella sintesi e nella liberazione delle prostaglandine.

Il suo fabbisogno aumenta in caso di attività sportiva, stress, fumo e assunzione prolungata di farmaci e contraccettivi orali.

Il suo utilizzo è indicato inoltre per prevenire e curare infezioni, raffreddori, allergie, anemia e fragilità capillare.

Grazie all’alto contenuto di vitamina C, l’acerola è impiegata per la produzione di integratori o per arricchire gli alimenti. Svolge anche un ruolo nella sintesi e nel mantenimento dei tessuti come anche nella formazione di ossa, denti e pelle.

L’integrazione di vitamina C è molto importante in quanto tale vitamina risulta essere particolarmente sensibile alla distruzione da parte di temperature alte, lunga conservazione, relativamente scarsa umidità, freddo e luce, che sono in grado di impoverire gli alimenti del contenuto di questa importante vitamina.

Acetil L-carnitina (ALC)

L'acetil-l-carnitina (ALC) è un composto che svolge un ruolo di fondamentale importanza nel metabolismo energetico del cervello e delle cellule nervose.

L'ALC infatti è in grado di superare con facilità la barriera ematoencefalica, ottimizzando la funzione cellulare nel distretto cerebrale.

In particolare, può rallentare il deterioramento cellulare che consegue a condizioni di stress particolarmente intenso o all'invecchiamento, periodo in cui le concentrazioni di ALC nel cervello diminuiscono.

Utile anche per compensare la forte richiesta nell'organismo in caso di allenamento intenso, l'ALC favorisce la vitalità e l'energia anche a livello intellettuale.

Recenti studi indicano che l’ALC sia fondamentale per la funzionalità dell’ippocampo, in particolare per l’efficienza della memoria sia a breve che a lungo termine.

Ma esistono anche dati piuttosto interessanti nel dolore da neuropatia diabetica: questa sostanza pare infatti essere in grado di dare sollievo al dolore, oltre a contribuire alla generazione della fibra nervosa.

Acido acetil-11-cheto-beta-boswellico (AKBA)

AKBA (acido acetil-11-cheto-beta-boswellico) è il termine che raggruppa i nomi degli acidi triterpenici pentaciclici, ossia i principiali costituenti attivi della frazione terpenoide della resina della boswellia (Boswellia serrata).

Acido alfa-linolenico (ALA)

L’acido alfa-linolenico (ALA) è un acido grasso essenziale della serie omega-3, fondamentale per l'integrità costitutiva delle membrane cellulari. Le fonti principali di questo acido grasso sono semi (in particolare l’olio di semi di lino), noci, cereali e legumi.

L’acido alfa-linolenico è il precursore di due altri importanti acidi grassi, l’acido eicosapentaenoico (EPA) e l’acido docosaesaenoico (DHA). Viene convertito nell’organismo in EPA e DHA e pertanto la sua carenza può compromettere i livelli di questi due importanti acidi grassi, essenziali per il corretto funzionamento del metabolismo lipidico e per gli effetti antinfiammatori.

Il consumo di acido alfa-linolenico è correlato inoltre a una ridotta incidenza di ipertensione.

Acido caprilico

L'acido caprilico è un acido grasso prodotto dall'organismo in piccole quantità, le cui fonti alimentari sono burro, olio di noce di cocco e altre sostanze grasse di origine vegetale.

L'acido caprilico sembra possedere proprietà antifungine e può essere utile in caso di crescita eccessiva di Candida albicans. Infatti, l'acido caprilico ha mostrato la capacità di interferire con lo sviluppo e la replicazione del micete candida.

Acido clorogenico

Gli acidi clorogenici sono composti presenti nel caffè verde (il comune caffè prima di essere sottoposto a tostatura), oltre che in altri numerosi alimenti vegetali (maté, pomodori, melanzane, patate, pesche, pere, prugne, mele). 

Gli acidi clorogenici stanno riscuotendo particolare interesse in campo nutrizionale.

Secondo gli studi più recenti, questi composti sono in grado di ridurre l’assorbimento degli zuccheri da parte dell’intestino e di velocizzare il metabolismo, accelerando il naturale processo mediante il quale il nostro organismo brucia i grassi accumulati.

Gli acidi clorogenici, grazie all’azione antiossidante, possono migliorare la biodisponibilità di ossido nitrico, favorendo il miglioramento della disfunzione endoteliale e dell’ipertrofia vascolare.

Sono inoltre documentati effetti antipertensivi in seguito alla somministrazione di acidi clorogenici.

Acido ellagico

L’acido ellagico è un composto a carattere fenolico presente in fragole, ribes nero, noce, mango e melograno.

In numerosi studi questa sostanza ha mostrato una rilevante azione antiossidante.

In particolare, sono stati osservati effetti positivi a livello cardiovascolare (riduzione della pressione sanguigna e dell’ossidazione delle lipoproteine), con l’attenuazione dei processi aterosclerotici.

L’acido ellagico sembra avere la capacità di interferire con alcuni meccanismi implicati con l’iniziazione e lo sviluppo dei tumori, con dati incoraggianti, ma in via di approfondimento, sul tumore della prostata e altri tipi di tumore.

Questo composto sta destando attenzione perché potenzialmente efficace nell’attenuare obesità e complicanze metaboliche.

Acido folico

L’acido folico è una vitamina idrosolubile utilizzata nei supplementi e negli alimenti fortificati in quanto stabile al calore, all’ossidazione e maggiormente disponibile.L’apporto ottimale di questa importante vitamina riveste particolare rilevanza nei processi di accrescimento e di riproduzione cellulare.

Tra le manifestazioni di carenza più comuni di acido folico troviamo l’anemia megaloblastica; inoltre il suo fabbisogno aumenta durante la gravidanza e l’allattamento.

È stato recentemente dimostrato infatti che l’assunzione regolare di almeno 0,4 mg di acido folico al giorno aiuta a prevenire i principali difetti a carico del tubo neurale (NTD) dei neonati (il rischio di sviluppare tali patologie si riduce fino al 70% dopo l’assunzione di acido folico).

L’acido folico è anche importante per ridurre i livelli di omocisteina, un aminoacido che quando è presente in alte quantità aumenta l’incidenza di patologie cardiovascolari.

Un corretto apporto di acido folico è inoltre fondamentale per ridurre il rischio di sviluppare disturbi depressivi e per migliorare le prestazioni cognitive, soprattutto nei soggetti più anziani.

Acido gamma-linolenico (GLA)

GLA è la sigla usata per definire l'acido gamma-linolenico, un acido grasso essenziale della serie omega-6.

L'attività del GLA è prevalentemente antinfiammatoria e trova impiego in alcune malattie dermatologiche (dermatite atopica, psoriasi, acne, orticaria), nella prevenzione dell'aterosclerosi e in numerosi stati in cui sia presente una componente infiammatoria.

Acido gimnemico

L’acido gimnemico è il principale costituente della gimnema (Gimnema sylvestre), una pianta diffusa in Medio Oriente e India. Questo composto, presente in buone concentrazioni nelle foglie della gimnema, possiede numerose attività farmacologiche tra cui la capacità di sopprimere la sensibilità al gusto del dolce, inibire l’assorbimento intestinale di glucosio, diminuire i livelli plasmatici di glucosio, ridurre i livelli di colesterolo e trigliceridi e il peso corporeo.

Acido glutammico

L’acido glutammico è un aminoacido che metabolizza zuccheri e grassi, aumenta i livelli di zuccheri nel sangue e stimola il fegato ad innalzare i livelli di glutatione ematici.

È di primaria importanza nel metabolismo cerebrale e serve come neurotrasmettitore eccitatorio.

Trasporta il potassio attraverso la barriera ematoencefalica e, nel formare L-glutamina, assorbe ammoniaca: questo è l’unico metodo che ha il cervello per allontanare questo composto tossico.

Acido ialuronico

L’acido ialuronico è un glicosaminoglicano presente in tutti i tessuti connettivi umani, inclusa la cute, ed è essenziale per la formazione della matrice di collagene e di fibre elastiche, oltre che per il mantenimento di una corretta idratazione cutanea.

Questo composto conferisce alla pelle particolari proprietà di resistenza e tonicità, favorendo l’appianamento delle rughe, rimodellando il contorno del viso, assottigliando le rughe periorali (rughe “del fumatore”).

L’acido ialuronico è naturalmente presente nella matrice extracellulare e le sue concentrazioni aumentano fino ai 30 anni. Successivamente, si osserva la sua progressiva riduzione, fino ad arrivare ad una completa assenza in soggetti di 60 o più anni.

L’acido ialuronico è utilizzato anche per l’azione protettiva sulle articolazioni, nelle quali svolge il suo ruolo rallentando il progressivo deterioramento della funzione e mobilità articolare.

L’acido ialuronico, che sembra avere una naturale affinità con i tessuti articolari, recentemente ha mostrato un’azione antinfiammatoria in test di laboratorio.

Acido idrossicitrico (HCA)

L’acido idrossicitrico (HCA), presente in particolare in una pianta tropicale, la garcinia (Garcinia cambogia), è un composto diffusamente utilizzato per la formulazione di integratori alimentari per il controllo del peso e nell’obesità.

L’azione dell’HCA sembra essere legata alla regolazione dei livelli di serotonina, direttamente implicati nell’aumento dell’ossidazione lipidica e nella diminuzione della lipogenesi. Inoltre, regola anche l’assorbimento del glucosio.

Acido L-aspartico

L’acido aspartico è un aminoacido non essenziale presente nelle proteine animali e vegetali che svolge un ruolo importante come neurotrasmettitore eccitatorio nel sistema nervoso centrale. Può essere usato in terapia nelle iperammoniemie e nelle intossicazioni epatiche, ma è soprattutto una fonte naturale di energia per l’organismo: gli aminoacidi, infatti, svolgono un ruolo fondamentale nel lavoro muscolare, rinnovando e incrementando le proteine del tessuto muscolare.

Acido linoleico coniugato (CLA)

L’acido linoleico coniugato (CLA) è un acido grasso appartenente alla famiglia degli omega-6, con interessanti attività biologiche.

Il CLA è presente, anche se in basse concentrazioni, in numerosi alimenti, perché deriva da un processo di bioidrogenazione nello stomaco dei ruminanti. È reperibile pertanto nei prodotti lattiero caseari (latte intero, burro, formaggi, yogurt) e nella carne dei ruminanti (ovini e bovini).

Tra gli effetti fisiologici del CLA troviamo l’impatto sulla composizione corporea. In soggetti in sovrappeso è stato confermato l'effetto riducente sulla massa grassa, con ripercussioni favorevoli sul rapporto tessuto adiposo / tessuto muscolare.

Sono state evidenziate, inoltre, evidenti riduzioni del tasso di colesterolo plasmatico. 

Acido lipoico

L'acido alfa-lipoico, o acido tiottico, è una molecola antiossidante che riveste un ruolo chiave nel metabolismo della maggior parte degli esseri viventi.

Partecipa come cofattore nelle principali reazioni di produzione di energia cellulare dell’organismo e la sua peculiarità consiste nella capacità di essere attivo come antiossidante, sia in ambiente acquoso (citoplasma) che in quello lipidico (membrana cellulare), risultando di conseguenza maggiormente efficace nei confronti di una vasta gamma di radicali liberi.

L'acido alfa-lipoico è in grado di potenziare e di estendere l'attività antiossidante delle vitamine E e C e di altri nutrienti fondamentali.

L’acido lipoico converte gli zuccheri in energia, producendo effetti benefici sui livelli di glucosio e sulla glicazione, cioè sul processo attraverso il quale le proteine reagiscono con il glucosio in eccesso, provocando complicanze diabetiche.

Stimolando l’attività dell’insulina, l’acido lipoico favorisce un maggior assorbimento di glucosio (approssimativamente del 50%). In Germania da oltre trent’anni infatti viene impiegato per curare gli effetti secondari del diabete (neuropatia diabetica).

L’efficacia dell’acido alfa-lipoico nella pratica clinica è stata valutata in numerosi studi clinici su pazienti affetti da differenti forme di neuropatia, come la neuropatia diabetica e la lombosciatalgia.
Si è dimostrato utile anche in pazienti con sindrome del tunnel carpale, determinando un miglioramento della sintomatologia notturna e posticipando l’intervento chirurgico. 
L’acido alfa-lipoico ha un ruolo nel dolore cronico grazie ad un’azione antinfiammatoria specifica, che si traduce in un’efficacia clinica in particolare di natura neuropatica.

L’acido alfa-lipoico ha inoltre effetti su obesità, iperglicemia, sindrome metabolica, ipertensione e ha dimostrato di migliorare la funzionalità endoteliale, condizioni pro-infiammatorie nelle quali si evidenzia una maggiore suscettibilità allo sviluppo di dolore cronico.

Nell’obesità, stimolando il metabolismo energetico e inibendo i centri che regolano l’appetito, può facilitare la riduzione del peso corporeo.

Acido pantotenico (vitamina B5)

L'acido pantotenico è una vitamina idrosolubile del gruppo B, largamente distribuita negli alimenti.

Interviene sia nella degradazione di zuccheri, grassi e proteine per la produzione di energia nell'organismo, che nella sintesi degli acidi grassi, del colesterolo e degli ormoni tiroidei.

Spesso chiamata “vitamina antistress”, la vitamina B5 supporta l’attività delle ghiandole surrenali e migliora la capacità di gestire situazioni di stress.

Alcuni dati suggeriscono che l’acido pantotenico possa ridurre i livelli del colesterolo totale e LDL e dei trigliceridi.

In alcuni studi preliminari l’acido pantotenico è stato utilizzato in soggetti affetti da acne, dimostrando una buona efficacia (riduzione delle lesioni facciali e dell’area infiammata). 

In alcuni studi su animali carenti di acido pantotenico sono stati osservati infiammazione cutanea e ingrigimento del pelo, mettendo in evidenza l’importanza dell’integrazione di tale vitamina.

Acido para-amino benzoico (PABA)

Il PABA (acido para-amino benzoico) in natura si trova combinato con l'acido folico ed è implicato nell'assimilazione dell'acido pantotenico, di cui rende maggiormente efficace l'azione.

Indicato per la salute della cute e degli annessi cutanei, la sua carenza è associata all'incanutimento precoce dei capelli.

Acido valerenico

L’acido valerenico è un sesquiterpene presente nella valeriana (Valeriana officinalis), una pianta di origine europea e asiatica, da sempre coltivata a scopo medicinale. Si presume che l’acido valerenico presente nel suo olio essenziale sia la causa degli effetti ansiolitici e sedativi di questa pianta, oltre a presentare azione miorilassante e spasmolitica

Agaricus

L’agaricus (Agaricus blazei Murril), in giapponese “Himematsutake”, è un fungo tipicamente brasiliano diffusamente coltivato in Giappone.

Questo macrofungo commestibile è molto utilizzato in micoterapia, soprattutto come sostegno della funzione immunitaria e modulatore del sistema immunitario, come antitumorale e coadiuvante nella chemioterapia.

Trova impiego inoltre nella sindrome metabolica e come epatoprotettore.

La letteratura scientifica riguardante le possibili applicazioni dell’agaricus nella salute umana è vastissima, con riscontri interessanti su tumori, infezioni, allergie, asma e disturbi infiammatori, in particolare grazie alla presenza di β-glucani e polisaccaridi specifici.

Aglio

L'aglio (Allium sativum L.) è una pianta appartenente alla famiglia delle Liliacee, del quale si utilizza il bulbo perché particolarmente ricco di principi attivi solforati.

L’alliina, il costituente più importante, mediante una reazione chimica viene trasformata in allicina, molecola farmacologicamente attiva.

L’aglio sembra essere in grado di ridurre un buon numero di fattori che svolgono un ruolo decisivo nella genesi e nella progressione dell’aterosclerosi:

• colesterolo: diminuisce il colesterolo totale e LDL e aumenta il colesterolo HDL
• trigliceridi: riduce i trigliceridi e la concentrazione di fibrinogeno
• pressione sanguigna: riduce la pressione sanguigna
• fibrinolisi: incrementa la fibrinolisi
• aggregazione piastrinica: inibisce l’aggregazione piastrinica e riduce la viscosità plasmatica.

I risultati ottenuti con numerosi esperimenti clinici indicano che l’aglio è in grado, oltre che di prevenire l’aterosclerosi, di provocare la regressione delle placche aterosclerotiche.

Il suo impiego è anche consigliato in caso di malattie da raffreddamento, in qualità della sua attività antimicrobica e immunostimolante.

Aglio nero

L’aglio nero (o fermentato) viene prodotto tramite un processo di fermentazione e di estrazione, grazie ai quali si ottiene una polvere più scura e meno aromatica rispetto all’estratto di aglio fresco.

L’aglio nero è ricco di composti idrosolubili estremamente stabili (S-allil-cisteina, S-allil-mercaptocisteina e saponine), polifenoli (in quantità 10 volte maggiori rispetto all’estratto di bulbi freschi) e solo in piccole quantità allicina e altri composti solforati tipici dell’aglio fresco e che vengono degradati durante il processo di fermentazione.

Proprio a causa della sua peculiare lavorazione, l’aglio nero possiede una maggiore attività antiossidante rispetto agli estratti standard.

Agnocasto

L’agnocasto (Vitex agnus-castus) è una pianta nota per il trattamento di una serie di condizioni legate prevalentemente ai processi della riproduzione femminile. Molto utilizzata in passato nella pratica anglo-americana ed europea, l’agnocasto oggi vede confermate molte delle azioni che gli erano state attribuite. Gli estratti di questa pianta (titolati in aucubina e agnuside), infatti, hanno ottenuto effetti benefici nel controllo della sintomatologia della sindrome premestruale (depressione, mal di testa, ansia, ritenzione idrica), nel disturbo disforico premestruale, nell’iperprolattinemia latente, in alcune irregolarità del ciclo mestruale e nei sintomi della premenopausa.

Normalmente, gli effetti sono visibili dopo alcuni mesi di assunzione.

Le ricerche hanno dimostrato che, a differenza di quanto accade per altre piante normalmente prescritte per i disturbi femminili, l’agnocasto non contiene sostanze che assomigliano agli ormoni femminili e ne mimano in parte l’azione.

La principale attività dell’agnocasto è dopaminergica diretta sull’ipofisi, con la conseguente inibizione del rilascio di prolattina, l’ormone i cui livelli aumentano naturalmente durante la gravidanza per stimolare la produzione di latte. Alcuni sintomi collegati al ciclo mestruale, infatti, potrebbero essere in parte causati dalla comparsa di livelli anomali di prolattina.

Alfalfa

L’alfalfa (Medicago sativa L.), detta anche “erba medica”, è una pianta leguminosa originaria dell’area medio-orientale, oggi coltivata ovunque su larga scala principalmente come erba da foraggio.

Oltre alla ricca composizione che comprende minerali, vitamine, aminoacidi e flavonoidi, questa pianta contiene un numero di componenti “non nutrienti” che possono avere effetti salutari nell’organismo umano.

I ricercatori hanno infatti identificato alcuni composti attivi, i fitoestrogeni.

Tali composti sembrano svolgere un ruolo di prevenzione dei sintomi correlati con la menopausa(il suo effetto sulle vampate di calore è stato sperimentato in numerosi studi) e delle malattie cardiovascolari, con il miglioramento del metabolismo osseo e mostrando potenzialità antineoplastiche.

Alga bruna

La kelp (Fucus vesiculosus) è un’alga marina bruna, appartenente al genere Laminaria, che vive in prossimità delle coste rocciose dell’oceano Atlantico e del Pacifico.

Quest’alga viene utilizzata in particolare per il suo alto contenuto di iodio, sia come iodio inorganico che legato a proteine, o come componente di aminoacidi iodati.

La kelp rappresenta un vero concentrato di vitamine, minerali e oligoelementi che agisce nell’organismo incrementando gli scambi cellulari, favorendo l’eliminazione delle tossine e attivando il metabolismo.

Aloe

Pianta originaria del nord Africa, l'aloe (Aloe Barbadensis Mill.) ha proprietà antinfiammatorie e cicatrizzanti.

La parte utilizzata della pianta è la foglia, dalla quale vengono estratti il succo o il gel.

Grazie all’attività antinfiammatoria, l'aloe trova impiego nei disturbi gastrointestinali e come lassativo.

Per l’effetto emolliente e antinfiammatorio ha un uso topico sotto forma di gel come sostegno dermatologico protettivo e lenitivo, in particolare in caso di acne.

Amilasi

Le amilasi sono un gruppo di enzimi che degradano le molecole dei polisaccaridi formati da amido e glicogeno. Si distinguono in alfa e beta-amilasi: le prime sono sia di origine animale che vegetale, e nell’animale vengono prodotte dalle ghiandole salivari e dal pancreas; le beta-amilasi, invece, sono tipiche del mondo vegetale. Le amilasi svolgono un ruolo chiave in ogni funzione del corpo umano (digestione, nutrizione, funzionalità epatica).

Aminoacidi ramificati (BCAA)

Gli aminoacidi a catena ramificata (BCAA, Branched Chain Amino Acids) sono tre aminoacidi essenziali – isoleucina, valina, leucina – con importanti funzioni plastiche, che rientrano nelle necessità del turnover proteico generale.

I BCAA sono ottimi anticatabolici, cioè non fanno perdere tessuto muscolare e aiutano a diminuire il tempo di recupero.

A tale scopo il loro utilizzo è indicato per aumentare l’intensità e la durata degli allenamenti sportivi, per evitare il rischio di sindrome da sovrallenamento.

Recenti ricerche indicano che l’assunzione di BCAA può contribuire alla riduzione della fatica nel sistema nervoso centrale, durante esercizio fisico a lungo termine.

Possono essere utili in praticamente tutte le discipline sportive.

Angelica cinese

L'angelica cinese (Angelica sinensis), nota anche con il nome dong quai, è una delle piante più utilizzate della farmacopea cinese ed è considerata il tonico energetico femminile per eccellenza.

Originaria delle regioni del sud-ovest della Cina (Shansi, Shantung, Chihili), da secoli questa pianta è tradizionalmente utilizzata per le numerose proprietà benefiche, in particolare per i disturbi dell'apparato riproduttivo femminile quali dismenorrea, irregolarità del ciclo e menorragia.

L’azione benefica esercitata dall’angelica sembra dovuta essenzialmente ai composti volatili della radice, tra i quali spicca il ligustilide.

La radice di angelica è in grado di ridurre alcuni sintomi legati alla sindrome premestruale, in particolare infiammazione e spasmi uterini.

Sembra che l’azione antinfiammatoria provochi il rilassamento dei muscoli della parete dell’utero, normalizzando contrazioni e spasmi muscolari.

L’azione tonica dell’angelica cinese trova impiego anche nelle irregolarità mestruali, stimolando il ritorno del ciclo mestruale, in particolare nei periodi che seguono l’assunzione della pillola contraccettiva.

L’azione antinfiammatoria sembra, inoltre, alleviare alcuni sintomi della menopausa quali vampate di calore, cefalea e secchezza vaginale.

Arpagoside

L’artiglio del diavolo (Harpagophytum procumbens) contiene tre glicosidi iridoidi, arpagoside, arpagide e procumbide, che sono ritenuti responsabili degli effetti analgesici e antipiretici dell’artiglio del diavolo. Tuttavia, il principio attivo più studiato è sicuramente l’arpagoside che si trova in concentrazioni due volte superiori nei tuberi secondari (0,1-3%) rispetto alla radice primaria, mentre nelle foglie è presente solo in traccia.

Pertanto, le radici secondarie si raccolgono prestando massima attenzione a non danneggiare la radice primaria che è indispensabile per la sopravvivenza della pianta. 

Diversi studi hanno valutato l'efficacia dell’artiglio del diavolo quale antinfiammatorio, analgesico generale e agente antireumatico che si è rivelato utile in tendiniti, dolori cervicali, artrite reumatoide, mal di schiena, osteoartrite.

Il database Cochrane ha confermato il miglioramento in breve periodo del dolore con dosi giornaliere di artiglio del diavolo standardizzato a 50-100 mg di arpagoside.

Artiglio del diavolo

L’artiglio del diavolo (Harpagophytum procumbens) è una pianta nativa dell’Africa del sud. Le sue radici secondarie sono state lungamente utilizzate dalla medicina tradizionale e attualmente questa pianta è largamente impiegata come antinfiammatorio naturale e rimedio per alleviare il dolore.

Numerosi dati indicano come la sua somministrazione possa migliorare il dolore, la rigidità e la funzionalità nei disturbi reumatici degenerativi, oltre a diminuire il ricorso ai farmaci. Buoni risultati si sono riscontrati nell’osteoartrite del ginocchio.

Secondo alcuni autori, il trattamento con artiglio del diavolo per alleviare il dolore potrebbe richiedere un tempo minino di assunzione di 3-4 mesi, ad un dosaggio di almeno 50 mg/die di arpagoside, per ottenere effetti ottimali.

L‘azione terapeutica dell’artiglio del diavolo, infatti, pare largamente dovuta alla presenza dell’arpagoside, un glicoside in grado di inibire i mediatori dell’infiammazione.

L’artiglio del diavolo è utile in tutti i processi infiammatori cronici a carico delle articolazioni e nelle lombalgie grazie agli effetti antinfiammatori, analgesici e antireumatici.

Ashwagandha

L’ashwagandha (Withania somnifera), chiamata anche “ginseng indiano”, è una pianta ayurvedica che appartiene alla famiglia delle Solanacee originaria di India, Asia orientale e bacino del Mediterraneo.

Tra le 23 specie del genere Withania solo la W. somnifera sembra avere effetti terapeutici.

I withanolidi, contenuti soprattutto nelle radici e nelle bacche, sono i principi attivi cui sono attribuite numerose proprietà salutistiche.

I principali effetti riguardano le proprietà adattogene, antinfiammatorie, immunomodulanti, antitumorali e antiossidanti.

Storicamente utilizzata come afrodisiaco, tonico per il fegato e antinfiammatorio generale, l’ashwagandha è un adattogeno utile nell’ansia, nei disturbi neurologi e cognitivi.

Astaxantina

L’astaxantina è un carotenoide estratto dalla microalga Haematococcus pluvialis, che negli studi più recenti ha mostrato una potente attività antiossidante, in alcuni casi maggiore di quella della vitamina E e del beta-carotene.

Le principali applicazioni di questo pigmento riguardano la protezione cutanea, oculare, cardiovascolare e immunitaria.

In alcuni studi l’astaxantina ha dimostrato di essere più efficace del beta-carotene e della luteina nella prevenzione della fotossidazione lipidica UV-indotta ed è considerato un eccellente fotoprotettore cutaneo orale. Le ricerche indicano infatti che l’astaxantina può migliorare le condizioni cutanee in tutti gli strati della pelle.

Questo carotenoide ha mostrato inoltre la capacità di superare la barriera emato-encefalica e, come la luteina, di depositarsi nella retina. È stato osservato che i fotorecettori retinici di animali nutriti con astaxantina sono meno danneggiati dalla luce UV e mostrano un recupero più veloce di quelli che non assumono astaxantina. 

In ambito sportivo, questo carotenoide ha dimostrato la capacità di aumentare l’endurance muscolare, ridurre l’acido lattico e prevenire l’atrofia muscolare. 

Astragalo

L’astragalo (Astragalus membranaceus) è una specie nativa della Mongolia, ampiamente distribuita in Cina, Siberia e Corea.

Oltre alle proprietà toniche e adattogene, l’astragalo svolge attività preventiva nei confronti di malattie virali e sindromi influenzali, rappresentando un valido sostegno per il sistema immunitario.

Della pianta viene utilizzata la radice, ricca in polisaccaridi a struttura prevalentemente glucosidica, ai quali sono attribuite le attività immunostimolanti, antivirali e antiossidanti.

Particolarmente spiccata è l’attività antivirale dell’astragalo. In alcuni studi infatti è stata dimostrata la sua efficacia nei confronti del raffreddore, sia come profilassi che come cura, con la riduzione della durata e della gravità dei sintomi.

Interessante anche l’azione cardiotonica, che in alcuni sperimenti effettuati sull’uomo ha dato risultati nell’angina pectoris.

Di particolare interesse è l’effetto benefico rilevato sulla sindrome da affaticamento cronico (CFS), sul miglioramento delle funzioni mnemoniche e l’effetto antifatica associato all’incremento del metabolismo energetico.

Auricularia

L’auricularia (Auricularia auricula-judae) è un fungo medicinale edibile che appartiene alla famiglia dei Basidiomiceti, distribuito essenzialmente in Cina, Taiwan, Tailandia e Indonesia.

L’auricularia, oltre ad avere un valore nutrizionale estremamente elevato, è ricco di β-D-glucani, polisaccaridi che hanno dimostrato vari effetti nell’uomo e nell’animale.

Tra le principali attività attribuite a questo fungo troviamo quella antiossidante e antitumorale, sebbene l’azione maggiormente riconosciuta sia la capacità di favorire il benessere cardiovascolare, mediante la riduzione dei livelli di trigliceridi e colesterolo e gli effetti anticoagulanti e antitrombotici.

Bacopa

La Bacopa monnieri, detta anche brahmi, è un'erba perenne utilizzata nella medicina ayurvedica.

Nell'uomo la somministrazione di bacopa ha mostrato la capacità di migliorare l'apprendimento verbale, il consolidamento mnemonico e la velocità dell'elaborazione delle informazioni.

La bacopa sembra essere in grado di agire direttamente sull'ippocampo, organo cruciale per la fissazione dei ricordi nella memoria a lungo termine.

Alcuni studi su bambini riportano l'aumento del punteggio del QI (Quoziente Intellettivo) e in generale il miglioramento delle funzioni cognitive in seguito alla sua assunzione.

La pianta mostra anche un'attività antiansia, antistress e sedativa.

Bardana

La bardana (Arctium lappa L.) è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Asteraceae. L’utilizzo delle sue radici ha una lunga tradizione popolare riguardante la cura di alcuni disturbi dermatologici, come l’acne, e per promuovere i processi detossicanti dell’organismo.

Le radici di bardana contengono in particolare inulina, olio essenziale, resina, mucillagini, vitamine e minerali (fosforo, potassio, ferro, cromo).

La radice della bardana agisce in particolare a livello cutaneo, per le attività antisettica e antibatterica (grazie all’arctiopictrina, antibiotico naturale attivo contro batteri Gram positivi e funghi) che risultano particolarmente utili come coadiuvanti nel trattamento di eruzioni cutanee e foruncolosi.

Alcuni studi hanno inoltre mostrato la riduzione del sebo cutaneo a livello del cuoio capelluto, in seguito all’assunzione di bardana.

L’elevato contenuto in inulina favorisce la crescita nel colon di Bifidobacterium, saprofita indispensabile per l’equilibrio della flora batterica intestinale.

La bardana mostra anche un effetto diuretico e promuove la depurazione sia a livello sanguigno che epatico.

Beta-carotene

Il beta-carotene è il più attivo e il quantitativamente più importante carotenoide reperibile in natura. Tra le sue funzioni principali troviamo: protezione cutanea e oculare, azione antiossidante e cardioprotettiva.

La sostanziale differenza tra vitamina A e beta-carotene è che quest’ultimo è privo di tossicità. Una molecola di beta-carotene è in grado di eliminare fino a 1.000 molecole di ossigeno singoletto e la sua azione antiossidante è in grado di ostacolare l’ossidazione della vitamina C.

All’azione scavenger dei radicali liberi è dovuta anche l’attività di potenziamento della risposta immunitaria. Infatti, l’integrazione di questo carotenoide può migliorare l’attività di alcuni marker della funzione immunitaria (cellule NK, linfociti T e B).

L’integrazione di beta-carotene prepara la pelle all’abbronzatura, coadiuvando e potenziando l’azione protettiva dei filtri solari durante l’esposizione al sole; riduce inoltre il rischio di comparsa di eritema e scottature solari specie nei soggetti con pelle chiara e sensibile, proteggendo la cute e rallentando la comparsa di rughe.

Il beta-carotene protegge l’occhio, in particolare la retina e la macula, dai danni ossidativi prodotti dall’invecchiamento e dall’esposizione ad agenti esterni; diminuisce il rischio di sviluppo della degenerazione maculare, della cataratta e mantiene una buona capacità visiva.

Betaina

La betaina è una molecola indispensabile per l’attuazione di numerosi processi metabolici e la sua attività è principalmente detossificante. Catalogata come "fattore lipotropo", la betaina rappresenta un principio nutritivo con funzione protettiva della funzionalità epatica. Inoltre, dona gruppi metilici (3 per molecola) al DNA che li perde come normale processo di invecchiamento cellulare.

Betulla

Le foglie di betulla (Betula pendula) sono ricche di iperoside, un flavonoide ad attività diuretica e antinfiammatoria.

L’estratto delle foglie favorisce il drenaggio dei liquidi corporei senza alterare la quantità di minerali presenti nel nostro organismo, stimolando e accelerando i normali processi della minzione.

La betulla stimola la microcircolazione e quindi può ridurre gonfiori soprattutto agli arti inferiori e contrasta la comparsa di capillari e vene varicose.

Grazie alle proprietà antinfiammatorie, è particolarmente utile per contrastare gli inestetismi della cellulite e le infezioni del tratto urinario.

Biancospino

Il biancospino (Crataegus oxyacantha Medicus) è un arbusto appartenente alla famiglia delle Rosacee e ha una lunga storia alle spalle riguardante il suo utilizzo come tonico cardiaco.

Viene impiegato infatti soprattutto in caso di insufficienza cardiaca di grado lieve, insufficienza coronarica e nelle forme leggere di insufficienza miocardica. Il biancospino favorisce l’irrorazione del miocardio e dei vasi coronarici.

Tra i principi attivi più interessanti e considerati responsabili degli effetti benefici a livello del sistema cardiocircolatorio, troviamo alcuni flavonoidi, tra cui iperoside e vitexina.

Il biancospino sembra agire in sinergia con i farmaci vasodilatatori e potenziare l’azione dei farmaci per l’insufficienza cardiaca, ipertensione, angina e aritmie.

È particolarmente consigliato in caso di tachicardia, palpitazioni associate alla menopausa, aritmie, ipertensione, ansietà, nervosismo, insonnia.

Bifidobatteri

I bifidobatteri sono batteri lattici la cui presenza è indispensabile per mantenere la salute dell'intestino.

Questi batteri favoriscono il ripristino dell'ecoflora intestinale, prevengono la formazione di putrefazioni, flatulenze e infezioni vaginali da lieviti, riducendo i fenomeni stitichezza.

I bifidobatteri ostacolano la proliferazione dei batteri patogeni e stimolano le difese immunitarie dell'organismo.

Bioflavonoidi

I flavonoidi sono una sottoclasse appartenente alla grande famiglia dei polifenoli, che è composta da circa 5000 molecole. Tra i polifenoli, i flavonoidi rappresentano il gruppo di fenoli più comune e ampiamente distribuito, con oltre 4000 composti.
I flavonoidi a loro volta sono divisi in diverse famiglie:

flavoni
flavonoli (rutina, quercetina)
isoflavoni (daidzeina, genisteina, gliciteina)
flavanoni (esperidina, naringenina)
antocianidine 
flavanoli (catechine, epigallocatechine, epigallocatechingallato, proantocianidine OPC)

Gli effetti di tali molecole antiossidanti sulla salute umana sono vari. Sembrano infatti in essere in grado di svolgere azione preventiva contro malattie cardiovascolari (aterosclerosi), tumori, osteoporosi, allergie, diabete e malattie neurodegenerative.

Biotina

La biotina è una vitamina idrosolubile, comunemente utilizzata nell’industria cosmetica, che svolge un ruolo importante nella sintesi degli acidi grassi e nel metabolismo degli aminoacidi ramificati.

Si conoscono diverse correlazioni tra carenza di biotina e disturbi della cute e degli annessi cutanei (pelle, capelli e unghie).

La carenza di questa vitamina, infatti, è collegata alla manifestazione di dermatite seborroica, caduta dei capelli, secchezza della pelle e rash cutanei.

In particolare, la sua carenza è associata a malattie cutanee come affezioni seborroiche del lattante, seborrea del cuoio capelluto ed eritema delle natiche (la pelle è uno degli organi più ricchi di tale vitamina).

Inoltre, sembra che la carenza di biotina possa provocare caduta precoce dei capelli e ingrigimento e incanutimento prematuri.

Altri dati suggeriscono che la biotina possa migliorare la consistenza e lo spessore delle unghie, diminuendo fragilità e tendenza alla rottura, rendendo le unghie più dure e forti.

Bistorta giapponese

La bistorta giapponese è una pianta erbacea perenne invasiva, appartenente alla famiglia delle Polygonaceae. La radice di questa pianta è ricca di resveratroloun composto polifenolico non flavonoide a cui sono attribuite numerose proprietà salutistiche.

Boro

Il boro è un oligoelemento essenziale per la crescita di molte piante, presente nei tessuti animali e umani in basse concentrazioni.

Una fonte particolarmente ricca di questo elemento è il vino, ma il boro è reperibile anche in mele, avocado, agrumi, pomodori, prugne, soia, miele e datteri.

Il maggior contenuto di boro, quindi, si trova nei vegetali, tanto che una dieta vegetariana può essere considerata utile per un apporto ottimale di questa sostanza.

Questo elemento sembra essere implicato nel metabolismo minerale perché influenza l'attività metabolica del calcio, del magnesio, del fosforo e della vitamina D, svolgendo effetti benefici sui tessuti ossei e articolari.

La carenza di boro è associata all’incremento del rischio di demineralizzazione ossea, in particolare nelle donne in post-menopausa e potrebbe avere un possibile ruolo nell’artrite.

Boswellia

La boswellia (Boswellia serrata) è una pianta il cui habitat è nelle regioni collinari dell’India e della Cina.

La gommoresina, ottenuta per incisione dalla corteccia, contiene acidi boswellici, principi attivi con effetti di modulazione dei processi infiammatori. In particolare, la frazione terpenoide della resina della boswellia contiene l’AKBA (acido acetil-11-cheto-beta-boswellico).

L’azione antiflogistica dell’AKBA trova impiego nella riduzione del dolore e del gonfiore nelle malattie reumatiche (artrosi del ginocchio, artrite reumatoide), in quelle infiammatorie intestinali (colite ulcerosa, morbo di Crohn), nelle epatopatie e nell’asma.

Broccoli

Al genere Brassica (o Crucifera) appartengono numerose verdure come broccoli, tutti i tipi di cavolo, cavolfiori e cavolini di Bruxelles. 

Gli studi epidemiologici più recenti hanno osservato un’associazione inversa tra consumo di verdure che appartengono alla famiglia Brassica e rischio di sviluppo del cancro in particolare dei polmoni, del tratto gastrointestinale e della prostata.

I broccoli (Brassica oleracea) rappresentano una ricca fonte di sulforafano, composto ad eleveta azione antiossidante, e di glucosinolati. Particolarmente interessante è l’attività detossificante svolta da questi composti.

Il sulforafano, infatti, è un induttore estremamente potente di alcuni enzimi detossificanti come GST (glutatione s-transferasi), QR (quinone reduttasi) e UPD (glucoroniltransferasi), che convertono le tossine in prodotti idrosolubili facilmente eliminabili dall’organismo. In questo modo sono ridotte le quantità di tossine circolanti che potrebbero danneggiare le cellule.

Bromelina

La bromelina, sostanza estratta dal gambo dell'ananas (Ananas comosus), è una miscela ricca di enzimi proteolitici in grado di digerire in pochi minuti 1.000 volte il suo peso in proteine.

Assunta lontano dai pasti, esercita anche un'attività antinfiammatoria che può risultare utile in numerosi stati infiammatori quali bronchiti, sinusiti, gonfiori articolari, edemi post-operatori e tromboflebiti.

La bromelina trova impiego anche nel trattamento delle lesioni di piccola entità e di traumi da sport (contusioni, slogature, strappi muscolari, ematomi, lacerazioni, abrasioni), così come per lesioni più gravi (dolori lombari, fratture, chirurgia minore) e mostra un’efficace azione analgesica nei confronti di artrosi, artrosi del ginocchio, osteoartrosi, riducendo gonfiore e dolore articolare.

Assunta lontano dai pasti, la bromelina è in grado di attenuare la cellulite e la scarsa circolazione, con effetti benefici sulla riduzione del peso.

Caffè verde

Gli acidi clorogenici sono composti presenti nel caffè verde (il comune caffè prima di essere sottoposto a tostatura).

Gli acidi clorogenici stanno riscuotendo particolare interesse in campo nutrizionale.

Secondo gli studi più recenti, infatti, l’acido clorogenico è in grado di ridurre l’assorbimento degli zuccheri da parte dell’intestino e di velocizzare il metabolismo, accelerando il naturale processo mediante il quale il nostro organismo brucia i grassi accumulati.

L’acido clorogenico, grazie all’azione antiossidante, può migliorare la biodisponibilità di ossido nitrico favorendo il miglioramento della disfunzione endoteliale e dell’ipertrofia vascolare.

Sono documentati anche effetti antipertensivi.

Caffeina

La caffeina è il componente principale del caffè (ma anche di tè, maté, guaranà e altre piante), sostanza psicoattiva molto utilizzata; una sua adeguata somministrazione può aiutare a perdere peso e a rinforzare il deperimento psicofisico e la memoria.

Come emerso da numerosi studi, la caffeina è in grado di intervenire nella regolazione del sistema cardiovascolare, nervoso ed endocrino; è facilmente assorbita dall’intestino, per questa ragione il suo metabolismo è decisamente più rapido di altri stimolanti. L’assunzione di caffeina ha molteplici effetti eccitanti il metabolismo basale, cioè permette un maggior consumo di calorie durante l’arco di una giornata.

Calcio

Il calcio è un macrominerale il cui ruolo riveste un’importanza essenziale per l’organismo umano.

Più del 99% del calcio presente nel corpo è localizzato nelle ossa e nei denti, dove si associa ad altri minerali quali fosforo, magnesio, zinco e sodio, che partecipano alla costruzione dello scheletro. Le ossa sono comunque il maggior serbatoio di calcio. Soltanto l’1% di questo minerale si trova nel sangue e in altri fluidi.

Il calcio viene quotidianamente rilasciato dalle ossa per essere utilizzato per la trasmissione nervosa e per la contrazione muscolare.

Per una buona utilizzazione del calcio è indispensabile la presenza della vitamina D.

Le principali funzioni del calcio sono:

• Sanguigna: stimola la formazione del sangue ed è richiesto per la conversione della protrombina in trombina.
• Scheletrica: è il principale componente delle ossa.
• Neuromuscolare: regola l’eccitabilità e la contrazione nervosa.
• Endocrina: regola il rilascio degli ormoni tiroidei e pituitari.
• Metabolica: partecipa al metabolismo del fosforo.
• Cellulare: regola la permeabilità delle membrane e partecipa alla moltiplicazione e alla differenziazione cellulare.
• Circolatoria: ha effetto vasocostrittore.

Calcio corallino

Il calcio presente nel corallo è una molecola a base di carbonio, classificato come carbonato di calcio.

Tuttavia, vi è una grande diversità tra il calcio corallino, che è organico, e il carbonato di calcio, che è inorganico.

La porosità del calcio corallino (43%), infatti, supera quella del carbonato di calcio e questo conferisce al calcio corallino caratteristiche fisico-chimiche specifiche.

La porosità favorisce la dissoluzione di un più alto numero di minerali quando l’acqua è filtrata attraverso il corallo, permettendo l’estrazione di maggiori concentrazioni delle sostanze presenti nell’acqua.

La raccolta del corallo non rappresenta un pericolo per l’ecosistema marino, poiché viene raccolto in giacimenti localizzati al di sopra del livello del mare, lontano dalla barriera corallina.

La sua raccolta, inoltre, avviene osservando rigide regole a favore della protezione ambientale, assicurandone la qualità e l’assenza di metalli tossici e di altre sostanze inquinanti.

Cannella

La cannella (Cinnamomum zeylanicum Blume.) è un albero originario di Ceylon, Sri Lanka e India.

La parte utilizzata di questa pianta è la corteccia del fusto e dei rami, privata delle parti più esterne e superficiali. La corteccia essiccata di cannella contiene olio essenziale, di cui circa il 90% è costituito da aldeide cinnammica.

La cannella mostra un’azione antibatterica e antifungina, favorisce i processi digestivi, promuovendo lo svuotamento gastrico.

Regola, inoltre, lo stimolo dell’appetito e protegge lo stomaco dai danni dell’iperacidità. Tra le numerose attività tradizionalmente attribuite a questa pianta troviamo quella digestiva, antispasmodica, carminativa, antidiarroica, antibatterica, antifungina, antiparassitaria.

Altri studi ne hanno evidenziato l’azione antiossidante, antipiretica e l’effetto inibente l’Helicobacter pylori.

Le più recenti evidenze scientifiche indicano l’effetto ipoglicemizzante della cannella, attribuito a un polifenolo (MHCP) che, mimando l’azione dell’insulina e, lavorando in sinergia con essa, ne attiva i recettori.

Cappero

Il cappero (Capparis spinosa) è una pianta cespugliosa perenne originaria delle zone mediterranee nord-orientali, che vive spontanea su rocce e muri delle coste mediterranee.

Il cappero contiene un’alta percentuale di flavonoidi (kampferolo, quercetina) e acido idrossicinnamico.

Studi recenti indicano la capacità dell’estratto secco di boccioli di cappero di migliorare la risposta dell’organismo alle reazioni allergiche.

Carbone

Il carbone vegetale è una polvere ottenuta dalla combustione di svariati tipi di legname.

La sua proprietà principale è quella di legarsi fisicamente a numerose sostanze e gas, riducendone lo sviluppo a livello gastrico e intestinale e contribuendo così alla riduzione dell’eccessiva flatulenza post-prandiale.

Il processo dell’attivazione a cui viene sottoposto ne aumenta ulteriormente la sua porosità e la superficie, migliorandone ulteriormente l’attività adsorbente.

Utile antagonista di meteorismo, flatulenza, eruttazioni e alitosi, il carbone attivo è efficace in tutte le condizioni nelle quali sia necessario l’assorbimento di gas nel tratto gastrointestinale.

Il carbone attivo è inoltre un valido coadiuvante nei trattamenti delle diarree infantili o nella diarrea del viaggiatore.

Grazie all’elevata capacità adsorbente, riconosciuta anche dalla FDA (Federal Drug Administration) statunitense, il carbone attivo è indicato nei casi di intossicazione alimentare o di avvelenamento da farmaci, poiché ne inibisce le azioni nocive e l’assorbimento intestinale di tali sostanze.

Carciofo

Il carciofo (Cynara scolymus) è una pianta perenne che appartiene alla famiglia delle Asteracee, impiegata da secoli per il controllo di numerosi disturbi del fegato e delle vie biliari.

È ricco di acidi organici (acidi caffeilchinici, acido caffeico, acido clorogenico), cinarina, tannini, mucillaggini, vitamine, enzimi, ferro, manganese e inulina.

Oltre alle proprietà amare, la moderna ricerca ha evidenziato attività epatoprotettiva, antiossidante, ipocolesterolemizzante, antibatterica, diuretica, suggerendo numerose applicazioni dell’estratto delle sue foglie.

È osservata anche l’azione benefica contro quadri dispeptici funzionali, per la quale si osservano miglioramenti della sintomatologia, in particolare nausea, flatulenza, dolori addominali e crampiformi.

Cardo mariano

Il cardo mariano (Silybum marianum Gaertn) è conosciuto principalmente per la sua attività tonica, che esplica sul fegato e sulle vie biliari.

Il frutto contiene silimarina, una miscela di flavanolignani (silibina, silidianina, silicristina), alla quale sono attribuite le principali attività terapeutiche.

La silimarina è in grado di aumentare la resistenza delle cellule epatiche all'assorbimento delle tossine e sembra favorire la rigenerazione di nuove cellule nel fegato.

Alcuni dati suggeriscono che la silimarina possa agire direttamente sul metabolismo del colesterolo epatico, inibendone la biosintesi.

Grazie all’attività epatoprotettiva, il cardio mariano è indicato nelle epatopatie di qualsiasi genere. Degni di nota sono gli effetti immunomodulatori, antiossidanti e tonici.

Carotenoidi

Attualmente si conoscono oltre 600 tipi di carotenoidi, una classe di pigmenti isolati da piante, alghe e alcuni funghi e batteri.
I carotenoidi sono presenti anche in molti organismi animali (gamberetti, salmone, aragosta, tuorlo d’uovo) che tuttavia, non essendo in grado di sintetizzarli, devono assumerli attraverso l’alimentazione.

I carotenoidi sono responsabili della colorazione dei pigmenti rosso, arancio, rosa e giallo e sono infatti utilizzati come coloranti naturali privi di tossicità e impiegati per la preparazione di bevande, dolci, cosmetici e molto altro ancora.

Di tutti i carotenoidi solo una ventina si trovano nei tessuti e nel plasma umano, tra cui i principali sono beta-carotene, luteina, zeaxantina e una cinquantina hanno la funzione di precursori della vitamina A.

Considerati i migliori marker biologici di frutta e verdura, i carotenoidi possiedono una potente azione antiossidante che ha stimolato negli ultimi decenni la ricerca salutistica. Alcuni di essi in particolare, beta-carotene, licopene, luteina e zeaxantina, hanno dimostrato attività contro alcuni tipi di cancro, malattie cardiovascolari, degenerazione senile della macula, cataratta e condizioni di fotosensibilità. 

È stata osservata un’azione preventiva utile nella protezione contro il danno dei raggi ultravioletti, nella riduzione del colesterolo e dello stress ossidativo e nel potenziamento della risposta immunitaria.

Cartilagine di razza

La razza (Leucoraja erinacea) è un pesce a struttura cartilaginea ricco in condrotinsolfato e glucosamina solfato.

Queste due sostanze rappresentano i mattoni strutturali dei glicosaminoglicani e di altre macromolecole che costituiscono la matrice extracellulare del tessuto connettivo.

Cellulasi

Le cellulasi sono una famiglia di enzimi che hanno la funzione di degradare la cellulosa e di ammorbidire le fibre, rendendole maggiormente digeribili.

Centella

La centella (Centella asiatica) è una pianta originaria del Pakistan e dell’India, conosciuta anche con il nome gotu kola, che significa “pianta della longevità”.

Negli Stati Uniti viene utilizzata per le sue proprietà toniche e rivitalizzanti, mentre dalla medicina popolare indiana è considerata stimolante delle capacità intellettive e un efficace trattamento per alcune malattie cutanee.

Grazie all’azione vasoprotettrice e diuretica la centella, spesso associata ad altre piante officinali, è usata in caso di insufficienza venosa periferica, migliorando in modo significativo la sintomatologia, in particolare l’edema agli arti inferiori.

Il suo utilizzo trova impiego anche nella cellulite, azione da attribuire al ripristino dell’elasticità dei vasi sanguigni che permette di limitare la fuoriuscita dei liquidi che, ristagnando, causano stati infiammatori alla base della iperproduzione di collagene.

A questa funzione possiamo aggiungere la capacità diuretica che, favorendo l’eliminazione di acqua e di sali in eccesso, va a contrastare la ritenzione idrica.

Chitosano

La fonte principale di chitosano in natura è la chitina, sostanza presente nell’esoscheletro dei crostacei marini, sebbene sia reperibile anche nella parete cellulare di molti funghi.

Risale al 1970 la scoperta degli effetti lipoassorbenti di questa sostanza e della sua potenziale capacità di agire sulla riduzione del peso, confermata in seguito da studi effettuati sull’uomo.

La particolare reattività elettrochimica del chitosano è in grado di promuovere la formazione di una struttura a rete, capace di catturare i grassi.

Nello stomaco e nell’intestino questa attività fa sì che il chitosano si leghi ai grassi assunti con la dieta. Una volta intrappolati, i grassi attraversano il canale alimentare senza subire trasformazioni, quindi senza fornire calorie, e sono eliminati con le feci.

Questa azione ha riscontri benefici, oltre che sul controllo del peso corporeo, anche nella riduzione del tasso plasmatico di colesterolo.

Cimicifuga

La cimicifuga (Cimicifuga racemosa) è una pianta perenne originaria del nord America, dove in passato era utilizzata per le sue proprietà sedative e per alleviare alcuni disturbi ginecologici.

Recenti studi clinici indicano evidenze convincenti riguardo l’utilizzo terapeutico della radice di cimicifuga nei disturbi della menopausa (vampate di calore, sudorazione, disturbi del sonno, depressione), per i quali sono stati riportati significativi miglioramenti.

La somministrazione di cimicifuga, inoltre, ha mostrato la capacità di alleviare i sintomi presenti nelle donne durante la sindrome premestruale (PMS) e la dismenorrea, agendo sul sistema neuromuscolare dell’apparato riproduttore femminile.

La cimicifuga presenta inoltre lievi effetti ipotensivi e ipocolesterolemizzanti.

Clorella

La clorella (Chlorella vulgaris) è un’alga unicellulare che presenta una ricchissima composizione ed è considerata un importante alimento funzionale e fonte di nutrienti. 

La clorella è composta infatti per il 55-67% di proteine, l’1-4% di clorofilla, il 9-18% fibra alimentare e numerosi minerali e vitamine.

Grazie al rapidissimo tasso di crescita e alle rilevanti proprietà nutrizionali, la clorella è ampiamente utilizzata come integratore alimentare.

Gli estratti a base di clorella mostrano effetti antiossidanti, antinfiammatori, antitumorali e antimicrobici.

La clorella ha ottenuto risultati nella riduzione della pressione del sangue, del colesterolo e della glicemia, oltre ad avere la capacità di favorire i programmi di depurazione e migliorare le funzioni immunitarie.

È in grado di promuovere l’eliminazione di sostanze tossiche dall’organismo (uranio, mercurio, cadmio, idrocarburi, etc.) e svolge un’azione epatoprotettiva utile contro la steatosi epatica non alcolica.

Cloro

Il cloro è un elemento chimico che fa parte del gruppo degli alogeni. Sotto forma di anione cloruro (Cl−) è un componente di molti composti presenti in natura. In natura, infatti, il cloro si trova soltanto combinato sotto forma di ione cloruro; il composto più comune del cloro è il cloruro di sodio.

Il cloro riveste un ruolo importante nel processo di produzione di acido cloridrico, utile per garantire i corretti processi digestivi. Inoltre, cooperando con gli altri minerali, contribuisce ad eliminare le sostanze tossiche.

Clorofilla

La clorofilla è un pigmento verde naturalmente presente nei cloroplasti delle cellule vegetali verdi responsabile, in presenza di luce, della produzione di energia tramite il processo fotosintetico.

La clorofilla contenuta nei vegetali è scarsamente assimilabile dal nostro organismo, poiché viene disattivata e distrutta dagli enzimi digestivi e dal pH acido dello stomaco. Per ovviare a questo inconveniente, la clorofilla viene estratta a freddo dalle matrici vegetali. In seguito, sono rimossi i residui lipidici e costituenti quali rame, sodio e potassio, vengono parzialmente condensati.

Come risultato si ottiene la clorofillina, che presenta una migliore biodisponibilità rispetto alla clorofilla e che svolge azione antiossidante e deodorante, utile in caso di eccessiva sudorazione e secrezione di odori fisiologici.

Coenzima Q10

Il coenzima Q10 (o ubidecarenone), è un cofattore che svolge un ruolo primario nel metabolismo energetico cellulare.

Costituente essenziale della catena respiratoria mitocondriale, il coenzima Q10 è un potente antiossidante che inibisce la perossidazione lipidica.

Ridotti livelli plasmatici di coenzima Q10 sono associati a forme di cardiomiopatia, di scompenso cardiaco congestizio e a malattie neurodegenerative (Alzheimer, Parkinson), nelle quali il ruolo del coenzima Q10 appare in stretta relazione con una ridotta attività antiossidante.

Il coenzima Q10 rappresenta una sostanza antiaging che mostra effetti benefici sulla riduzione dei fenomeni dovuti al declino senile naturale, utilizzato anche in dermatologia per l’effetto di miglioramento dell’elasticità e della levigatezza cutanea.

Dati recenti indicano che l’assunzione di statine inibisce la sintesi di coenzima Q10 e pertanto, in questo caso, se ne consiglia la supplementazione.

In alcuni studi è stato dimostrato l'effetto benefico della supplementazione di coenzima Q10 nell'angina pectoris, nell'ipertensione, nell'emicrania e nella CFS (sindrome da affaticamento cronico).

Colina

La colina è un nutriente essenziale che presenta un’attività similvitaminica in grado di modulare importanti processi biologici cellulari, essendo un elemento strutturale delle membrane fosfolipidiche vitali per lo sviluppo cerebrale.

La colina è un fattore lipotropo, fa cioè parte di quel gruppo di principi nutritivi bioprotettivi della funzionalità epatica – insieme a inositolo, metionina, betaina – che partecipano attivamente alla depurazione epatica. 

La colina è una delle maggiori fonti di donatori dei gruppi metilici nella dieta umana. 

La colina può avere numerosi utilizzi tra cui il trattamento della steatosi epatica non alcolica e l’iperomocisteinemia, un fattore di rischio di malattia aterosclerotica.

Aiuta a prevenire malattie cardiovascolari ed è richiesta durante la gravidanza per prevenire complicazioni come i difetti del tubo neurale (DTN). È utile anche per migliorare le funzioni cognitive e la memoria e sembra avere un ruolo nel mitigare la sintomatologia di malattie neurodegenerative come il morbo d’Alzheimer e alcuni tipi di demenza. 

Collagene

Il collagene è la principale proteina del tessuto connettivo, presente in tutte le cellule degli organismi pluricellulari. Esso conferisce proprietà strutturali ed elastiche a ossa, tendini, cartilagini e pelle.

Il collagene di tipo II è quello maggiormente presente nella cartilagine ialina (articolazioni sinoviali, sterno, tratto respiratorio): la sua configurazione specifica gli conferisce particolari proprietà elastiche.

Questo tipo di collagene, infatti, mostra la capacità di aumentare o diminuire il volume della cartilagine ialina in funzione del grado di compressione a cui è sottoposta.

Grazie a tale proprietà, il collagene di tipo II agisce sul trofismo delle cartilagini, dei tendini e del tessuto connettivo in generale, favorendone l’efficienza e la funzionalità.

A livello cutaneo, il collagene assicura compattezza ed elasticità al derma.

Colostro

Il colostro è un liquido vischioso, di colore giallo, povero di acqua e lattosio, che le femmine dei mammiferi iniziano a produrre al termine della gravidanza, in seguito a stimoli neuroendocrini.

Le principali funzioni di questo composto sono l’attivazione del sistema immunitario, la riparazione dei tessuti e la stimolazione della produzione di particolari enzimi.

Per la ricca concentrazione di fattori immunitari, ormonali e di crescita, il colostro rappresenta un valido supporto per il sistema immunitario, per gli sportivi, nei disturbi intestinali, oltre a svolgere una generale azione protettiva sulla mucosa gastrica.

Condroitinsolfato

Il condroitinsolfato è una sostanza altamente idratata, gelatinosa e viscosa, presente naturalmente nelle cartilagini ossee umane, dove forma la sostanza base della matrice extracellulare del tessuto connettivo, ma anche del tessuto osseo, della cornea, della cute, delle pareti arteriose, dei tendini e dei legamenti.

Un’altra importante funzione del condroitinsolfato è quella di attirare l’acqua, mantenendo e controllando la pressione osmotica nella cartilagine: in questo modo, oltre a favorire l’idratazione di questo importante tessuto, ne promuove elasticità e flessibilità.

Il condroitinsolfato possiede attività antidolorifica e di aumento dell’attività motoria e trova impiego in dolori articolari, traumi e stati infiammatori delle articolazioni.

Coprinus

Il coprino (Coprinus comatus) è un fungo edibile, molto apprezzato in cucina, che appartiene alla classe dei Basidiomiceti, famiglia Agaricacee, diffuso nei prati concimati e nei sentieri campestri.

A questo fungo è attribuita in particolare un’azione sul controllo della glicemia nel diabete di tipo 2. Inoltre, possiede proprietà anticancro, immunomodulanti e antiossidanti. Il coprinus è tra i pochi funghi i cui potenziali effetti terapeutici sono stati scoperti in Europa e non in Cina.

Conosciuto anche con il nome di “fungo dell’inchiostro” il coprino, grazie alla presenza dei β(1,3-16)-D-glucani, ha effetto come immunomodulante, ipoglicemizzante, ipolipidemizzante, antitumorale e antibatterico.

Cordyceps

Il cordyceps (Cordyceps sinensis) è un fungo raro che appartiene alla medicina tradizionale cinese e vanta una lunga storia di utilizzo salutistico.

I dati in nostro possesso attualmente riguardano importanti effetti antitumorali, antimetastasi, antiossidanti, antinfiammatori, ipoglicemizzanti ed epatoprotettivi.

Tonico utile per incrementare l’energia, il cordyceps è anche tradizionalmente indicato in alcune disfunzioni sessuali (calo della libido, impotenza) e nei disturbi renali e respiratori (dispnea da sforzo, adattamento all’altitudine).

Creatina

La creatina è un derivato aminoacidico fondamentale per il metabolismo energetico, la cui sintesi avviene a partire dagli aminoacidi glicina, arginina e metionina. Nei muscoli è presente per un quarto come creatina libera e per tre quarti come fosfocreatina.

La fosfocreatina rappresenta un pool di riserva energetica rapidamente utilizzabile per il ripristino del contenuto muscolare di ATP.

È stato osservato un effetto ergogenico della creatina in intensi allenamenti di forza e di sprint.

La creatina di origine alimentare è contenuta principalmente nelle carni, mentre è presente in tracce solo in alcuni vegetali.

Crescione

Il crescione d’acqua (Nasturtium officinale R. Brown) è una pianta spontanea che cresce in luoghi ombrosi e vive lungo corsi d’acqua, in terreni semisommersi e acquitrinosi.

Apprezzato come alimento, consumato fresco in insalata, è conosciuto in ambito erboristico dall’antichità per le sue proprietà diuretiche e depurative.

Cromo

Il cromo picolinato è una forma organica di cromo, elemento traccia essenziale per l’organismo.

Nella nutrizione umana, il cromo è utilizzato come integratore alimentare raccomandato in caso di problemi del metabolismo dei carboidrati caratterizzati da scarsa tolleranza al glucosio e ridotta attività insulinica, per la riduzione del peso corporeo e la prevenzione della placca aterosclerotica.

Recentemente la sua somministrazione ha fornito risultati interessanti nel controllo degli attacchi di fame, anche associati a quadri depressivi.

Curcuma

La curcuma (Curcuma longa) è un’erba perenne appartenente alla famiglia delle Zingiberacee coltivata in maniera estensiva in India, Asia, Cina e altri paesi a clima tropicale.

Questa pianta ha una lunga tradizione come spezia ed erba curativa nella medicina cinese e ayurvedica, soprattutto come agente antinfiammatorio ed epatoprotettivo.

Contiene un principio attivo, la curcumina, una sostanza antiossidante dal caratteristico colore giallo al quale sono attribuite le principali attività farmacologiche. La curcumina è utilizzata anche come colorante alimentare naturale (E100).

Curcumina

La curcumina è principio attivo contenuto nella curcuma (Curcuma longa) che in numerosi studi ha mostrato una potente azione antinfiammatoria e antiossidante.

È risaputo che stati infiammatori prolungati possono essere la causa di numerose malattie croniche come obesità, diabete, artriti, pancreatiti, malattie metaboliche, cardiovascolari e neurodegenerative e alcuni tipi di cancro. La curcumina, come documentato da numerosi studi, sembra avere tutti i numeri per diventare un agente terapeutico a tutto tondo.

D-mannosio

Il D-mannosio è uno zucchero estratto da fonte vegetale che sembra agire come un antibiotico naturale.

Negli ultimi anni l’utilizzo di questo zucchero ha fornito risultati promettenti nelle infezioni delle vie urinarie e sono in corso sperimentazioni per esaminare il suo ruolo nella riduzione della sintomatologia della cistite interstiziale.

Il D-mannosio costituisce un’alternativa naturale e sicura alle terapie farmacologiche per l’eradicazione del batterio Escherichia coli, che rappresenta fino al 90% la causa delle infezioni del tratto urinario e delle cistiti infettive.

Grazie alla sua struttura chimica, il D-mannosio aderisce all’E. coli con maggiore tenacia di quanto l’E. coli stesso aderisca alle cellule uroepiteliali della vescica.

L’emissione di urina, in presenza di sufficienti livelli di D-mannosio, diviene pertanto un semplice ed efficace trattamento per la cistite batterica.

D-ribosio

Il D-ribosio è uno zucchero presente in tutte le cellule, dove svolge un ruolo indispensabile nell’omeostasi cellulare, intervenendo in numerose reazioni di natura energetica, metabolica e plastica.

È considerato un energizzante per il tessuto muscolare, utile in caso di sovrallenamento, ma anche cardiaco (supporta la normale funzione del muscolo cardiaco).

Alcuni studi sperimentali indicano la capacità di questo zucchero di aumentare la sintesi di energia cellulare, trovando impiego nella CFS (sindrome da affaticamento cronico) e fibromialgia.

Damiana

La damiana (Turnera diffusa), nota anche con il nome di tè messicano, è un arbusto originario delle regioni tropicali e sud-tropicali dell’America, dell’Africa e del Madagascar.

Fin dall’antichità i Maya hanno utilizzato questa pianta come rimedio contro vertigini, perdita d’equilibrio, asma e come afrodisiaco. È stata anche utilizzata per la formulazione di preparazioni contro il mal di testa e nei casi di superlavoro e stanchezza generalizzata.

La damiana ha svolto da sempre un ruolo come tonico generale dell’organismo, utile nei casi di stress, depressione, ansia e mostra un’indubbia azione psicoattiva, agendo a livello del sistema nervoso e ormonale.

Grazie all'azione stimolante svolta a livello del sistema nervoso, la damiana potrebbe avere un ruolo come tonico stimolante della sfera sessuale nell’uomo come nella donna.

DHA (acido docosaesaenoico)

DHA è la sigla dell'acido docosaesaenoico, un acido grasso essenziale della serie omega-3 contenuto nell'olio di pesce.

Questo nutriente svolge funzioni fondamentali per la salute del sistema nervoso e dell'apparato cardiovascolare.

La sua presenza è inoltre necessaria per una corretta funzione visiva e per il normale sviluppo del feto durante la gravidanza. Insieme all'EPA, svolge effetti benefici nelle dislipidemie e rappresenta pertanto un valido strumento contro i processi aterosclerotici e infiammatori.

Dioscorea

La dioscorea (Dioscorea composita Hemsl.) è una pianta originaria del Messico, ormai diffusa in tutto il Sudamerica. Al genere Dioscorea appartengono circa 600 specie, alcune delle quali utilizzate dall'industria farmaceutica per il loro contenuto in sapogenine come precursori di corticosteroidi e ormoni sessuali (estrogeni, progestinici e androgeni) a partire dalla diosgenina

La diosgenina può essere considerata un ottimo regolatore ormonale femminile, utile soprattutto per la sintomatologia della menopausa (vampate e sudorazioni), l’osteoporosi e la sindrome premestruale (PMS). In associazione ad altri fitoestrogeni (ad esempio agnocasto, borragine) può contrastare la dismenorrea nella sindrome dell’ovaio policistico.

Echinacea

Nel genere Echinacea le specie più conosciute sono purpurea, angustifolia e pallida. Pur tra indubbie differenze, presentano tutte una sostanziale affinità dal punto di vista della composizione chimica.

L’echinacea infatti svolge azioni diverse, anche se sono tutte in grado di stimolare il sistema immunitario. Infatti, grazie alla presenza di numerosi principi attivi, in particolare l’echinacoside (frazione polifenolica), l’echinacea esplica al tempo stesso attività disinfettante, antinfiammatoria e immunostimolante.

Sull’utilizzo di questa pianta nella pratica clinica sono stati condotti numerosi studi ed esperimenti con risultati molto positivi. Viene utilizzata grazie alle sue proprietà immunostimolanti per la cura dei sintomi da raffreddamento, mal di gola, influenza e altri disturbi su base infettiva.

Sembra che la sua somministrazione sia maggiormente efficace durante la fase acuta della malattia, che non come rimedio profilattico.

L’echinacea ha dimostrato la capacità di ridurre il numero delle infezioni del tratto respiratorio, in particolare di diminuire la frequenza dei raffreddori, nei soggetti che l’avevano assunta.

Eleuterococco

L’eleuterococco (Eleutherococcus senticosus) è una pianta originaria delle zone temperato-fredde dell’estremo oriente, conosciuto impropriamente anche come ginseng siberiano (infatti non appartiene alla specie Ginseng), che mostra proprietà adattogene, immunostimolanti e toniche con effetti benefici sulla memoria e le prestazioni cognitive.

Ricco di composti come i saponosidi (eleuterosidi A, B, E ed altri in via di identificazione), l’eleuterococco è in grado di aumentare la resistenza alla fatica e il benessere psicofisico.

Per la sua attività adattogena è un utile coadiuvante per promuovere la capacità dell’organismo di far fronte allo stress, in particolare la resistenza a fatica, freddo e utile anche per migliorare le prestazioni sportive.

Per la sua capacità di modulare lo stress, l'eleuterococco incrementa la capacità di adattamento in condizioni avverse, migliorando la performance mentale e la qualità del lavoro in condizioni di stress e nella sindrome da affaticamento cronico (CFS).

È stata osservata anche un’azione immunostimolante che rende questa pianta un’utile opzione profilattica contro l’incidenza delle sindromi influenzali e le patologie respiratorie acute e croniche.

EPA

L'EPA, sigla dell'acido eicosapentaenoico, è un acido grasso della serie omega-3 presente in alte concentrazioni nell'olio di pesce.

Questo nutriente, insieme al DHA (acido docosaesaenoico), svolge effetti benefici nelle dislipidemie e rappresenta pertanto un valido strumento contro i processi aterosclerotici e antinfiammatori.

Epigallocatechin-gallato (EGCg)

Negli ultimi decenni sono emersi dati interessanti riguardanti il tè verde (il tè prima che venga sottoposto a processi fermentativi che provocano l’ossidazione dei principi attivi), soprattutto sulle epigallocatechin-gallato (EGCg), principi attivi ai quali sono attribuiti numerosi effetti benefici.

Le EGCg, oltre alla protezione cardiovascolare e all’azione antineoplastica, mostrano effetti dimagranti con effetti lipolitici e termogenici. Da non dimenticare, inoltre, l’azione protettiva antiossidante che a livello cutaneo si concretizza nel miglioramento dell’elasticità e una riduzione della ruvidità della pelle.

L’American Medical Association (la più grande associazione di medici americana) afferma che l’assunzione di tè verde può diminuire i livelli di colesterolo, l’ipertensione e il rischio di ictus, in particolare nell’uomo. E, sempre negli USA, il National Cancer Institute riporta una potente azione antiossidante del tè verde utile contro alcuni tipi di cancro.

Equiseto

L’equiseto (Equisetum arvense), comunemente chiamata coda cavallina, è una pianta presente nella maggior parte delle farmacopee occidentali.

Dai fusti dell’equiseto raccolti durante l’estate, vengono estratti i principi attivi, costituiti in particolar modo da sali inorganici (silicio e potassio).

L’equiseto è considerato un ottimo diuretico e un mineralizzante, grazie alle concentrazioni di silicio, un minerale non metallico presente nelle piante, negli animali e nella maggior parte degli esseri viventi.

Nell’organismo umano il silicio è concentrato principalmente nei tessuti connettivi (ossa e tendini) e partecipa ai processi di calcificazione delle ossa, facilitando il deposito di calcio. Interviene inoltre nella formazione del tessuto connettivo, contribuendo a mantenere integre le cartilagini e gli annessi cutanei (pelle, capelli, unghie), rinforzandoli e conferendo loro elasticità e idratazione. 

Erba perla minore

L’erba perla (Buglossoides arvensis) è una pianta infestante che appartiene alla famiglia delle Boraginaceae. Recentemente ha destato interesse in campo nutrizionale per la presenza nei suoi semi di elevate concentrazioni di un importante acido grasso polinsaturo, l’acido stearidonico, precursore chiave per la biosintesi degli acidi grassi EPA (eicosapentaenoico) e DHA (docosaesaenoico).

Il consumo di questi due acidi grassi, ricordiamolo, è associato ad effetti salutari a livello cardiovascolare, neurologico, oculare ed è utile nelle malattie infiammatorie.

Esperidina

L'esperidina appartiene alla vasta famiglia dei bioflavonoidi, componenti presenti in molta frutta e verdura.

Come la quercetina e la rutina, l'esperidina svolge effetti benefici a livello della circolazione sanguigna. Infatti, aumentando la resistenza dei capillari e regolandone la permeabilità, questo flavonoide svolge un'azione vasoprotettiva e venotonica.

Faseolamina

La faseolamina è l'estratto secco purificato di fagiolo bianco (Phaseolus vugaris).

Questa sostanza facilita la riduzione dell'assorbimento degli amidi assunti con la dieta (pane, pasta, riso, patate), inibendo l'enzima alfa-amilasi.

Può essere utile durante i programmi di riduzione del peso corporeo.

Ferro

Il ferro (Fe) è un oliogoelemento la cui funzione principale riguarda il trasporto di ossigeno nel sangue a tutto l'organismo.

La maggior parte del ferro, infatti, si trova nell'emoglobina (il 65% del Fe dell'organismo).

La sua carenza è piuttosto diffusa, specialmente se si considerano alcune fasce di popolazione più a rischio come donne in gravidanza, adolescenti, anziani e in generale le donne in età fertile, poiché sono esposte a perdite di ferro con il ciclo mestruale. Un aumentato fabbisogno di tale elemento è osservato anche negli atleti, in particolare di sesso femminile.

Fibra alimentare

Le fibre alimentari sono sostanze di origine vegetale che svolgono un'importante azione regolatrice nell'organismo e coadiuvante delle attività intestinali.

L’assunzione di fibra alimentare mostra numerosi effetti benefici per il mantenimento dello stato di salute e la prevenzione delle malattie. Ad eccezione di alcune particolari condizioni terapeutiche, la fibra dovrebbe essere fornita dalla normale alimentazione. In aggiunta alla fibra, la frutta, la verdura, i legumi e i prodotti interi di grano e cereali forniscono micronutrienti e sostanze non nutritive che sono componenti essenziali di una dieta salutare. Gli alimenti vegetali possono contenere anche componenti non nutritivi (ad es., antiossidanti e fitoestrogeni) che hanno importanti implicazioni sullo stato di salute. Una dieta ricca di fibra ha una minor densità energetica, un minor tenore di grassi e un maggior volume ed è più ricca di micronutrienti, tutti fattori con effetti benefici sullo stato di salute. 

Una dieta ricca di fibre può esercitare un impatto significativo sulla prevenzione e il trattamento dell'obesità (per l’effetto saziante), delle malattie cardiovascolari (in particolare con la riduzione del colesterolo), del diabete di tipo 2, della stipsi e della diverticolosi. La fibra alimentare esercita anche un importante effetto protettivo contro lo sviluppo di alcune neoplasie, in particolare del tumore del colon retto.

Fieno greco

Del fieno greco (Trigonella foenum-graecum L), pianta appartenente alla medicina ayurvedica, in fitoterapia vengono utilizzati i semi che sono ricchi in galattomannani, un particolare tipo di fibra solubile.

I galattomannani hanno la capacità di migliorare la risposta glicemica e l’indice glicemico, oltre a svolgere effetti benefici nel controllo del peso corporeo poiché, in qualità di fibra, gonfiandosi riducono lo stimolo dell'appetito, rallentando il grado di assorbimento gastrico degli alimenti. 

Il fieno greco può trovare impiego anche nel reflusso gastroesofageo e nel bruciore gastrico.

Finocchio

Il finocchio (Foeniculum vulgare Mill.) è una pianta tipica dell'area mediterranea molto conosciuta. I frutti sono ricchi di olio essenziale, il principio attivo utilizzato in fitoterapia responsabile dell'azione tonico-digestiva, che trova impiego in caso di dispepsia e difficoltà digestive.

Il finocchio è consigliato per contrastare meteorismo intestinale, eruttazioni e flatulenza.

Fosfatidilserina

La fosfatidilserina è un fosfolipide naturalmente presente nelle membrane cellulari, dove svolge un rilevante ruolo morfo-funzionale. In particolare, è in grado di stimolare le attività cerebrali, soprattutto quelle attinenti alla sfera cognitiva.

La fosfatidilserina promuove tutte le funzioni che dipendono dalla membrana cellulare e modula la produzione di acetilcolina e dopamina, neurotrasmettitori di fondamentale importanza per l’apprendimentoe iprocessi mnemonici.

Nei numerosi trial condotti in malati d’Alzheimer in Europa e USA, negli ultimi anni è emerso che la fosfatidilserina è in grado di migliorare funzioni cognitive, memoria e richiamo, umore, partecipazione e interessi sociali.

La fosfatidilserina è in grado di ridurre il rilascio di cortisolo, ormone la cui produzione è associata all’eccessivo catabolismo muscolare dopo esercizio fisico intenso.

Un altro effetto del cortisolo evidenziato in ambito sportivo, è la riduzione dei sintomi della sindrome da sovrallenamento. Studi recenti hanno mostrato, inoltre, che la produzione eccessiva e prolungata di cortisolo, come avviene durante condizioni di stress cronico, può causare perdita della memoria.

Pertanto, l’assunzione di fosfatidilserina può avere effetti benefici in tutte le condizioni stressogene, migliorando sintomi comportamentali e cognitivi.

Fosforo

Il fosforo è un minerale prezioso per l’assorbimento di calcio e la produzione di energia, oltre a contribuire nel rinforzare la memoria. Il fosforo favorisce l’assimilazione delle vitamine da parte del corpo.

Frutto-oligosaccaridi (F.O.S.)

I F.O.S. (frutto-oligosaccaridi) sono una fibra principalmente solubile, la cui assunzione è importante per stimolare la crescita e l'attività microrganismi benefici nell'intestino.

Ganoderma

Il ganoderma (Ganoderma lucidum), conosciuto anche con il nome reishi, è un fungo originario della Cina diffuso in Giappone e Corea.

Il suo utilizzo nella medicina tradizionale risale a oltre 3000 anni fa ed è probabilmente il fungo più studiato in micoterapia.

Il ganoderma, conosciuto per l’azione tonica e gli effetti sulla longevità (è soprannominato “fungo dell’immortalità”), vanta importanti applicazioni terapeutiche come immunomodulante, ipoglicemizzante e antivirale.

Ampiamente utilizzato nella medicina tradizionale cinese per promuovere stati di quiete e favorire pratiche meditative, il ganoderma ha storicamente la fama di aumentare benessere e vitalità.

Oggi sappiamo che questo macrofungo ha numerose azioni salutistiche: antiallergica, antiossidante, antitumorale, antivirale, cardiotonica, antiandrogena ed epatoprotettiva.

Tuttavia, i maggiori riscontri con l’utilizzo del ganoderma riguardano la benefica azione a livello cardiovascolare e neurologico. Sono inoltre osservati effetti epato e gastroprotettivi, antiasma e analgesici.

Garcinia

La garcinia (Garcinia cambogia) è una pianta nativa dell'India diffusamente utilizzata dalla medicina ayurvedica.

Il principio attivo più importante della garcinia, contenuto in alte concentrazioni nella scorza del frutto, è l’acido idrossicitrico (HCA), sostanza che presenta un’attività anoressizzante e blandamente ipolipemizzante, efficace per la riduzione del colesterolo e dei trigliceridi.

Il meccanismo coinvolto nell’azione anoressizzante comporta uno stimolo diretto sul nucleo ipotalamico della sazietà.

A questa attività è associata la capacità di inibire la lipogenesi, processo che riduce la produzione di molecole di lipidi nell’organismo, con risultati apprezzabili sulla diminuzione del peso corporeo.

Uno studio condotto su pazienti obesi trattati con HCA ha evidenziato una perdita di peso media di 5 kg dopo 2 mesi di trattamento, accompagnata dalla riduzione del desiderio di zuccheri e dell’appetito.

Gimnema

La gimnema (Gimnema sylvestre) è una pianta molto utilizzata dalla medicina ayurvedica che appartiene alla famiglia delle Asclepiadaceae, nota anche con il nome di “divoratrice di zuccheri”. Gli studi hanno dimostrato che le foglie di questa pianta hanno alcuni effetti salutistici utili per scarsa digestione, diabete di tipo 2 e ipercolesterolemia.

I fitocostituenti responsabili dell’attività di soppressione del dolce sono le saponine triterpeniche come acidi gimnemici, gimnesaponine, gurmarine.

La gimnema ha effetti positivi sull’omeostasi del glucosio e sul controllo della bramosia di zuccheri. Gli estratti di foglia di gimnema sono utilizzati per la riduzione del peso corporeo, del colesterolo e dei trigliceridi.

Gingerolo

Il gingerolo è il principio attivo dello zenzero (Zingiber officinale), a cui conferisce il caratteristico sapore pungente. Conosciuto per le proprietà stimolanti la digestione e la circolazione, diuretiche, antibatteriche

Ginkgo biloba

Il Ginkgo biloba, chiamato anche albero della vita, è una pianta antichissima, nota in tutto il mondo per le sue proprietà benefiche.

Numerose ricerche hanno dimostrato l’efficacia degli estratti di ginkgo per il miglioramento della circolazione venosa, arteriosa e cerebrale.

Il suo utilizzo è indicato per aumentare le prestazioni mentali (memoria, concentrazione) e per disturbi circolatori di varia natura.

Questa pianta di origine cinese contiene alcuni componenti, i ginkgo-flavon glicosidi, importanti dal punto di vista farmacologico, poiché possono migliorare alcune condizioni di insufficienza cerebrovascolare.

Gli effetti positivi del ginkgo sulle cefalee potrebbero essere collegati al miglioramento del metabolismo neuronale, grazie alla stimolazione del flusso sanguigno a livello cerebrale.

L’estratto di ginkgo può essere indicato in caso di emicrania associata a disturbi vascolari, grazie alla sua azione vasodilatatrice a livello cerebrale.

Ginkgo-flavon glicosidi

I ginkgo-flavon glicosidi sono composti presenti in alte percentuali nelle foglie di ginkgo biloba, ai quali sono attribuite alcune importanti azioni salutistiche. In particolare, sembra che tali glicosidi siano in grado di svolgere azioni neuroprotettive con effetti antinfiammatori, scavenger dei radicali liberi, di inibizione della trombosi e di antagonismo del fattore attivante le piastrine (PAF).

Ginseng

Il ginseng coreano (Panax ginseng) è una pianta ad attività adattogena le cui radici sono utilizzate come tonico (yang) nella medicina tradizionale per migliorare le generali condizioni psicofisiche.

Il ginseng è consigliato come rimedio per l'astenia, per aumentare le performance fisiche e cognitive e promuovere la funzionalità del sistema immunitario.

I ginsenosidi, i principi attivi maggiormente studiati della radice di questa pianta, svolgono effetti sia stimolanti che inibitori sul sistema nervoso centrale, modificano il tono cardiovascolare e aumentano l'immunità umorale e cellulo-mediata.

I risultati di numerose sperimentazioni indicano suggestive evidenze sull'efficacia del ginseng nel trattamento delle disfunzioni erettili.

In alcuni studi il ginseng ha mostrato di ottimizzare la vigilanza e lo stato psicofisico, migliorando la capacità di calcolo aritmetico, deduzione logica, attenzione, tempo di reazione alleviando la sensazione di stanchezza.

Secondo alcuni studi Panax svolge un'attività immunomodulante che influenza l'asse ipotalamo-pituitario-surrenale.

Ginsenosidi

I ginsenosidi sono un gruppo di saponine presenti nella radice del ginseng (Panax ginseng), del quale rappresentano i più importanti componenti bioattivi.

Sono stati isolati quasi 50 ginsenosidi dal P. ginseng (bianco e rosso) ai quali sono attribuiti numerosi usi farmacologici e clinici.

Sono osservati effetti di miglioramento su stress, diabete, stati infiammatori, sistema immunitario, apparato cardiovascolare e sistema nervoso centrale.

Utili nei disturbi dell’apprendimento, della memoria e nelle malattie neurodegenerative, tali sostanze mostrano un duplice effetto di stimolazione/sedazione del sistema nervoso centrale.

Glucomannano

Il glucomannano (Amorphophallus konjac) è una pianta originaria dell’Asia centrale diffusamente coltivata in Giappone. Il tubero, ricchissimo di fibre, ha la capacità di inibire l’assorbimento dei lipidi, in particolare del colesterolo. 

Aumentando la viscosità del bolo alimentare, il glucomannano riduce l’assorbimento dei grassi assunti, rappresentando una restrizione calorica naturale utile nei programmi di riduzione del peso corporeo, grazie anche all’azione saziante

In caso di stipsi, la fibra alimentare ha principalmente il ruolo di normalizzare l’attività intestinale e di evitare l’abuso di lassativi, funzioni che il glucomannano è in grado di assolvere. Il gel viscoso, infatti, giunge all’intestino dove stimola la peristalsi, favorendo l’espulsione di feci morbide e idratate.

In soggetti affetti da stipsi cronica, l’assunzione di glucomannano può aumentare la frequenza delle evacuazioni. Inoltre, questa fibra alimentare è in grado di promuovere la normalizzazione dei parametri di colesterolo, trigliceridi e della glicemia.

Glucosamina

La glucosamina è un amino-monosaccaride idrosolubile, tra i più abbondanti nel corpo umano, presente in natura anche nell’esoscheletro di crostacei e artropodi e nelle pareti cellulari dei funghi. Si trova in grandi quantità nelle cartilagini articolari, essendo un costituente dei glicosaminoglicani (GAG) nella matrice della cartilagine e nel liquido sinoviale.

La sua integrazione, in numerosi studi scientifici, ha dimostrato un ruolo rilevante nel sostegno della funzionalità articolare, con proprietà antinfiammatorie e antiossidanti e un eccellente profilo di sicurezza. Inoltre, nella recente ricerca dermatologica, la glucosamina si è rivelata un potenziale strumento utile per prevenire e contrastare l’invecchiamento cutaneo.

Goji

Il goji (Lycium barbarum) è una pianta originaria del Tibet e diffusa in molti paesi asiatici.

Le bacche di questo arbusto, che per oltre 2000 anni sono state utilizzate dalla medicina tradizionale cinese come tonico yang, recentemente hanno mostrato interessanti proprietà terapeutiche.

Ricco di polisaccaridi (Lycium Barbarum Polysaccharides) e di carotenoidi, tra i quali la zeaxantina, il goji ha una rilevante attività antiossidante, responsabile delle attività immunomodulatoria, neuroprotettiva e protettiva a livello oculare.

In alcuni studi sull’uomo il goji ha migliorato il benessere generale, le performance neurologiche, la funzionalità gastrica, con effetti positivi sul peso corporeo (riduzione della circonferenza di vita).

Gomma di guar

La gomma di guar si ricava dalla macinazione del Cyamopsis tetragonoloba, una pianta leguminosa tipica dell’India e del Pakistan, dove i semi di questa pianta fanno parte tradizionalmente dell’alimentazione locale. 

La C. tetragonoloba è ricca di proteine e fibre; gli studi ne hanno documentato la capacità di ridurre il tempo del transito intestinale del cibo, quindi di diminuire l’assimilazione di glucidi e lipidi a livello intestinale, e una funzione depurante.

Graviola

La graviola (Annona muricata) è una pianta sempreverde appartenente alla famiglia delle Annonacee. Principalmente diffusa nelle aree tropicali e subtropicali del mondo, viene ampiamente coltivata in Africa, Sudamerica e nel sudest asiatico, in particolare in Malesia, Indonesia e Filippine. Il suo frutto può arrivare a pesare anche 2,5 kg e viene tradizionalmente impiegato per favorire la funzionalità del transito intestinale. La medicina tribale, infatti, ha sfruttato le proprietà terapeutiche del frutto, impiegandolo per combattere vermi e parassiti, per abbassare la febbre e anche come astringente in caso di diarrea, effetti convalidati anche da evidenze scientifiche.

Per la sua ricchezza di composti e fitocostituenti (minerali, alcaloidi, acetogenine, cumarine, flavonoidi, glicosidi, oli essenziali), il frutto della graviola ha una spiccata attività antiossidante e può fornire nutrienti essenziali per il corpo umano.

Griffonia

La griffonia (Griffonia simplicifolia) è una leguminosa originaria delle regioni africane sub-sahariane, diffusa principalmente nelle zone dell’Africa dell’ovest come Ghana, Costa d’Avorio e Togo. Le foglie e i fiori sono verdi, mentre i semi sono piatti, rotondi e neri e si adatta con facilità a differenti condizioni climatiche, crescendo principalmente nelle zone costiere.

Ramoscelli e radici sono tradizionalmente utilizzati come bastoncini da masticare, le foglie per favorire la cicatrizzazione cutanea, per enteroclismi e disturbi renali e della vescica. 

I semi hanno una ricchissima composizione: contengono infatti polifenoli, antiossidanti, acidi grassi, alfa e gamma-tocoferolo e numerosi minerali (manganese, magnesio, ferro, zinco, rame, fosforo). Ma il composto attivo maggiormente studiato è il 5-idrossitriptofano (5-HTP), precursore della serotonina, chiamata “neurotrasmettitore del buonumore”, coinvolta nella regolazione dell’umore, del sonno e dell’appetito

Grifola

La grifola (Grifola frondosa), conosciuta con il nome in giapponese maitake, è un fungo commestibile utilizzato fin dall’antichità in Giappone e Cina che, come altri funghi medicinali, contiene glucani (β-1,3 e β-1,6).

In studi di laboratorio e sull’uomo, l’estratto di grifola ha mostrato la capacità di stimolare cellule e fattori del sistema immunitario.

Nell’animale ha rallentato la crescita di alcuni tipi di tumore e ridotto la glicemia. I dati disponibili ipotizzano il suo ruolo nel controllo del diabete di tipo 2, nella riduzione del colesterolo e della pressione del sangue, la capacità immunostimolante e gli effetti riduzione sul peso corporeo.

Vi sono anche riscontri interessanti riguardanti l’utilizzo di questo fungo nella sindrome dell’ovaio policistico.

Guaranà

Il guaranà (Paullinia cupana) è un arbusto rampicante ampiamente diffuso nel bacino settentrionale del Rio delle Amazzoni, conosciuto in tutto il mondo per le proprietà toniche, energetiche e stimolanti.

Della pianta sono utilizzati i semi che, una volta sgusciati, vengono macerati in acqua, essiccati, tostati e macinati. La pasta ottenuta viene poi affumicata ed è pronta per l’utilizzo.

Il guaranà è una pianta ricca di basi puriniche, in particolare di caffeina, un importante alcaloide xantinico presente anche in caffè, cola, tè e matè, che agisce soprattutto sul sistema nervoso centrale (SNC), sull’apparato respiratorio e sulla funzione renale.

L’azione del guaranà è simile a quella del caffè, rispetto al quale è notevolmente più ricco in tannino e caffeina (da 2 a 5 volte). Si calcola, infatti, che il tempo di stimolazione del guaranà sia il doppio di quello provocato dal caffè o dal tè.

Si ritiene giustificabile il suo utilizzo come supporto diuretico in caso di programmi di riduzione del peso corporeo e il suo impiego come cardiotonico, così come stimolante del SNC in caso di affaticamento psicofisico.

Guggul

Il guggul (Commiphora mukul) è una pianta che appartiene alla tradizione ayurvedica da cui viene tratta, per incisione del tronco, una gommoresina ricca di guggulsteroni responsabili dell’effetto benefico sul metabolismo lipidico, in particolare colesterolo e trigliceridi.

Hericium

L’hericium (Hericium erinaceus), detto anche criniera di leone e in giapponese Yamabushitake, è un fungo edibile con interessanti azioni farmacologiche. I principali effetti dell’hericium riguardano la capacità di indurre la differenziazione neuronale e promuovere la sopravvivenza dei neuroni. In vivo e in modelli animali ha mostrato un potenziale terapeutico nei confronti del morbo di Alzheimer e di altre patologie degenerative. L’hericium ha attività antiossidanti, ipolipidemizzanti, antimicrobiche, antiaging, immunomodulanti e antitumorali. Le ricerche suggeriscono che gli effetti antiangiogenici e antinfiammatori dell’Hericium erinaceus possano contribuire all’attività antitumorale. Interessante anche l’effetto protettivo sulla mucosa gastrica, efficace nella gastrite e nell’ulcera gastrica e come stimolatore degli epiteli.

Inositolo (mio-inositolo)

L'inositolo, anche noto come vitamina B7, è una sostanza pseudovitaminica che svolge un importante ruolo nel metabolismo dei lipidi e del colesterolo.

Infatti, grazie alle sue proprietà lipotrope, partecipa alla depurazione epatica, regolando il flusso biliare e la sintesi di colesterolo.

In alcuni studi clinici effettuati recentemente, inoltre, la somministrazione di inositolo ha ottenuto effetti positivi nella depressione e negli stati d'ansia.

Questa pseudovitamina ha numerosi potenziali ruoli nel mantenimento della salute umana ed è stata estensivamente studiata nei disturbi endocrini come in quelli metabolici e nella sindrome dell'ovaio policistico (PCOS).

Non è un nutriente essenziale, tuttavia il suo squilibrio è associato a svariate malattie croniche e la sua somministrazione è stata sperimentata in diabete, insufficienza renale, sindrome da distress respiratorio, morbo d’Alzheimer e cancro.

Altri dati supportano l’utilizzo dell’inositolo nella sindrome metabolica nella donna in post-menopausa e ne suggeriscono l’assunzione in relative condizioni come malattie della tiroide e nefropatia.

Inulina

L’inulina è un carboidrato appartenente alla famiglia dei fruttani presente in almeno 36mila piante, tra cui le più comuni sono cicoria, grano, cipolla, aglio, banana, carciofo, asparago e porro. Poiché è resistente alla digestione nel tratto gastrointestinale, raggiunge l’intestino essenzialmente intatta dove viene fermentata dai batteri. Può essere pertanto classificata come fibra alimentare solubile.

L’inulina possiede caratteristiche nutraceutiche molto interessanti. Innanzitutto, è in grado di migliorare la funzionalità intestinale, trovando impiego nella stipsi. Sono stati osservati anche effetti benefici nei disturbi infiammatori intestinali (colite ulcerosa).

L’assunzione di inulina ha efficacia nel controllo della glicemia e in generale nel rischio cardiometabolico (riduzione del colesterolo e dei trigliceridi). Inoltre, come tutte le fibre, può contribuire alla riduzione del peso corporeo.

Iodio

Lo iodio, elemento costitutivo degli ormoni tiroidei, è fondamentale per l'accrescimento e la funzionalità neuromuscolare. Gli alimenti più ricchi di questo elemento traccia sono le alghe e i pesci marini.

Nella tiroide è concentrato il 70-80% dello iodio presente nell'organismo. L’incremento dell’apporto di iodio determina un aumento della produzione degli ormoni tiroidei e, di conseguenza, un aumento del metabolismo basale, fattore che stimola l’organismo a bruciare i grassi di riserva.

Secondo recenti dati, il consumo di iodio è in diminuzione nei Paesi occidentali e in alcuni gruppi di popolazione (gravide e donne fertili) sono state evidenziate forme carenziali.

Iperico

L'iperico (Hypericum perforatum) è una pianta erbacea perenne ampiamente diffusa, conosciuta con il nome di erba di san Giovanni.

La parte utilizzata è costituita dalle sommità fiorite contenenti ipericina, iperforina e flavonoidi.

Il dosaggio dell’iperico è basato sulla contemporanea presenza di ipericina e iperforina. Questi principi attivi, dotati di rilevanti attività biologiche, agiscono su neurotrasmettitori quali serotonina, noradrenalina e dopamina, come documentato dalla letteratura scientifica.

L’uso principale di questa pianta è rivolto al trattamento delle sindromi depressive, per le quali negli ultimi anni sono stati conseguiti innumerevoli risultati positivi.

L'ipericina, in particolare, è un principio attivo a spiccata azione antidepressiva e sedativa, che trova impiego nella depressione di lieve e media entità, nei disturbi dell'ansia e del sonno.

Dagli studi effettuati risulta evidente come l’estratto secco delle sommità fiorite di questa pianta presenti la stessa efficacia dei più comuni farmaci antidepressivi, senza mostrare effetti collaterali di rilievo.

I risultati ottenuti hanno evidenziato il miglioramento di disturbi del sonno, affaticamento, tono dell’umore e cefalea nelle sindromi depressive di grado lieve e medio.

L’iperico è utilizzato con successo per alleviare i sintomi psicologici e fisici della menopausa, migliorando la qualità di vita.

L’estratto di iperico ha mostrato anche la capacità di ridurre il desiderio e l’assunzione di alcol e potrebbe rappresentare un potenziale supporto terapeutico nel trattamento dell’alcolismo.

Isoflavoni di soia

La soia (Glycine max) è una pianta leguminosa originaria dell'Asia, che negli ultimi anni è salita alla ribalta grazie alle sue proprietà di rilevante importanza per la salute umana.

I semi di soia contengono sostanze naturali non steroidee, gli isoflavoni, in grado di migliorare la sintomatologia tipica della menopausa (vampate, secchezza vaginale, ipercolesterolemia, sovrappeso).

Gli isoflavoni inoltre incrementano il contenuto minerale osseo e trovano impiego nel trattamento dell'osteoporosi.

Sono numerosissimi anche gli studi riguardanti la riduzione del rischio di sviluppare alcuni tipi di tumore (prostata, seno, polmoni, intestino).

Isoflavoni di trifoglio

Gli isoflavoni sono fitoestrogeni naturali con azione antiossidante ed estrogeno-simile che, come dimostrato da molti studi, migliorano la sintomatologia legata alla menopausa. Si trovano in grande concentrazione nei fiori di trifoglio rosso (Trifolium pratense L.), pianta erbacea ampiamente diffusa in tutto il mondo.

Gli isoflavoni agiscono come gli estrogeni e quindi hanno la capacità di ridurre efficacemente i sintomi tipici della menopausa. Quelli contenuti nel trifoglio rosso sono più facilmente digeribili e studi recenti ne confermano l’efficacia come principio antiaging.

Kelp

La kelp (Fucus vesiculosus) è un’alga marina bruna, appartenente al genere Laminaria, che vive in prossimità delle coste rocciose dell’oceano Atlantico e del Pacifico.

Quest’alga viene utilizzata in particolare per il suo alto contenuto di iodio, sia come iodio inorganico che legato a proteine, o come componente di aminoacidi iodati.

La kelp rappresenta un vero concentrato di vitamine, minerali e oligoelementi che agisce nell’organismo incrementando gli scambi cellulari, favorendo l’eliminazione delle tossine e attivando il metabolismo.

Krill

Il krill (Euphausia superba) è un piccolo crostaceo, simile al gambero, che ha una lunghezza di 10 mm circa.

Presente in tutti gli oceani, in particolare nelle acque fredde e polari dell'Antartico, il krill si nutre di plancton, un insieme di organismi animali e vegetali acquatici molto nutriente.

L'olio estratto dal krill è ricco di acidi grassi polinsaturi della serie omega-3 sotto forma di fosfolipidi, principalmente come fosfatidilcolina.

L'assunzione di olio di krill svolge un ruolo contro il rischio cardiovascolare, in particolare con la riduzione di trigliceridi e colesterolo LDL ematici, con l'incremento di quello HDL.

In studi su modelli animali ha, inoltre, mostrato la riduzione del grasso viscerale.

L-alanina

L’alanina è un aminoacido non essenziale presente nelle proteine animali e vegetali che il nostro organismo è in grado di sintetizzare.

L’alanina è coinvolta nel metabolismo energetico del glucosio. Infatti, è utile in caso di esercizio fisico intenso per sostenere la richiesta energetica. Per questo motivo ne viene suggerita l’assunzione prima e durante l’attività fisica, soprattutto nelle discipline che richiedono una grande quantità di glucosio per far fronte a sforzo prolungato.

L-arginina

L'arginina è un aminoacido condizionatamente essenziale presente in tutte le forme di vita.

Normalmente l'organismo è in grado di produrne sufficienti quantità, ma questo diventa essenziale in caso di stress, traumi, alcuni disordini genetici e nei bambini.

L’arginina partecipa al metabolismo muscolare, alla sintesi del collagene, al rilascio di alcuni ormoni, contribuisce a regolare il sistema immunitario e svolge un ruolo nella fertilità maschile.

L’arginina è un potente immunomodulatore, antistress e adattogeno indicato in tutti gli stati di affaticamento, astenia e immunodepressione post-infettivi o post-traumatici.

La supplementazione di arginina ha mostrato di migliorare la tolleranza all’esercizio fisico e la qualità della vita in pazienti con infarto cardiaco congestizio, angina pectoris e claudicazione intermittente.

Numerosi studi mostrano effetti nella riduzione della pressione sanguigna in alcune forme sperimentali d’ipertensione.

L'arginina è richiesta per la produzione di NO (ossido nitrico), le cui importanti funzioni nell'organismo riguardano principalmente la vasodilatazione e la trasmissione degli impulsi nervosi.

Questo aminoacido ha mostrato di migliorare la composizione corporea, diminuendo la massa grassa e la circonferenza della vita.

Nell’uomo l’arginina ha mostrato di migliorare la risposta erettile e di essere efficace nell’80% dei casi in cui sia necessario l’aumento della circolazione per ottimizzare la funzione sessuale.

L-carnitina

La L-carnitina è un aminoacido non essenziale presente in alte concentrazioni nei tessuti muscolari.

È indispensabile per il corretto metabolismo dei lipidi e svolge importanti funzioni sull'apparato muscolo-scheletrico e cardiovascolare, sistemi particolarmente sensibili alla carenza di tale aminoacido.

Svolge un particolare effetto protettivo cardiovascolare con effetti comprovati di riduzione dei livelli di colesterolo LDL, trigliceridi, lipoproteina a (Lp(a)), glicemia e dei sintomi di angina.

La L-carnitina migliora la performance sportiva, svolgendo effetto protettivo contro i danni muscolari da sollecitamento e influenzando positivamente il processo di recupero dopo lo sforzo fisico.

Mostra un’azione preventiva sull’aumento dell’adiposità addominale e degli arti inferiori e, quando utilizzata in associazione a un programma di restrizione calorica e di moderato esercizio fisico, è in grado di favorire la perdita di peso. La sua carenza è anche associata a problemi di fertilità maschile.

L-carnosina

La carnosina è un composto azotato non proteico della carne, reperibile non solo nei muscoli scheletrici, ma anche in altri tessuti eccitabili.

Le funzioni principali della carnosina riguardano l’effetto tampone del pH, la chelazione dei metalli, la capacità antiossidante e la protezione dai prodotti della glicazione avanzata e della lipossidazione. A tale riguardo, il potenziale terapeutico della supplementazione di carnosina è stato testato in numerose malattie coinvolte con lo stress ischemico o ossidativo.

Sono stati ottenuti risultati preclinici e clinici promettenti in alcune patologie come il diabete di tipo 2 e le sue complicanze, malattie oculari, invecchiamento e disturbi neurologici.

La sua assunzione risulta anche utile nella popolazione atletica, grazie alla capacità di aumentare la performance dell’esercizio fisico ad alta intensità.

L-cisteina

La cisteina è un aminoacido solforato, cioè contenente zolfo, coinvolto nei meccanismi di difesa dell'organismo.

La sua presenza è indispensabile per la sintesi dell'aminoacido glutatione, potente scavenger (spazzino) dei radicali liberi.

In particolare, insieme con la cistina, la cisteina sembra favorire il ricambio cellulare, agendo sulla struttura e sulla flessibilità dei tessuti cutanei.

L-cistina

La cistina è un aminoacido che aiuta a mantenere la salute dei tessuti epiteliali e a favorire la cicatrizzazione dei tessuti.

In particolare, insieme con la cisteina, la cistina favorisce il ricambio cellulare, agendo sulla struttura e sulla flessibilità dei tessuti cutanei.

L-fenilalanina

La fenilalanina è un aminoacido essenziale che interviene in numerosi processi biochimici responsabili della sintesi di alcuni neurotrasmettitori quali dopamina, noradrenalina e adrenalina.

Nella recente letteratura scientifica l'utilizzo di fenilalanina ha fornito buoni risultati nel miglioramento dell’umore in soggetti depressi e nel controllo dell’appetito.

Alcuni dati suggeriscono un suo possibile utilizzo in dermatologia come coadiuvante nel trattamento della vitiligine.

L-glicina

La glicina è il più semplice degli aminoacidi ordinari. Molti studi documentano come, lavorando in sinergia con altri aminoacidi, come glutamina e niacina, concorra positivamente all’aumento della crescita muscolare. In altri casi è risultata efficace, sempre abbinata ad altri aminoacidi, nel recupero fisico post-allenamento.

L-glutamina

La glutamina è un aminoacido non essenziale, presente in alte concentrazioni nei muscoli, nei quali svolge funzioni di tipo plastico.

Le sue riserve sono indispensabili per il mantenimento di un'adeguata massa muscolare, in quanto è indispensabile per la sintesi di aminoacidi non essenziali.

Le ultime ricerche scientifiche identificano inoltre per questo aminoacido un'attività immunoprotettiva, particolarmente efficace in caso di infezioni e stati infiammatori.

La glutamina ha un ruolo anche a livello gastrointestinale ed epatico, preservando la salute di questi apparati.

L-glutatione

Il glutatione è una molecola solforata formata da tre aminoacidi (cisteina, glicina, glutammato), con funzione essenzialmente antiossidante, ma anche detossificante e rinforzante delle difese immunitarie.

Il glutatione aiuta l’organismo a resistere a numerosi stress tossici. 

Le cellule, infatti, usano il glutatione per legare le tossine e altri composti estranei all’organismo. Questo limita immediatamente la potenza degli agenti tossici e ne velocizza la rimozione, liberando l’organismo da inquinanti ambientali, metalli tossici, farmaci e altre sostanze nocive. Purtroppo, i suoi livelli tendono a diminuire con l’età, favorendo l’instaurarsi di spiacevoli problemi di salute.

Il glutatione svolge la sua azione protettiva anche a livello cutaneo, contrastando l'invecchiamento della pelle e il danno epidermico indotto dall'eccessiva esposizione solare.

È stata inoltre evidenziata una funzione detossificante a livello epatico e protettiva oculare.

L-isoleucina

L’isoleucina è un aminoacido essenziale che, non essendo prodotto dal nostro organismo, deve essere integrato con la dieta. Il suo ruolo è fondamentale per il supporto della sintesi proteica e la produzione di energia durante l’attività fisica; inoltre l’isoleucina favorisce il recupero dagli sforzi fisici, contrastando l’insorgenza della fatica fisica e mentale.

L-istidina

L’istidina è un aminoacido essenziale presente nelle proteine animali e vegetali che, non essendo prodotto dal nostro organismo, deve essere integrato con la dieta.

L’istidina è necessaria per la crescita e la riparazione tissutale ed è stato osservato un effetto protettivo sui tessuti dal danno causato dall’esposizione a radiazioni e metalli pesanti.

L’istidina lavora in sinergia con altri aminoacidi che potenziano i muscoli e che svolgono ruoli importanti nelle infiammazioni.

L-leucina

La leucina fa parte della complessa catena di aminoacidi utili per rinvigorire i muscoli, creare nuove cellule cutanee e ottenere depositi naturali di energia: quando abbinata ad altri aminoacidi, tale sostanza diventa un integratore eccellente per body builder, atleti e persone che vogliano perdere chili in eccesso o semplicemente come apporto di energia aggiuntiva.

L-lisina

La lisina è un aminoacido essenziale che rientra nella struttura di tutte le proteine.

La sua presenza è richiesta per favorire la crescita, la riparazione dei tessuti e la sintesi di numerosi anticorpi, ormoni ed enzimi.

Secondo alcuni studi clinici, l’assunzione di questo aminoacido è in grado di ridurre la frequenza delle lesioni da herpes labiale.

L-metionina

La metionina è un aminoacido solforato essenziale le cui fonti principali sono carni, latte, pesce e uova.

Questo aminoacido esibisce una notevole attività antiossidante, in grado di neutralizzare l'eccessiva produzione di radicali liberi.

Fa parte inoltre dei cosiddetti "fattori lipotropi", principi nutritivi protettivi della funzionalità epatica.

L-ornitina

L'ornitina è un aminoacido non essenziale, precursore di altri aminoacidi quali citrullina, prolina e acido glutammico.

Partecipa al ciclo dell'urea, svolge un'azione stimolante sull'ipofisi, favorisce il metabolismo dei grassi e il trasporto degli aminoacidi alle cellule e promuove la funzionalità epatica.

L-prolina

La prolina è un aminoacido non essenziale costituente principale del collagene, delle ossa, dei tessuti cartilaginei e connettivi. Contribuisce alla riformazione di tessuto muscolare e ad un adeguato funzionamento del muscolo cardiaco.

L-serina

La serina è un aminoacido non essenziale che l’organismo riesce a sintetizzare a partire da altri aminoacidi; la sua principale funzione è quella di promuovere la sintesi della creatina e di contribuire alla produzione di energia cellulare, così da poter apportare energia e riserve caloriche ai muscoli e al fegato.

L-taurina

La taurina è un aminoacido solforato importante per la regolazione del sistema nervoso e muscolare, che svolge un ruolo primario nell’accrescimento e nello sviluppo.

È un prodotto finale del metabolismo della L-cisteina ed è il principale aminoacido libero intracellulare in molti tessuti umani e animali, presente in alte concentrazioni nel cuore e nel cervello.

Questo aminoacido ha un'attività antiossidante e stabilizzatrice di membrana, che contrasta la perossidazione dei lipidi.

La taurina è inoltre coinvolta nello sviluppo pre e post-natale del sistema nervoso centrale e del sistema visivo.

Gli studi attribuiscono alla taurina un ruolo di supporto cardiovascolare, con effetti detossificanti e di riduzione del colesterolo e della pressione sanguigna.

L-teanina

Aminoacido non proteico che si trova in natura principalmente nella pianta del tè verde (Camellia sinensis). La L-teanina costituisce fino al 50% degli aminoacidi liberi totali della pianta; inoltre, costituisce circa l’1-2% del peso secco delle foglie di tè verde.

La sostanza, secondo i dati scientifici, è in grado di attraversare la barriera emato-encefalica e avrebbe un effetto antagonista su alcuni recettori del glutammato, un aminoacido con struttura chimica molto simile a quella della L-teanina. Inoltre, la sostanza indurrebbe incrementi significativi nelle concentrazioni di dopamina e di serotonina a livello cerebrale.

Secondo alcuni studi la teanina sarebbe in grado di contrastare gli effetti collaterali della caffeina; due o tre tazze di tè verde contengono circa 30-50 milligrammi di aminoacido.

L-tirosina

La tirosina è un aminoacido non essenziale in forma libera che, insieme alla fenilalanina, partecipa alla sintesi degli ormoni tiroidei, e pertanto un suo apporto adeguato è richiesto per l'attività della ghiandola tiroidea.

La tirosina, regolando le funzioni cerebrali e la produzione dei neurotrasmettitori, è in grado di ridurre gli stimoli della fame e di incrementare l'energia psicofisica.

Utilizzata per regolare l’umore, per aumentare la lucidità mentale in seguito a deprivazione del sonno e come inibitore dell’appetito, la tirosina si profila come un agente promettente per migliorare la salute cognitiva e l’umore e il controllo di condizioni di stress.

L-treonina

La treonina è un aminoacido essenziale presente nelle proteine animali e vegetali che, non essendo prodotto dal nostro organismo, deve essere integrato con la dieta.

La sua funzione principale è quella di promuovere la sintesi di creatina, cistina, cisteina, carnitina, taurina, lecitina, vitamina B12 (cianocobalamina), colina e adrenalina; inoltre aiuta il fegato nello smaltire le sostanze di rifiuto.

L-triptofano

Il triptofano è un aminoacido essenziale presente nelle proteine animali e vegetali che, non essendo prodotto dal nostro organismo, deve essere integrato con la dieta.

È direttamente implicato nell’accrescimento muscolare e ha la capacità di alzare il livello della serotonina e della melatonina a livello cerebrale.

Gli studi suggeriscono che, facilitando l’apporto di serotonina, il triptofano possa rappresentare un efficace agente ad azione antidepressiva.

L-valina

La valina è un aminoacido essenziale presente nelle proteine animali e vegetali che, non essendo prodotto dal nostro organismo, deve essere integrato con la dieta.

La valina migliora la salute generale del corpo, le prestazioni atletiche e apporta immediata disponibilità di energia per il fegato e i muscoli.

Lattasi

L’intolleranza al lattosio è dovuta all’incapacità si produrre lattasi (enzima che permette la scissione del lattosio in galattosio e glucosio).

L’incapacità di digerire lattosio porta alla comparsa di sintomi quali flatulenza, meteorismo, crampi addominali, stanchezza e dimagrimento.

Il problema del deficit da lattasi non è solo correlato alla sintomatologia intestinale, ma può avere ripercussioni sull’introito nutrizionale di calcio, minerale fondamentale per il corretto sviluppo e per il trofismo osseo, a causa di un ridotto consumo di latte e latticini.

La lattasi fungale viene prodotta attraverso la fermentazione controllata del fungo Aspergillus oryzae ed è caratterizzata dalla sua capacità di idrolizzare il lattosio in un ampio spettro di temperatura e pH.

Lattobacilli

I lattobacilli sono microrganismi la cui presenza è fondamentale per l'equilibrio della microflora intestinale.

Tra i lattobacilli, il Lactobacillus acidophilus è il ceppo maggiormente rappresentato nell’intestino umano e la sua presenza è in grado di ostacolare l'azione nociva dei batteri patogeni che vengono introdotti quotidianamente nell'organismo.

L'assunzione di L. acidophilus trova impiego in numerose condizioni quali uso prolungato di farmaci, infezioni vaginali e urogenitali, disturbi digestivi, intestinali e dermatologici.

Secondo numerosi studi condotti, l’assunzione di lattobacilli è in grado di:

• ripristinare l’equilibrio della flora intestinale
• ridurre l’intolleranza al lattosio
• favorire la produzione delle vitamine del gruppo B
• migliorare la risposta immunitaria
• promuovere la detossificazione dell'organismo da sostanze nocive

Lattoferrina

La lattoferrina è una glicoproteina che appartiene alla famiglia delle proteine che trasportano il ferro, anche denominate transferrine.

Viene considerata una proteina multifunzionale: in relazione alla capacità di legare il ferro, si pensa che prenda parte al processo di captazione del ferro da parte della mucosa intestinale del lattante (potrebbe rappresentare la fonte di ferro per i neonati allattati al seno). Inoltre, questa proteina rappresenterebbe una componente chiave nella risposta immunitaria alle infezioni: svolge un ruolo di primaria importanza nelle difese immunitarie innate grazie all’azione antimicrobica, antibatterica, antivirale, antiossidante, antinfiammatoria e immunomodulatoria.

La possibile attività antibatterica è attribuibile in parte alla sua capacità di legare stabilmente il ferro. Questo minerale è infatti essenziale per la crescita dei batteri patogeni. 

L’effetto antivirale della lattoferrina può invece essere giustificato dalla sua azione inibente la fusione tra il virus e la cellula e, pertanto, l’ingresso del virus nella stessa.

Lecitina di girasole

La lecitina è un fosfolipide presente nella soia e in alcuni oli vegetali, la cui attività metabolica principale è quella di proteggere la funzionalità della membrana cellulare.

La lecitina agisce positivamente sul metabolismo del colesterolo e dei lipidi, rinforza il sistema nervoso e protegge la funzionalità epatica.

La lecitina tratta da olio di girasole (Heliantus annuus) può essere utilizzata in alternativa alla soia da soggetti intolleranti e/o allergici.

Lecitina di soia

La lecitina di soia è un fosfolipide presente nella soia e in alcuni oli vegetali, la cui attività metabolica principale è quella di proteggere la funzionalità della membrana cellulare.

La lecitina agisce positivamente sul metabolismo del colesterolo e dei lipidi, rinforza il sistema nervoso e protegge la funzionalità epatica.

Lentinula

Il lentinula (Lentinula edodes), conosciuto anche con il nome shiitake, è un fungo molto ricco a livello nutrizionale in proteine, vitamine e minerali. Gli studi hanno mostrato effetti ipolipidemizzanti, ipoglicemizzanti, antivirali ed epatoprotettivi.

Questo fungo è stato studiato anche per i suoi effetti benefici sulla salute orale, nei quali si è dimostrato attivo nei confronti di alcuni patogeni responsabili di carie, gengiviti e periodontiti.

Dati sperimentali attribuiscono potenziali effetti antiossidanti e antitumorali agli estratti di lentinula.

Si ritiene che i polisaccaridi, i β(1,3-1,6)-D-glucani, presenti nel fungo siano responsabili delle interessanti proprietà attribuite al lentinula.

Grazie alla naturale presenza di trealosio, uno zucchero di cui è ricco il Lentinula, questo fungo stimola la formazione dei batteri benefici per il colon.

Lespedeza

La lespedeza (Lespedeza capitata) è una pianta di origine americana che appartiene alla famiglia delle Leguminose. I principi attivi più interessanti estratti dalle foglie di questa pianta sono i flavonoidi, che mostrano un'attività drenante di maggiore durata rispetto ad altri flavonoidi.

La lespedeza, oltre a contrastare la ritenzione di liquidi, promuove i processi fisiologici di detossificazione organica.

Licopene

Il licopene è un carotenoide ampiamente diffuso in natura, le cui fonti alimentari principali sono i pomodori.

Il licopene è considerato il carotenoide a maggiore attività antiossidante, ruolo che svolge contrastando l'invecchiamento cellulare, gli stati infiammatori e tutte le condizioni patologiche conseguenti ai processi ossidativi.

Numerosi studi epidemiologici indicano la sua azione preventiva contro alcuni tipi di cancro (esofago, polmoni e tratto gastrointestinale) e in maniera più evidente della prostata.

Recenti studi riportano anche una riduzione del rischio di malattie cardiovascolari in caso di alte concentrazioni plasmatiche di licopene.

Inoltre, come tutti i carotenoidi, il licopene protegge la cute dagli effetti dannosi della luce ultravioletta, trovando applicazione nella prevenzione delle scottature e del photoaging.

Lievito di birra

Il lievito di birra (Saccharomyces cerevisiae) è costituito da colonie di un lievito unicellulare che si trova allo stato naturale sulla buccia di alcuni frutti e nel mosto della birra ottenuto per fermentazione.

Essendo ricco di vitamine, minerali, aminoacidi ed enzimi, il lievito di birra possiede un elevato potere nutrizionale.

Il suo consumo è indicato per favorire la salute della cute e dei capelli e in caso di affaticamento e inappetenza.

Lipasi

Le lipasi sono un gruppo di enzimi che determinano l’idrolisi dei trigliceridi.

Ne esistono due tipi principali, che agiscono a livello dell’apparato digerente: lipasi pancreatica e lipasi enterica, la cui azione si esercita a tappe successive.

Necessarie per la digestione dei grassi, le lipasi gastriche idrolizzano i grassi preparandoli alla scissione nell’intestino ad opera delle lipasi pancreatiche.

Liquirizia

La radice della liquiriza (Glycyrrhiza glabra) è un noto rimedio contro numerosi disturbi, in particolare dell'apparato gastrointestinale, compresi aerofagia, stipsi, digestione lenta e ulcere gastroduodenali.

Grazie all’effetto lassativo e depurativo può contribuire al controllo del peso corporeo.

Lisozima

Il lisozima, detto anche muramidasi, è una proteina che esplica la sua attività enzimatica attraverso l'idrolisi dei legami β-1,4-glicosidici tra l’acido N-acetilmuramico (NAM) e la N-acetilglucosamina (NAG), costituenti dei peptidoglicani che formano la parete cellulare dei batteri.

La sua azione è principalmente rivolta verso i batteri Gram-positivi, ma recenti evidenze ne descrivono l’azione anche verso i Gram-negativi

Luppolo

Il luppolo (Humulus lupulus) è una pianta molto conosciuta le cui infiorescenze femminili, ricche di un flavonoide (xantumolo), sono utilizzate per la produzione della birra.

Studi condotti negli ultimi anni suggeriscono l’enorme potenziale dello xantumolo che presenta una rilevante azione antiossidante e, come fitoestrogeno, può alleviare sintomi della menopausa quali disturbi vasomotori e motivazione sessuale.

Attualmente lo xantumolo ha dimostrato in vitro di essere in grado di inibire processi infiammatori, aterosclerosi, osteoporosi, diabete e numerose linee cellulari di tumore.

Luteina

Luteina e zeaxantina sono carotenoidi presenti in misura predominante nei vegetali a foglia verde (broccoli, spinaci, cavoli e cavoletti di Bruxelles).

Questi composti funzionano come un paio di occhiali da sole, filtrando i raggi dannosi di luce blu, conosciuti come lunghezze d'onda HEV, luce visibile ad alta energia, associata a numerose forme di danni ottici.

L'azione antiossidante di questi pigmenti, svolta principalmente a livello dei fotorecettori oculari, si esplica ostacolando i processi ossidativi che possono avere luogo nell’occhio, proteggendo la vista e preservandone intatta nel tempo la funzionalità e l’acuità.

Luteina e zeaxantina sono in grado di proteggere dalla degenerazione senile della macula, aiutando a bloccare gli effetti nocivi dei raggi ultravioletti e i possibili danni che possono provocare nella retina.

Si è riscontrato, inoltre, che il consumo di luteina e zeaxantina - gli unici pigmenti maculari presenti nel cristallino – ha benefici effetti in caso cataratta, in particolare migliorando le performance visive, maggiore acutezza visiva e minore sensibilità alla luce. Per tali motivazioni, l’apporto di questi due pigmenti con l’alimentazione costituisce un’importante protezione nutrizionale per l’apparato oculare.

La loro assunzione, infine, ha mostrato di migliorare idratazione, contenuto lipidico ed elasticità a livello cutaneo, oltre a ridurre la perossidazione lipidica e aumentare l'attività fotoprotettiva.

Maca

Il maca (Lepidium meyenii) è una pianta annuale appartenente alla famiglia delle Brassicacee, che cresce spontanea nei territori montuosi del Perù.

La sua radice è tradizionalmente utilizzata per aumentare la fertilità e le prestazioni sessuali sia nell’uomo (disfunzioni erettili) che nella donna, oltre che per alleviare i sintomi della menopausa.

Il maca sembra avere effetto sulla performance sessuale, talvolta influenzando i livelli degli ormoni e favorendo la loro sintesi.

In alcuni studi il maca ha mostrato di aumentare volume spermatico, numero e motilità degli spermatozoi nell’uomo, mentre nella donna sembra agire come trofico nella secchezza vaginale.

A questa pianta è anche attribuito l’aumento dell’attività dell’ossido nitrico e antivirale contro virus dell’influenza A e B.

Per l’azione tonico-energizzante può trovare impiego nello stress, nell’affaticamento cronico e in caso di scarsa concentrazione.

Magnesio

Il magnesio è un minerale presente in alte concentrazioni nell'organismo, nel quale svolge molteplici funzioni fondamentali.

Oltre ad essere cofattore necessario per l'attività di numerosi enzimi, il magnesio partecipa alla respirazione cellulare, alla trasmissione degli impulsi nervosi, alla contrazione muscolare e ha un ruolo nel rinforzare le difese dell'organismo.

Il magnesio sembra destinato a svolgere un ruolo sempre più importante nella prevenzione di numerosi disturbi di salute.

Un suo corretto apporto nutrizionale, infatti, è implicato nella salute cardiovascolare, ossea e nervosa, oltre che per l'equilibrio dei parametri lipidici e per contrastare l'invecchiamento.

Manganese

Il manganese è un minerale-traccia che entra nella costituzione di numerosi enzimi e serve ad attivarne altri.

Partecipa alla formazione di tessuti connettivi, ossa, fattori di coagulazione sanguigna, regolazione del glucosio ed è richiesto per la sintesi di alcuni neurotrasmettitori.

Preserva, inoltre, la cellula dallo stress ossidativo e svolge attività protettiva su cartilagini e articolazioni.

Nell'uomo i tessuti e gli organi più ricchi di tale oligoelemento sono ossa, fegato, rene e pancreas.

In animali con carenza di manganese sono stati osservati: diminuzione della capacità riproduttiva, ritardo della crescita, disturbi nella formazione di cartilagini e ossa, scarsa tolleranza al glucosio e ridotta secrezione di insulina.

La carenza di manganese provoca uno sviluppo anomalo dello scheletro in numerose specie animali. Questo elemento, infatti, è richiesto per la sintesi dei proteoglicani, proteine necessarie per la formazione di ossa e cartilagini, sulle quali svolge attività protettiva.

Il manganese può svolgere un ruolo positivo anche nell’osteoporosi e nella sindrome premestruale.

Mangostana

La mangostana (Garcinia mangostana) è una pianta tropicale che contiene significative quantità di alcune classi di fitochimici quali proantocianidine oligomeriche (OPC), catechine, polisaccaridi e steroli. Contiene, inoltre, xantoni, polifenoli che hanno destato molto interesse fin dal 1855, anno in cui è stato isolato il primo xantone, la mangostina.

Sono state condotte numerose ricerche sul valore terapeutico di questo frutto, evidenziando interessanti potenziali attività.

In particolare, ha attirato molta attenzione l’azione antinfiammatoria in grado di inibire l’attività delle COX 1 e 2 e i carcinogeni, oltre all'attività antibatterica.

Gli xantoni della mangostana possiedono una rilevante attività ORAC (Oxygen Radical Absorbance Capacity), che concorre al mantenimento della salute cardiovascolare.

L’estratto di mangostana ha mostrato la capacità di inibire il rilascio di istamina e la sintesi di prostaglandine E-2, ambedue fattori importanti per il controllo dei fenomeni allergici.

Melatonina

La melatonina è una molecola essenziale per l'organismo, la cui attività antiossidante svolge effetti benefici sul sistema immunitario e nervoso.

In particolare, grazie alla sua capacità di regolare il ciclo sonno-veglia, la melatonina rappresenta uno tra i più efficaci e sicuri induttori di sonno disponibili attualmente.

Viene inoltre utilizzata per contrastare la sintomatologia conseguente alla sindrome da jet-lag (stato di malessere che si può verificare in seguito a viaggi aerei transcontinentali) e in alcuni disturbi gastrointestinali, come il reflusso gastroesofageo.

Melissa

La melissa (Melissa officinalis) è una pianta erbacea perenne molto diffusa in tutti i Paesi del bacino del Mediterraneo e nell’Europa centrale e orientale.

Recenti studi indicano proprietà sedative, spasmolitiche, antibatteriche, antiossidanti, antiallergiche e antinfiammatorie attribuite all’acido rosmarinico, il principio attivo più importante della melissa.

La melissa è indicata come blando sedativo, nei disturbi del sonno e nell’attenuazione della sintomatologia nervosa, incluso la riduzione di eccitabilità, ansietà e stress.

Per le azioni ansiolitiche e di modulazione dell’umore evidenziate in studi farmacologici e clinici, la melissa viene somministrata come estratto secco titolato almeno al 2% in acido rosmarinico, alla dose di 8 mg/kg/die suddivisa in 2 somministrazioni lontano dai pasti.

In alcuni studi è stato osservato un netto aumento dell’attenzione e la riduzione dell’irrequietezza, senza cali di memoria e concentrazione.

La melissa può migliorare gli effetti negativi dello stress, inducendo stati di calma e vigilanza.

Svolge un’azione spasmolitica sulla muscolatura liscia del tubo digerente e, per tale motivo, può essere impiegata negli stati d’ansia con somatizzazioni viscerali e disturbi gastroenterici (colite, dispepsia).

Melograno

Il melograno (Punica granatum) è una pianta che appartiene alla famiglia delle Punicaceae, originaria dell’Asia occidentale.

I caratteristici frutti, rossi e dal gusto acido, contengono potenti antiossidanti di natura polifenolica, gli ellagitannini, tra cui i punicalagini e l’acido ellagico. Quest’ultimo possiede una forte attività antimutagena, che si oppone cioè alla mutazione genetica che prelude allo sviluppo dei tumori.

La combinazione sinergica di questi fitonutrienti contraddistingue il melograno come potente agente antiossidante naturale.

Gli ellagitannini sono composti complessi in grado di liberare elevate quantità di acido ellagico, sostanza dalle molteplici proprietà protettive.

Studi clinici e in vivo hanno mostrato gli effetti positivi dell’acido ellagico presente nel melograno nel promuovere la salute cardiovascolare, in particolare contro l’ipertensione, l’aggregazione piastrinica e l’ossidazione delle lipoproteine LDL e HDL.

Metilsulfonilmetano (MSM)

MSM è la sigla del metilsulfonilmetano, un composto organico sulfureo che contiene circa il 35% di zolfo elementare biodisponibile.

Studi condotti su questa sostanza evidenziano un'attività antinfiammatoria in grado di ridurre il dolore associato alle infiammazioni, in particolare quello articolare.

Efficace anche nei dolori e crampi muscolari, lo zolfo viene impiegato nelle allergie e intolleranze alimentari, grazie alla capacità di aumentare le difese dell'organismo.

Sempre per la presenza di zolfo, che è un costituente della cheratina, il MSM sostiene l’integrità strutturale di capelli, pelle e unghie.

Inoltre, il MSM partecipa alla produzione del glutatione, potente antiossidante, e inibisce la produzione di mediatori pro-infiammatori che possono causare stati infiammatori nell’organismo, anche nei follicoli piliferi.

Mirra

La mirra è una gommoresina oleosa isolata da arbusti o piccoli alberi originari dell’Africa nord-orientale e dell’Asia sud-occidentale, in particolare da Commiphora myrrha Engl. Sono diverse le piante che la producono ma, in generale, tutte le resine di mirra mostrano proprietà astringenti sulle mucose e antimicrobiche.

La mirra costituisce in particolare un ottimo agente utile per la cura di faringiti, tonsilliti e gengiviti.

Mirtillo nero

Il mirtillo nero (Vaccinium myrtillus L.) è un arbusto originario del nord Europa e nord America. Le bacche di questa pianta contengono antocianosidi, sostanze che svolgono azione protettiva sul processo visivo e sul tono venoso.

L'attività principale degli antocianosidi è quella di regolare il microcircolo, aumentando la resistenza delle pareti dei microvasi, diminuendone la permeabilità.

Queste sostanze sono coadiuvanti per promuovere la capacità visiva, anche notturna.

Mirtillo rosso

Il mirtillo rosso (Vaccinium macrocarpum Aiton) è una pianta originaria del nord America, nel quale il suo utilizzo ha una lunga tradizione in fitoterapia.

Di questa pianta vengono utilizzate le bacche che, oltre ad essere ricche di vitamina C, contengono una buona percentuale di polifenoli, composti ad attività antiossidante, ai quali è riconosciuta la capacità di contrastare lo sviluppo di numerose patologie.

Le ricerche scientifiche confermano che il mirtillo rosso è un utile coadiuvante nella prevenzione delle infezioni delle vie urinarie, grazie alle sue proprietà antinfettive, che esplica ostacolando l'adesione dei batteri nocivi alle pareti della vescica.

Molibdeno

Il molibdeno (Mb) è un minerale traccia concentrato in particolare nelle cellule epatiche. Questo elemento partecipa all'attività di numerosi enzimi, (xantina-ossidasi, aldeide-ossidasi, sulfito-ossidasi), attraverso i quali influenza il metabolismo del ferro e l’attività del citocromo C.

Monacolina K

La monacolina K è una sostanza prodotta durante la fermentazione del riso comune (Oryza sativa) con Monascus purpureus, un lievito che conferisce ai chicchi di riso il tipico colore rosso. La struttura chimica e l’azione farmacologica della monacolina K sono identiche a quelle della lovastatina, nota molecola utilizzata per la sua attività ipocolesterolemizzante.

Infatti, la monacolina K, come la lovastatina, inibisce l’attività dell’enzima HMG-CoA reduttasi e di conseguenza la sintesi di colesterolo nell’organismo.

Moringa

La moringa (Moringa oleifera) è una pianta nativa dell’India (Himalaya), coltivata nelle aree tropicali e subtropicali del pianeta.

Le foglie e i semi sono ricchi di elementi ad elevato valore nutrizionale come vitamine (A, B, C, D, E), minerali (potassio, calcio, fosforo, ferro), aminoacidi, acidi grassi, antiossidanti (flavonoidi, fenoli e carotenoidi).

La moringa viene chiamata “albero miracoloso” per le molteplici proprietà salutistiche. In particolare, le evidenze scientifiche ne esaltano il potenziale terapeutico nel trattamento dell’iperglicemia e della dislipidemia, ambiti in cui ha ottenuto risultati incoraggianti.

Mucopolisaccaridi

I mucopolisaccaridi sono polisaccaridi strutturali e di protezione conosciuti anche con il termine glicosaminoglicani (GAG), formati a partire dalla glucosamina.

I mucopolisaccaridi si associano generalmente ad altre proteine per formare molecole più complesse, i proteoglicani. I mucopolisaccaridi più importanti e abbondanti nel regno animale sono la condroitinsolfato, l’acido ialuronico e l’eparina.

Muira puama

La muira puama (Ptychopetalum olacoides Benth) è una pianta originaria dell'Amazzonia, le cui radici sono tradizionalmente utilizzate dalle popolazioni indigene come tonico e afrodisiaco e per disturbi di varia natura.

Studi condotti su soggetti con riduzione della libido e deficit erettile, hanno evidenziato il miglioramento di questi disturbi in una buona percentuale dei soggetti osservati, in seguito all'assunzione di muira puama.

N-acetil-cisteina (NAC)

La NAC (acetilcisteina o N-acetilcisteina) è il derivato della L-cisteina, un aminoacido solforato non essenziale, rispetto alla quale la NAC risulta più stabile e maggiormente disponibile.

Dagli anni ’60 è disponibile come farmaco e viene utilizzata, anche per per via inalatoria, nel trattamento di alcune malattie respiratorie.

La NAC trova impiego principalmente nel trattamento di disturbi delle vie respiratorie come la bronchite acuta e cronica associate all’eccessiva produzione di muco viscoso.

Ma le ricerche più recenti suggeriscono altre applicazioni di tale sostanza che, anche se devono essere ancora approfondite, hanno fornito riscontri positivi.

Numerosi dati riguardano disturbi dell’umore (depressione, disturbo bipolare), dipendenze (gioco patologico, consumo di nicotina, cocaina, cannabis), schizofrenia, disturbo ossessivo-compulsivo, morbo di Parkinson e nefropatia. 

Niacina

La niacina, chiamata anche vitamina B3 o PP, è un composto idrosolubile costituito sotto forma di acido nicotinico.

Oltre ad essere un ottimo vasodilatatore, la niacina, migliorando il metabolismo lipidico, può essere utile per mantenere livelli adeguati di colesterolo e può favorire i processi di detossificazione epatica.

Deficit di questo nutriente sono associati alla manifestazione di alcuni disturbi neurologici.

Nicotinamide adenin dinucleotide ridotto (NADH)

Il NADH (nicotinamide adenin dinucleotide ridotto) è un coenzima che partecipa ai processi di produzione di energia a livello cellulare.

La somministrazione di questo coenzima ha prodotto risultati soddisfacenti nella sindrome da affaticamento cronico (CFS), perdita di memoria e scarsa resistenza alla fatica.

Noni

Il noni (Morinda citrifolia) è una delle piante più importanti della medicina tradizionale polinesiana. Usata per secoli in numerosi disturbi di salute, oggi viene consigliata per potenziare le difese immunitarie, grazie alla capacità di migliorare la funzionalità degli anticorpi.

È stata osservata una potente attività antiossidante della M. citrifolia, attribuibile alla ricca composizione di composti ad attività protettiva (beta-carotene, terpenoidi, alcaloidi, beta-sitosteroli e polifenoli), che è risultata 2,8 volte maggiore di quella della vitamina C.

L’estratto della pianta mostra inoltre attività analgesica centrale, che suggerisce possibili proprietà sedative, antinfiammatorie, antivirali e antibatteriche.

Octacosanolo

L'octacosanolo fa parte del gruppo dei policosanoli, sostanze ottenute per estrazione dai cereali.

Alcuni studi condotti sui policosanoli evidenziano la loro capacità di ridurre eccessivi livelli di colesterolo nel sangue, in qualche caso superiore a quella dei farmaci.

Tra i policosanoli, inoltre, l'octacosanolo ha mostrato la capacità di aumentare la resistenza alla fatica, grazie a un maggiore utilizzo dell'ossigeno, oltre a produrre un miglioramento del trofismo muscolare.

Oleuropeina

Principio attivo contenuto in buone concentrazioni nella foglia di olivo (Olea europaea) ad attività antiossidante, ipotensiva, ipoglicemizzante, ipocolesterolemizzante, antinfiammatoria e cardioprotettiva.

Olio di chia

La Salvia hispanica, conosciuta con il nome di chia, è una pianta i cui semi oleosi sono stati consumati dai nativi dell’America centrale fin dall’antichità. Un tempo spontanea in Messico e Guatemala, la chia era utilizzata dagli Atzechi per le cerimonie religiose. Quando i Conquistadores giunsero in Sudamerica, distrussero tutte le coltivazioni e la chia quasi si estinse. In seguito, grazie agli incredibili benefici nutrizionali riconosciuti ai semi di questa pianta, la sua coltura fu reintrodotta in Europa e in Asia.

L’olio di semi di chia, infatti, rappresenta una fonte vegetale di acido alfa-linolenico (ALA) che nel nostro organismo si converte negli acidi grassi polinsaturi omega-3 EPA e DHA, svolgendo un importante effetto protettivo cardiovascolare.

Olio di cocco

La palma da cocco (Cocus nucifera) è un albero da frutto originario delle regioni tropicali dell’Oriente, diffusosi in seguito in Asia, America centro-meridionale e Africa.

Dal frutto è estratto un olio, ricco di acidi grassi a media catena (MCT), con una prevalenza di acido laurico (45%).

Alcuni effetti dell’olio di cocco, come l’attività antiossidante comparabile a quella della vitamina E, e quella antinfiammatoria, sono dovuti in parte alla presenza di MCT. Oltre a un’azione antimicrobica, questi acidi svolgono una funzione prevalentemente energetica e di stimolo del metabolismo.

Olio di cumino nero

Il seme di Nigella sativa, pianta comunemente chiamata cumino nero, è ricco di sostanze preziose e di numerosi nutrienti come vitamine, minerali e fitocomponenti, che includono principalmente acidi grassi (soprattutto acido linoleico), alcaloidi, saponine, steroli e olio essenziale. In particolare, il timochinone è stato identificato come componente principale dell’olio essenziale, con benefici terapeutici di ampia portata.

Ad oggi, numerosi studi hanno dimostrato che i semi e le sue componenti si sono rivelati una straordinaria terapia naturale per il trattamento di una vasta gamma di malattie croniche, come i disturbi neurologici, il diabete, l’ipertensione, la dislipidemia, l’infiammazione e per le malattie infettive (infezioni batteriche, fungine, virali e parassitarie).

Olio di fegato di merluzzo

L’olio di fegato di merluzzo è una fonte naturalmente ricca di vitamine A e D, nutrienti liposolubili essenziali per l’accrescimento e per il mantenimento di fondamentali strutture corporee.

Queste vitamine, infatti, sono indispensabili per l’accrescimento e lo sviluppo corporeo, in particolare dei bambini.

L'olio di fegato di merluzzo contiene, inoltre, acidi grassi della serie omega-3, che risultano indispensabili per la salute dell'apparato cardiovascolare, grazie alla capacità di ridurre i livelli di lipidi nel sangue.

La vitamina A è richiesta per la vista, l’accrescimento, la riproduzione, la proliferazione e la differenziazione cellulare, oltre che per l’integrità del sistema immunitario.

Una carenza di vitamina A, in particolare, determina una diminuzione della visione crepuscolare.

Inoltre, grazie alla sua funzione epitelio-protettiva, è in grado di stabilizzare la composizione delle membrane cellulari, favorendo l’entrata nella cellula di alcune sostanze, ostacolandone altre.

La vitamina D viene sintetizzata nella cute per azione dei raggi ultravioletti della luce solare, e ha il compito di regolare il metabolismo del calcio e i processi di ossificazione, in sinergia con l’ormone paratiroideo.

Una sua carenza anche marginale può provocare debolezza muscolare e una maggiore predisposizione alle infezioni.

Olio di germe di grano

Il germe di grano (Triticum aestivum L.) è tra i principali elementi del frutto di frumento

L’olio che se ne estrae è da sempre un grande alleato per la salute e rappresenta una fonte naturale ricca di vitamina E, oltre che di grassi polinsaturi e carotenoidi.

L’olio di germe di grano è una sostanza nutriente dalle notevoli qualità, capace di soddisfare il fabbisogno di soggetti impegnati in esercizi intensi, lavori faticosi o stressanti, o sottoposti a condizioni di temperature sfavorevoli (eccessivo freddo/caldo).

L’attività antiossidante di questo composto svolge azione protettiva sulle membrane cellulari dall’aggressione dei radicali liberi e risulta particolarmente utile per la prevenzione dell’ossidazione cellulare, soprattutto a livello cardiocircolatorio.

Quest'azione è in grado, inoltre, di prevenire l’invecchiamento cutaneo precoce derivante dall’esposizione ad agenti nocivi quali eccessiva esposizione solare, inquinamento atmosferico, fumo di sigaretta.

Olio di origano

L'origano è un'erba appartenente alla famiglia delle Lamiaceae; tra le diverse specie esistenti, l'Origanum vulgare (noto anche come timo spagnolo e maggiorana selvatica) è generalmente la varietà conosciuta come origano in Europa e negli Stati Uniti.

L'origano contiene diversi composti antiossidanti tra cui emerge l’olio essenziale; tra i suoi composti volatili emerge il carvacrolo, che possiede un’ampia gamma di attività come l’azione antimicrobica e antiossidante.

Olio di pesce marino

L'olio di pesce marino, in particolare quello tratto da sgombri, salmoni, sardine e aringhe, è ricco degli acidi grassi della serie omega-3 EPA (acido eicosapentaenoico) e DHA (acido docosaesaenoico).

Questi nutrienti svolgono effetti benefici nella riduzione dei trigliceridi, della pressione sanguigna, dell'aggregazione piastrinica e della viscosità ematica, rappresentando pertanto una valida protezione cardiovascolare.

Accanto a questa azione, l'olio di pesce marino presenta una potente attività antinfiammatoria che trova impiego in disturbi di natura allergica e autoimmune.

Olio di semi di borragine

La borragine (Borrago officinalis) è una pianta originaria del nord Africa, in seguito diffusasi nell'area mediterranea.

L'olio di semi di borragine è ricco di GLA (acido gamma-linolenico), un acido grasso essenziale della serie omega-6.

L'attività del GLA è prevalentemente antinfiammatoria e trova impiego in alcune malattie dermatologiche (dermatite atopica, psoriasi, acne, orticaria), nella prevenzione dell'aterosclerosi, nella sindrome premestruale e in numerosi stati in cui sia presente una componente infiammatoria.

Olio di semi di enotera

L'enotera (Oenothera biennis) è una pianta originaria del nord America, oggi diffusa anche in Europa.

L'olio di semi di enotera è ricco di GLA (acido gamma-linolenico), un acido grasso essenziale della serie omega-6.

L'attività del GLA è prevalentemente antinfiammatoria e trova impiego in alcune malattie dermatologiche (dermatite atopica, psoriasi, acne, orticaria), nella prevenzione dell'aterosclerosi, nella sindrome premestruale e in numerosi stati in cui sia presente una componente infiammatoria.

Olio di semi di lino

L’olio di semi di lino è tra le fonti più ricche di acido alfa-linolenico (ALA), un acido grasso essenziale della serie omega-3, indispensabile per l'integrità costitutiva delle membrane cellulari. 

L’acido alfa-linolenico ha un ruolo fondamentale nell’organismo, in quanto è precursore di due altri importanti acidi grassi, l’acido eicosapentaenoico (EPA) e l’acido docosaesaenoico (DHA).

L’acido alfa-linolenico, infatti, viene convertito nell’organismo in EPA e DHA e pertanto la sua carenza può compromettere i livelli di questi due importanti acidi grassi che sono essenziali per il corretto funzionamento del metabolismo cardiovascolare, con effetti antinfiammatori, i cui benefici si estendono anche nella funzionalità cerebrale e visiva.

Il consumo di acido alfa-linolenico è correlato inoltre a una ridotta incidenza di ipertensione.

Olio di semi di ribes nero

Il ribes nero (Ribes nigrum) è una pianta che cresce spontaneamente in Europa settentrionale e centro-orientale. Dai suoi semi oleosi viene estratto a freddo l'olio che mostra un elevato tenore in acido gamma-linolenico (GLA).

L'attività di questo acido grasso essenziale della serie omega-6 è prevalentemente antinfiammatoria e trova impiego in alcune malattie dermatologiche (dermatite atopica, psoriasi, acne, orticaria), nella prevenzione dell'aterosclerosi, nell'ipertensione e nella sindrome premestruale.

Olio di semi di zucca

L'olio di semi di zucca, estratto dalla Cucurbita pepo o Cucurbita maxima, viene utilizzato in particolare per il trattamento delle sindromi ostruttive e irritative dell'apparato urinario e in caso di iperplasia prostatica benigna.

Olivo foglia

L’olivo (Olea europea) appartiene alla famiglia delle Oleacee, che comprende specie vegetali distribuite in tutte le regioni temperate e tropicali del mondo.

Recentemente le foglie di olivo hanno destato interesse, grazie al contenuto di una sostanza, l’oleuropeina. Questo polifenolo ha mostrato effetti promettenti per il trattamento dell’ipertensione, dell’iperlipidemia e il diabete.

Grazie all’effetto antiossidante, l’oleuropeina svolge un importante effetto di protezione cardiometabolico. Ha dimostrato in vivo, inoltre, attività antimicrobica contro batteri, lieviti e funghi.

Omega-3

Gli omega-3 sono acidi grassi polinsaturi considerati essenziali in quanto l’organismo non è in grado di sintetizzare il loro precursore, l’acido alfa-linolenico (ALA), che, per questo motivo, deve essere assunto con la dieta. 

Le loro principali fonti sono i pesci grassi, come acciughe, aringhe, sgombri, salmoni, sardine, storioni, trote e tonni, ricchi soprattutto degli omega-3 EPA (acido eicosapentaenoico) e DHA (acido docosaesaenoico). Fonti vegetali come le noci, i semi di lino e l’olio di soia sono invece ricche di ALA.

Numerosi studi condotti negli ultimi decenni riportano la capacità di questi acidi grassi di proteggere l’apparato cardiovascolare e di influenzare positivamente il metabolismo lipidico, riducendo i livelli di colesterolo e di trigliceridi. Sono inoltre molteplici le evidenze scientifiche che indicano la capacità degli omega-3 di modulare la risposta infiammatoria, che ha fornito risultati incoraggianti in numerosi disturbi autoimmuni, cutanei, psichiatrici e fenomeni allergici

Omega-6

Gli omega-6 sono acidi grassi polinsaturi considerati essenziali in quanto l’organismo non è in grado di sintetizzare il loro precursore, l’acido linoleico che, per questo motivo, deve essere assunto con la dieta.

Gli effetti benefici conseguenti all’assunzione degli omega-6 sono: prevenzione di squilibri lipidici e dell’aterosclerosi. Buoni risultati, inoltre, sono stati ottenuti in alcuni disturbi dermatologici (dermatiti, acne, psoriasi), attribuiti alla capacità di questi acidi grassi di modulare il sistema immunitario, svolgendo attività antinfiammatoria.

Omega-9

L'acido oleico è un acido grasso monoinsaturo appartenente alla famiglia degli omega-9 (presente un unico doppio legame carbonio/carbonio sul nono atomo di carbonio rispetto all’ultimo atomo di carbonio della catena, chiamato carbonio omega). Tra le fonti alimentari maggiormente ricche di acido oleico vi è l’olio di oliva

L’acido oleico presenta effetti benefici a carico del sistema cardiovascolare, con effetti antiossidanti utili per mantenere nella norma i livelli di colesterolo LDL nel sangue con spiccati effetti ipotensivi.

Ortica

L’ortica (Urtica dioica) è una pianta erbacea perenne originaria dell’Asia e dell’Africa, oggi presente in tutte le zone temperate del Pianeta.

Le radici e i rizomi essiccati di ortica contengono composti con interessanti attività fisiologiche quali beta-sitosterolo, daucosterolo, scopoletina, lignani e flavonoidi.

L'estratto di ortica è indicato per le affezioni benigne della prostata, in particolare per il trattamento della congestione prostatica e dei conseguenti disturbi della minzione, oltre che in caso di iperplasia prostatica benigna (IPB) iniziale o negli stadi I-II.

In numerosi studi l’ortica ha mostrato la riduzione dei sintomi irritativi e le complicanze associate all’IPB grazie agli effetti antiflogistici e antiproliferativi.

Anche in combinazione con altre erbe (ad esempio con la Serenoa repens), l’ortica ha mostrato buoni risultati nel trattamento dell’IPB e come diuretico.

Ortosifon

L'ortosifon (Orthosiphon stamineus), conosciuto anche con il nome tè di Giava, è una pianta originaria dell'Asia meridionale.

Le foglie, sono ricche di sesquiterpeni, saponine triterpeniche e flavoni, tra i quali spicca per importanza la sinensetina.

L'ortosifon svolge un'azione diuretica che trova impiego in tutte le forme di ritenzione idrica, anche nelle affezioni di natura batterica e infiammatoria delle vie urinarie discendenti e nella renella.

Palmitoiletanolamide (PEA)

La palmitoiletanolamide (PEA) è un lipide naturale, in particolare è l’ammide di un acido grasso che, secondo le più recenti evidenze cliniche, presenta proprietà analgesiche e antinfiammatorie. La sua attività e il suo meccanismo d’azione sono stati studiati e descritti dal premio Nobel Rita Levi Montalcini nel 1993.

In particolare, tale sostanza è prodotta naturalmente dall’organismo in risposta a stimoli neuronali: la molecola lega specifici recettori, tra i quali emerge PPAR-α, un importante regolatore dei processi infiammatori. Inoltre, la PEA inibisce il rilascio di mediatori proinfiammatori da parte dei mastociti, cellule immunitarie ritenute essere coinvolte nell’insorgenza e nel mantenimento del dolore neuropatico.

Recenti studi clinici ne hanno messo in luce l’efficacia nel trattamento di stati dolorifici e infiammatori di varia natura, tra cui quelli neurologici e osteoarticolari.

Papaya

ll frutto della papaya, pianta tropicale originaria dei Caraibi chiamata anche "albero dei meloni", è un'eccellente fonte di minerali e vitamine (in particolare di beta-carotene e vitamina C).

Contiene inoltre un enzima proteolitico, la papaina, ad attività digestiva e antinfiammatoria. Alla papaina, recentemente, sono state attribuite anche attività antiossidante e immunostimolante, che la rendono uno strumento prezioso per combattere i radicali liberi.

Pappa reale

La pappa reale, o gelatina reale, è una sostanza biancastra, di consistenza cremosa, secreta dalle ghiandole salivari delle api operaie, la cui composizione è articolata e consiste in una miscela di proteine, zuccheri, lipidi e quantità variabili di minerali, vitamine, ferormoni ed elementi non ancora identificati.

I lipidi sono la frazione più caratterizzante, costituita dall’HDA (acido 10-idrossidecilenico), l’acido più rappresentato e tipico della pappa reale.

Tra le numerose vitamine spiccano B1, B2, B3, B6, con una predominanza dell’acido pantotenico e, in misura minore, vitamina A, B12, C, D ed E. Sono presenti anche calcio, rame, ferro, fosforo, potassio, silicio e zolfo.

La pappa reale è da sempre considerata il tonico per eccellenza, utile per fornire energia all’organismo.

L’alto contenuto di vitamine del gruppo B, necessarie per l’accrescimento, la salute del sistema nervoso e immunitario, nonché per promuovere l’appetito e la digestione, rendono il suo utilizzo indicato in caso di condizioni debilitanti, stati carenziali o affaticamento fisico e mentale.

La pappa reale è considerata uno stimolante che facilita il metabolismo cellulare, rafforza le difese immunitarie e la resistenza agli sforzi. È una sostanza adattogena, che agisce aumentando la capacità di adattamento dell’organismo agli stimoli esterni.

In sperimentazioni effettuate sull’uomo, la somministrazione di pappa reale ha evidenziato un effetto protettivo degli annessi cutanei (diminuzione della fragilità delle unghie e riduzione della caduta dei capelli). Sono stati inoltre ottenuti buoni risultati nel trattamento della seborrea del viso e del cuoio capelluto.

Partenio

Il partenio (Tanacetum parthenium), è una pianta perenne appartenente alla famiglia delle Composite, originaria dell’Europa del nord, diffusa anche in Australia e Nord America.

I costituenti principali sono lattoni sesquiterpenici, tra i quali spicca per importanza il partenolide, composto fondamentale per l’attività terapeutica di questa pianta.

Il partenio è stato utilizzato per secoli come rimedio per l’emicrania e gli stati febbrili.

L’uso tradizionale, confermato dalle ricerche degli ultimi decenni, trova attualmente impiego in numerosi tipi di cefalea, negli stati infiammatori e nei disturbi mestruali.

Passiflora

La passiflora è la pianta del frutto della passione, noto ingrediente di bevande e cocktail. Questa pianta è rinomata per la sua azione calmante ed è uno dei rimedi fitoterapici più consigliati per i disturbi nervosi: contiene i flavonoidi come la vitexina, che agiscono a livello del sistema nervoso centrale, soprattutto nell’area che controlla i movimenti e i centri del sonno. Le sue proprietà sedative e ansiolitiche fanno della passiflora un rimedio efficace per le problematiche legate al sonno.

Pau d’arco

Il pau d'arco (Tabebuia avallanedae) è un albero diffuso nelle foreste del sud America, in particolare in Perù e Argentina.

Il primo costituente isolato dalla corteccia di Tabebuia è il lapacholo, un naftochinone che presenta una notevole attività antiossidante. Tra le altre proprietà attribuite al lapacholo troviamo quella antivirale, antimicrobica, antinfiammatoria e immunostimolante.

Pectina

La pectina è una fibra idrosolubile che si ricava dalle pareti cellulari di alcuni frutti e vegetali, soprattutto arance e mele. Ne viene comunemente fatto largo impiego nella produzione alimentare di confetture e marmellate.

La pectina possiede proprietà benefiche che favoriscono la regolarizzazione del transito intestinale, ritardano l’assorbimento degli zuccheri a livello intestinale, diminuendone l’indice glicemico, abbassano il colesterolo, oltre a nutrire la flora batterica intestinale “buona”.

Pilosella

La pilosella (Hieracium pilosella) è un’erba amara dai caratteristici fiori gialli presente soprattutto nelle zone montane europee.

Gli estratti di pilosella mostrano un potente effetto diuretico e sono utilizzati nel trattamento degli inestetismi della cellulite, nel gonfiore e negli edemi degli arti inferiori e nella ritenzione idrica.

È particolarmente ricca in flavonoidi, cumarine e triterpeni che favoriscono l’eliminazione degli acidi urici, il cui aumento è spesso legato ad abusi alimentari.

La pilosella stimola la produzione e l’escrezione di bile, promuovendo la depurazione epatica e dell’organismo in generale.

L’azione antisettica dall’umbelliferone, una cumarina dotata di proprietà antimicrobica e antibatterica, risulta utile per contrastare le infezioni alle vie urinarie.

Pino marittimo

La corteccia di pino marittimo (Pinus massaniana Lamb) rappresenta una fonte rilevante di proantocianidine oligomeriche (OPC), composti di tipo flavonoide ad attività antiossidante, alle quali sono attribuite numerose proprietà terapeutiche.

Le OPC appartengono a una classe di composti polifenolici biologicamente attivi e biodisponibili, che hanno avuto numerosi riscontri farmacologici e clinici, con indicazione specifica sia di prevenzione che di terapia delle malattie cardiovascolari.

L’azione antiossidante delle OPC, infatti, si è dimostrata più potente di quella della vitamina C, E e del beta-carotene, svolgendo un’azione vasoprotettiva superiore a quella di tutti gli altri polifenoli presenti in natura. Inoltre, le OPC promuovono l’attività di enzimi antiossidanti quali S.O.D., catalasi e glutatione.

Le OPC inoltre sono indicate in tutte le condizioni di origine allergica (febbre da fieno, allergie) per la loro capacità di inibire il rilascio di istamina dai mastociti.

Piperina

La piperina è il principale alcaloide del pepe (Piper nigrum), sostanza responsabile del suo caratteristico sapore piccante.

Diverse sono le proprietà attribuite a questa sostanza, tra cui emerge in particolare la proprietà termogenica che ne giustifica l’utilizzo in diete per il controllo del peso. Inoltre, viene associata spesso ad altri composti per aumentarne l’assorbimento e la biodisponibilità. La piperina è in grado di favorire la digestione e agisce sull'apparato digerente accelerando i tempi del transito intestinale.

Piridossale-5’-fosfato (P-5-P)

La piridossina, o vitamina B6, è una vitamina idrosolubile del gruppo B.

Il termine vitamina B6 comprende tre composti: piridossina, piridossale e piridossamina. Tutti e tre possono essere trasformati attraverso processi enzimatici in piridossal-5-fosfato (P-5-P), la forma biologicamente attiva di questa vitamina.

Tale composto, indispensabile per il metabolismo degli acidi nucleici e delle proteine, favorisce l’attività di oltre 60 enzimi e svolge una funzione fondamentale nella proliferazione cellulare e nella produzione di globuli rossi.

Inoltre, attraverso la sua azione su minerali e neurotrasmettitori, svolge azione regolatrice sul sistema nervoso.

Dosaggi ottimali di questa importante vitamina sono richiesti in particolare per le donne che assumono contraccettivi orali e che soffrono di tensione premestruale e nell'anemia microcitica.

Pleurotus

Fungo commestibile originario delle zone subtropicali, il pleurotus (Pleurotus ostreatus) vanta un rilevante contenuto nutrizionale.

La capacità di regolare il sistema immunitario e le concentrazioni dei grassi nel sangue, sono alcuni dei benefici biologici attribuiti ai composti presenti nelle pareti cellulari dei funghi, i β(1,3-1,6)-D-glucani.

Il pleurotus mostra infatti un’attività ipolipidemizzante, in particolare nei confronti del colesterolo, suggerendo un suo ruolo protettivo contro i processi aterosclerotici.

Grazie all’attività antiossidante, il consumo di pleurotus ha mostrato in modelli sperimentali la capacità di promuovere la longevità.

Policosanoli

I policosanoli sono un gruppo di sostanze (i principali sono octacosanolo, triacosanolo, tetracosanolo ed esacosanolo) ottenute per estrazione dai cereali.

Alcuni studi condotti sui policosanoli evidenziano la loro capacità di ridurre eccessivi livelli di colesterolo LDL.

Tra i policosanoli, inoltre, l'octacosanolo sembra avere la capacità di aumentare la resistenza alla fatica, grazie a un maggiore utilizzo dell'ossigeno, oltre a produrre un miglioramento del trofismo muscolare.

Polifenoli

I polifenoli comprendono un’enorme varietà di composti, presenti negli alimenti di origine vegetale, che mostrano evidenti proprietà antiossidanti.

Negli ultimi decenni sono stati individuati numerosi potenziali effetti salutari conseguenti l’assunzione di polifenoli con l’alimentazione, indicando come questi composti siano in grado di potenziare le difese antiossidanti endogene e detossificanti.

Gli studi epidemiologici indicano una forte correlazione tra consumo a lungo termine di alimenti vegetali contenenti polifenoli e protezione contro lo sviluppo di malattie cardiovascolari, diabete, cancro e patologie degenerative.

Poligono cinese

Il Polygonum multiflorum è una pianta perenne con radice tuberosa, appartenente alla famiglia delle Polygonaceae.

Il poligono è molto popolare nella medicina cinese e viene principalmente impiegato per sostenere l’apparato riproduttivo, aumentare la vitalità sessuale e regolarizzare il ciclo mestruale. Presenta inoltre azione diuretica e depurativa del fegato.

Poliporo

Il poliporo (Polyporus umbellatus) è un fungo saprofita che vanta una lunga tradizione come diuretico, favorendo la produzione di urina.

Ai polifenoli contenuti nel poliporo sono attribuite le azioni immunostimolante, antitumorale e antivirale.

Più recentemente è stato osservato un promettente effetto adiuvante durante la chemioterapia. In Cina è infatti commercializzato per la cura dei tumori.

Sono inoltre stati isolati alcuni steroidi ad attività citotossica contro linee cellulari di tumore.

Il poliporo ha fornito risultati come epatoprotettore, in particolare nell’epatite B.

Pompelmo

Il pompelmo (Citrus paradisi), un agrume noto ed abitualmente consumato, è ricco di vitamina C, potassio, ferro e flavonoidi e ha proprietà antiossidanti.

Stimola il sistema linfatico agevolando l’eliminazione dei liquidi in eccesso, favorendo la funzionalità del microcircolo e la depurazione dell’organismo.

In particolare, i semi del pompelmo sono ricchi di naringina, esperidina, quercetina ed esperidina, composti a spiccata attività antiossidante e antimicrobica.

Poria

Il poria (Poria cocos) è un fungo medicinale appartenente alla medicina tradizionale cinese, utilizzato per gli effetti antiossidanti, diuretici, sedativi e tonici.

Questo fungo sviluppa una struttura di resistenza, lo sclerozio (Fu ling), per affrontare condizioni ambientali sfavorevoli.

Sono stati dimostrati effetti antinfiammatori, immunostimolanti, antitumorali e antiperglicemici attribuiti ai polisaccaridi (β(1,3-1,6)-D-glucani).

Vi sono riscontri interessanti nella depressione, nel miglioramento della memoria, del morbo d’Alzheimer e della demenza vascolare.

Potassio

Il potassio è uno dei minerali maggiormente rappresentati nell'organismo umano, presente nel 98% circa nei liquidi intracellulari.

Questo minerale svolge importantissime funzioni nell’organismo: partecipa all’equilibrio acido-base, alla produzione di energia cellulare, alla sintesi proteica e alla contrazione muscolare, scheletrica e, soprattutto, cardiaca.

Il potassio esercita il controllo sul ritmo cardiaco e sulla tonicità muscolare. Le sue relazioni con il sodio sono molto strette: il potassio aumenta l’escrezione renale di sodio contribuendo alla riduzione della pressione arteriosa; al contrario una perdita di potassio aumenta la ritenzione di sodio, provocando edemi e inibizione dei tessuti.

L’eliminazione di potassio, oltre che da una dieta squilibrata, può essere causata dall’uso prolungato di diuretici, dal consumo di alimenti salati, da terapie al cortisone e da condizioni cliniche quali diabete, ipertensione, malattie del colon e del fegato e in caso di disturbi quali diarrea e vomito.

L’assunzione di potassio può favorire la riduzione della pressione sanguigna e presenta anche ripercussioni benefiche sulla protezione cardiovascolare.

Sintomi di carenza di potassio includono debolezza e affaticamento muscolare che influiscono sicuramente sulle prestazioni sportive.

Prezzemolo

Nota erba aromatica amata e molto usata nella cucina mediterranea, il prezzemolo (Petroselium crispum) possiede caratteristiche che lo rendono un alleato prezioso per la nostra salute. Questa verdissima erba aromatica è ricca di sali minerali, fibre e proteine; inoltre possiede proprietà diuretiche che favoriscono la depurazione ed è indicato per alleviare i dolori del ciclo mestruale.

Proantocianidine oligomeriche (OPC)

Le OPC (proantocianidine oligomeriche) appartengono alla classe dei bioflavonoidi, polifenoli vegetali molto diffusi in natura, che possiamo ritrovare ad elevate concentrazioni in bacche, uva rossa e corteccia di pino marittimo.

Presentano un’importante attività antiossidante e protettiva dei vasi sanguigni.

Propoli

La propoli è una sostanza prodotta dalle api costituita da cera, resine, oli essenziali e polline, che le api prelevano da gemme e cortecce di svariati alberi per rivestire e proteggere l’alveare.

L’attività della propoli è attribuita prevalentemente all’olio essenziale, agli acidi organici e alle sostanze polifenoliche.

La propoli ha una valida azione sui ceppi influenzali e parainfluenzali (influenza A e B, parainfluenza 1, 2 e 3, Adenovirus e altri), Rhinovirus, Corona virus e Herpes virus, probabilmente per la sua capacità di prevenire la penetrazione del virus nella cellula e/o l’inibizione dello stesso durante il ciclo di replicazione.

La propoli ha ottenuto buoni riscontri nelle infiammazioni gengivali e orali, dimostrando un significativo calo della popolazione di Streptococcus mutans (batterio che provoca la carie) già dopo 60 minuti dalla somministrazione.

Altri studi indicano la propoli come rimedio naturale per il trattamento delle parodontopatie, stomatiti, glossiti, Candida albicans, afte, mughetto e alitosi.

La propoli possiede anche un’azione anestetica, proprietà conosciuta da molto tempo e largamente utilizzata.

Proteasi

Le proteasi, o peptidasi, sono enzimi coinvolti nella digestione proteica. Con la loro azione idrolizzano i legami peptidici che uniscono i vari aminoacidi delle catene proteiche.

Questi enzimi, nel loro insieme, sono essenziali per la digestione delle proteine alimentari, che vengono ridotte in frammenti molecolari sufficientemente piccoli da permetterne l'assorbimento.

Proteine

Le proteine sono macromolecole costituite da catene di aminoacidi legati tra loro da un legame peptidico. Esse sono fondamentali per garantire il corretto funzionamento di tutte le cellule sia animali e vegetali; svolgono un ruolo fondamentale per il funzionamento dell’organismo tanto che solo nei muscoli abbiamo una concentrazione del 65% di contenuto proteico. Queste molecole si trovano in tutti i tessuti biologici, intervenendo a vari livelli nel patrimonio genetico e nella produzione di ormoni ed enzimi.

Proteine del latte

Le proteine del latte, in particolare quelle del siero (lattoalbumine), rappresentano la fonte proteica con il valore biologico e rapporto di efficienza proteica (PER) più elevati in assoluto.

Le proteine del siero trovano impiego nell'esercizio di tipo aerobico e nell'incremento della massa muscolare.

Proteine della soia

Il contenuto proteico della soia è elevato (38-40%), come anche la qualità proteica. Tra gli aminoacidi essenziali presenti nelle proteine di soia abbondano lisina, leucina e fenilalanina, mentre, come tutti i legumi, è relativamente modesta la quota di solforati.

Gli isolati proteici di soia, ottenuti mediante procedimenti di estrazione, concentrazione e sviluppo delle proteine, mostrano un contenuto proteico elevato, con un valore nutritivo simile a quello delle proteine del latte.

Le proteine isolate della soia inoltre contengono buone percentuali di fibra, sono prive di colesterolo e acidi grassi e rispondono alle necessità di sportivi, vegetariani o di quanti presentano intolleranze al latte, allergie alle proteine o ad altri componenti presenti negli alimenti di origine animale.

Proteine dell’uovo

Le proteine sono essenziali per la crescita e lo sviluppo dell'organismo. Oltre a fornire energia, sono necessarie per la produzione di ormoni, anticorpi, enzimi e tessuto muscolare.

Le proteine presenti nell'albume d'uovo sono interessanti dal punto di vista nutrizionale per il loro apporto proteico di elevato valore biologico.

Il consumo di proteine d'uovo è indicato per chi svolge intensa attività sportiva e per chi presenta una scarsa assimilazione proteica.

Proteine vegetali

Le proteine possiedono una funzione strutturale essenziale per la crescita e lo sviluppo dell’organismo: contribuiscono alla crescita ed al mantenimento della massa muscolare e aiutano la salute delle ossa.

L’associazione di proteine vegetali e fibra solubile può essere un’ottima strategia in caso di diete dimagranti e vegetariane/vegane.

Psillio (ispagula)

Lo psillio (Plantago ovata) è una pianta originaria del bacino del Mediterraneo e del Medio Oriente, che cresce soprattutto nei terreni semi sabbiosi. 

I semi di psillio sono ricchi di mucillaggini il cui principale effetto riguarda l’azione lassativa che favorisce il benessere intestinale e può essere utile sia nella stipsi che nella diarrea.

Un corretto apporto di fibre solubili, come quelle dello psillio, ha numerosi effetti salutari: è utile per il controllo del peso e per la riduzione dei livelli di colesterolo, trigliceridi e della glicemia.

Lo psillio sembra efficace anche nella gestione della sindrome del colon irritabile e malattie infiammatorie intestinali, oltre a svolgere un effetto protettivo contro lo sviluppo del tumore del colon.

Quercetina

La quercetina appartiene alla famiglia dei flavonoidi, composti a spiccata attività antiossidante. Questo flavonoide è in assoluto il più studiato, fornendo risultati apprezzabili nel trattamento della permeabilità cellulare, nella tendenza alle ecchimosi, nelle emorroidi, nelle vene varicose e in tutti i casi di insufficienza venosa.

Questo flavonoide, inoltre, costituisce una sostanza antiossidante che svolge azione preventiva nei confronti di fenomeni allergici, malattie cardiovascolari e in alcuni tipi di cancro.

Rame

Il rame è un oligoelemento che rientra nella costituzione di molti enzimi.

La sua presenza è richiesta per il metabolismo energetico. Partecipa inoltre alla respirazione cellulare, interviene nella sintesi dell'emoglobina con il ferro e nei processi di cheratinizzazione e pigmentazione dei capelli e della cute, oltre ad influenzare la funzionalità cardiaca.

Resveratrolo

Il resveratrolo, composto stilbenico derivato dalla radice della pianta Polygonum cuspidatum, è un importante costituente della medicina tradizionale giapponese e cinese.

Il resveratrolo presenta un largo spettro di effetti biologici, tra i quali la capacità di mimare l’azione degli estrogeni.

Questo flavonoide, ad azione antiossidante e cardioprotettiva, in numerosi studi si è rivelato efficace nella sindrome climaterica e postmenopausale, con effetti benefici a livello cardiovascolare, osseo e neurologico.

Il resveratrolo, oltre a svolgere azione antiossidante, sembra essere in grado di ridurre i livelli di colesterolo e di trigliceridi

Presenta inoltre una spiccata azione antivirale efficace in diverse forme influenzali.

Riso rosso

Utilizzato nella cucina asiatica e nella medicina tradizionale dell’Oriente, il riso rosso (Oryza sativa) ottenuto mediante la fermentazione del riso, contiene molte sostanze attive. Tra queste, la moderna nutraceutica impiega la monacolina K, chimicamente identica alla lovastatina, per la quale è stato riconosciuto un ruolo importante nella riduzione del colesterolo.

Uno studio sull’effetto della somministrazione di riso rosso a quasi 5mila soggetti per la prevenzione delle malattie cardiovascolari, ha mostrato la riduzione dell’incidenza di infarto del miocardio non fatale, mortalità per coronaropatie, rivascolarizzazione delle coronarie e mortalità totale in pazienti con storia di infarto del miocardio e moderata ipercolesterolemia.

Il riso rosso non solo è in grado di migliorare il metabolismo lipidico, ma sembra possedere proprietà antinfiammatorie, antidiabetiche e ipotensive.

Rodiola

La rodiola (Rhodiola rosea) è una pianta adattogena con effetti multi-target sui vari livelli di regolazione della risposta della cellula allo stress

La rodiola è ricca di numerosi componenti, ma la rosavina è quello normalmente utilizzato come riferimento per la standardizzazione. Gli estratti di questa pianta hanno la capacità di aumentare la resistenza in condizioni di stress di natura fisica, chimica e biologica. 

La rodiola può migliorare il sonno, l’umore e prevenire il mal di montagna, grazie alle proprietà antistress e antidepressive. Molti effetti di questa pianta sono attribuiti alla capacità di modulare i livelli e l’attività di catecolamine, serotonina e dopamina. L’estratto di rodiola, stimolando la lipasi, favorisce la mobilizzazione dei grassi depositati nel tessuto adiposo. Sembra inoltre essere un promettente supporto in caso di dipendenza da nicotina.

Rosa canina

La rosa canina (Rosa canina) è una pianta selvatica molto utilizzata in fitoterapia. Infatti, il suo frutto (falso frutto) è particolarmente ricco di vitamina C, le cui concentrazioni possono essere 50-100 volte superiori a quelle reperibili negli agrumi.

La rosa canina è utilizzata per la prevenzione delle malattie da raffreddamento, per il calo delle difese immunitarie, per condizioni di stress e negli stati infiammatori.

Vi sono inoltre evidenze cliniche su una sua moderata capacità di alleviare i processi flogistici a livello articolare, in particolare nell’osteoartrite. I risultati osservati attestano la riduzione dei sintomi tipici (rigidità mattutina, dolore, infiammazione) e dell’uso di farmaci.

Rosmarino

Popolare e amatissima erba aromatica, il rosmarino (Rosmarinus officinalis L.) è tipico dell’area mediterranea ed è principalmente usato in cucina.

Il rosmarino è noto per il suo intenso profumo dovuto all’olio essenziale che racchiude i benefici principi attivi: ricco di flavonoidi, è un ottimo tonico, antisettico, antiossidante, digestivo, favorisce la diuresi e normalizza la secrezione sebacea del cuoio capelluto.

Rusco

Il rusco (Ruscus aculeatus), noto anche come pungitopo, è un arbusto perenne originario dell'Europa centrale e meridionale e dell'Asia sud-occidentale.

Il rizoma di questa pianta è ricco in saponine ad azione vasocostrittrice e antinfiammatoria che trovano impiego nel trattamento di disturbi circolatori degli arti inferiori (pesantezza, microvarici, vene superficiali) e gonfiori localizzati (caviglie, piedi, gambe).

Rutina

La rutina è un flavonoide presente nelle foglie di ruta, negli agrumi, nel grano saraceno e in altri vegetali, con importanti proprietà biologiche.

Grazie all'attività antiossidante e antinfiammatoria, la rutina riduce la fragilità capillare e migliora il tono venoso, con risvolti benefici sulla salute cardiovascolare.

Questo flavonoide mostra inoltre un potenziale neuroprotettivo e antinvecchiamento.

La rutina può essere utilizzata in disordini vascolari, fragilità capillare, ematomi ed emorroidi.

Grazie alla capacità di influenzare permeabilità e fragilità capillari, può avere un effetto protettivo a livello cutaneo, riducendo la formazione di telangectasie e couperose.

Per l’effetto svolto sulla membrana cellulare, la rutina può essere considerata un diuretico naturale e trovare applicazione nel trattamento della ritenzione idrica e della cellulite.

S-allil-cisteina

La S-allil-cisteina è un precursore della alliina presente nell’aglio; è un composto solforato solubile in acqua, inodore, stabile, derivato dalla cisteina. È facilmente assorbibile dall’intestino e rapidamente depositato in tessuti come reni, fegato, polmoni e cervello. Si caratterizza per le sue spiccate proprietà antiossidanti, con effetti benefici sul sistema cardiovascolare.

Salice bianco

Il salice bianco (Salix alba) è un diffuso rimedio antireumatico e antipiretico. La sua corteccia è ricca di salicina, precursore fitoterapico dell’aspirina (acido acetilsalicilico), anche se tutti i glicosidi fenolici del salice possiedono effetti fisiologici e farmacologici similari.

La salicina svolge attività analgesiche e antinfiammatorie, inibendo la produzione di prostaglandine, sostanze importanti nella mediazione del dolore, dell’infiammazione e della febbre.

Un particolare di importanza non secondaria è che la salicina non presenta gastrolesività, al contrario dell’acido acetilsalicilico.

Recenti studi clinici hanno mostrato l’efficacia della somministrazione dell’e.s. di corteccia di salice bianco nel controllo dei disturbi reumatici acuti e cronici, nei dolori d’origine flogistica e nelle cefalee.

Scutellaria

La scutellaria (Scutellaria latiflora) è una pianta erbacea permanente che cresce in Asia, Siberia e America. Già i nativi americani ne facevano un uso curativo per le sue virtù antinfiammatorie sugli apparati respiratorio e gastrointestinale.

Il principio attivo di questa pianta è contenuto nelle sue radici, ricche di flavonoidi e fitosteroli. La scutellaria volge importanti azioni antiossidanti e antinfiammatorie, oltre che sedative e rilassanti e il suo uso è consigliato per affrontare insonnia e ansia.

Selenio

Il selenio è un elemento traccia essenziale per l'organismo umano. Il suo ruolo, che esplica contrastando l'accumulo di radicali liberi nell'organismo, riguarda principalmente la protezione cellulare. Le lesioni cellulari provocate dai radicali liberi, infatti, sono alla base dei processi di invecchiamento e della formazione dei tumori.

Il selenio promuove la funzionalità cardiovascolare, rinforza il sistema immunitario ed è coinvolto nel mantenimento dell'integrità della pelle e delle mucose.

Il selenio svolge un ruolo anche nel mantenimento della funzionalità genitale maschile, soprattutto in combinazione con altri antiossidanti.

L’organo con la maggior concentrazione di selenio è la tiroide e secondo numerosi studi clinici questo elemento traccia mostra effetti benefici in alcune disfunzioni tiroidee.

L’azione del selenio è sinergica con quella di antiossidanti come vitamina E o C.

Serenoa

La serenoa (Serenoa repens) è una palma nana originaria del sud-est degli Stati Uniti e di alcune aree del Mediterraneo.

La serenoa trova impiego nell'ipertrofia prostatica benigna e nelle sindromi irritative o ostruttive dell'apparato urinario.

Diffusamente utilizzata per alleviare i sintomi dell’iperplasia prostatica benigna, la serenoa è in grado di migliorare il tasso del flusso urinario e ridurre la nocturia. I beta-sitosteroli contenuti nei frutti di questa pianta hanno dimostrato di migliorare i sintomi urologici calcolati con l’IPSS (questionario di valutazione oggettiva della sintomatologia urinaria) e urodinamici come il Qmax (uroflussometria) e il PVR (volume residuo post-svuotamento).

Silice

La silice è fonte di silicio (biossido di silicio), minerale non metallico presente nelle piante, negli animali e nella maggior parte degli organismi viventi.

Nell'organismo umano è concentrato principalmente nei tessuti connettivi (ossa e tendini).

Il silicio partecipa ai processi di calcificazione delle ossa, facilitando il deposito di calcio, e interviene nella formazione del tessuto connettivo, contribuendo a mantenere integre le cartilagini articolari e gli annessi cutanei (pelle, capelli, unghie).

Silimarina

Con il termine silimarina si fa riferimento a una miscela di flavolignani formata da silibina, silicristina e silidianina, che si trovano particolarmente concentrati nel cardo mariano (Silybum marianum) ad elevato potere antiossidante. Evidenze cliniche ne mettono in evidenza le proprietà protettive per il fegato, agendo principalmente come regolatore della permeabilità della membrana cellulare degli epatociti e come stimolante della rigenerazione epatica.

Spirulina

La spirulina (Arthrospira platensis o Spirulina platensis) è un’alga monocellulare color verde-azzurro utilizzata per numerose applicazioni nel campo della biotecnologia e delle scienze mediche.

Proprio recentemente le sono state attribuite attività antivirali e immunostimolanti che hanno fornito risultati incoraggianti.

Ricca di sali minerali e dei maggiori oligoelementi, la spirulina rappresenta un ottimo integratore proteico indicato in caso di controllo del peso corporeo, diete depurative e carenze proteiche.

Come coadiuvante nel controllo del peso corporeo, la spirulina agisce secondo due meccanismi: il primo è il mantenimento di un adeguato livello di glucosio nel sangue, che prolunga la sensazione di sazietà.

Il secondo concerne il contenuto aminoacidico, in particolare la presenza di fenilalanina e di tirosina, aminoacidi che contribuiscono a influenzare i meccanismi che regolano l’appetito, favorendo la perdita di peso e una migliore tolleranza dei programmi dietetici.

Steroli vegetali (fitosteroli)

Gli steroli sono sostanze chimicamente molto simili al colesterolo, presenti principalmente negli oli vegetali.

Appartengono alla stessa famiglia del colesterolo, ma hanno un effetto di competizione con esso a livello dei recettori e/o dell’assorbimento intestinale e possono ridurne l’assorbimento e quindi la concentrazione nel sangue.

Attualmente sono numerosi gli studi clinici che hanno dimostrato che queste sostanze possono ridurre le concentrazioni plasmatiche di colesterolo totale.

Per questa ragione nel 2003 la FDA (Food and Drug Administration) americana ha autorizzato la dicitura “riduce il rischio di malattie coronariche” sulle etichette dei prodotti contenenti fitosteroli.

Gli steroli provocano la riduzione dei livelli di colesterolo LDL (colesterolo cattivo), senza tuttavia intaccare i livelli del colesterolo HDL (colesterolo buono).

Superossido dismutasi (S.O.D.)

La superossido dismutasi (SOD) è un enzima che svolge un’importante funzione antiossidante praticamente in tutte le cellule esposte all’ossigeno.

La sua attività antiossidante promuove la funzionalità di tutti gli apparati, in particolar modo epatico e immunitario.

In recenti studi la SOD ha mostrato di svolgere effetto protettivo contro il danno ossidativo causato dalle radiazioni UV, soprattutto nei soggetti con la pelle sensibile.

La SOD ha dimostrato la sorprendente capacità di ridurre rughe facciali e cicatrici, favorendo i processi di guarigione.

Il suo utilizzo è suggerito in caso di scottature e iperpigmentazione, grazie all'attività antinfiammatoria che la rende efficace contro i raggi UV.

La SOD regola la formazione di collagene ed elastina per assicurare una pelle compatta, forte, liscia ed elastica.

Tarassaco

Il tarassaco, conosciuto anche con il nome popolare di "dente di leone", è una pianta erbacea ampiamente diffusa.

La sua radice, grazie alla presenza del glucoside inulina, svolge attività epatoprotettive, amaro-toniche, diuretiche e detossicanti e può essere impiegata in caso di ridotta funzionalità epatica, epatopatie, itteri e scarsa diuresi.

Grazie all’effetto diuretico, il tarassaco viene utilizzato per contrastare la ritenzione idrica e come depurativo dell’organismo.

L’eliminazione dei liquidi porta ad un miglioramento delle situazioni edematose che caratterizzano la ritenzione idrica, apportando benefici nel contrastare la cellulite.

La radice di tarassaco promuove l’eliminazione dall’organismo dei prodotti di rifiuto. Agisce sia sul fegato che sulla cistifellea, aumentando la secrezione biliare e la diuresi.

L’eliminazione delle tossine contribuisce a mantenere il benessere generale dell’organismo, contrastando le aggressioni degli inquinanti e degli agenti nocivi.

Tè verde

Il tè verde, ricavato dalle foglie essiccate di Camellia sinensis, altro non è che il comune tè coltivato da millenni in Oriente e diffusamente consumato nel mondo. Viene chiamato “verde” perché le sue foglie non sono sottoposte a fermentazione e conservano pertanto il colore verde originario.

È importante notare che il processo fermentativo della foglia provoca l’ossidazione dei polifenoli (componenti di maggiore interesse della pianta).

Secondo i più recenti studi, le svariate proprietà farmacologiche dell’estratto di tè verde sono attribuibili ai principali componenti polifenolici: catechine, epicatechine (EC), epigallo catechine (EGC), epicatechine gallato (ECG) ed epigallocatechine gallato (EGCG).

Negli ultimi anni gli studi si sono concentrati sulle numerose attività biologiche di queste sostanze, il cui consumo con la dieta rappresenta un utile strumento protettivo antiradicalicoantiaging.

Numerosi studi epidemiologici hanno esaminato l’associazione tra consumo di tè e lo sviluppo di malattie cardiovascolari. Recenti studi indicano che i polifenoli contenuti nel tè verde agiscono come protettori delle LDL, impedendone la perossidazione. Il consumo di tè verde è stato inversamente associato allo sviluppo di aterosclerosi coronarica.

Inoltre, grazie alla capacità di stimolare la combustione dei grassi di riserva, il tè verde è considerato un valido coadiuvante nei programmi di riduzione del peso corporeo.

Timo

Il timo (Thymus vulgaris) è un’erba aromatica tipica dell’area mediterranea, ed è usato principalmente in cucina.

Sin dall’antichità sono note le sue proprietà antisettiche, antispasmodiche e vermifughe, oltre che digestive. Utile contro la tosse per le sue caratteristiche balsamiche e fluidificanti.

Tribulus

Il Tribulus terrestris è una pianta molto diffusa nei paesi dell’est asiatico.

In India e Cina il suo utilizzo come proposta medicinale è rintracciabile a 5000 anni fa e vanta una lunga tradizione, in particolare come afrodisiaco.

I costituenti principali del Tribulus terrestris sono le saponine, alle quali è attribuito l’aumento della produzione endogena di testosterone, diidrotestosterone, ormone luteinizzante (LH), deidroepiandrosterone (DHEA) e deidropiandrosterone solfato (DHEA-S).

Questo rimedio ayurvedico aumenta la vitalità e la generale sensazione di benessere ed è stato utilizzato per il trattamento di alcune disfunzioni sessuali sia maschili che femminili.

Trifoglio rosso

Il trifoglio rossoTrifolium pratense, è una pianta perenne molto diffusa e coltivata come erba da foraggio. Tradizionalmente utilizzato per trattare numerosi disturbi cutanei, negli ultimi anni ha destato interesse per il suo contenuto in una classe di fitoestrogeni, gli isoflavoni.

Soia e trifoglio rosso sono ricche fonti di isoflavoni, un sottogruppo di fitoestrogeni che include daidzeina, formononetina (precursore della daidzeina), genisteina e biocanina (precursore della genisteina).

L’azione di tali composti risulta protettiva in particolare sui disturbi associati a menopausa, in particolare dislipidemie e disturbi cardiovascolari e sviluppo di alcuni tipi di tumore ormono-dipendenti.

Il Trifolium pratense in recenti studi ha mostrato la capacità di attivare la sintesi di ossido nitrico (NO), con tutti i risvolti positivi che questo implica (miglioramento della difesa immunitaria, cardioprotezione, aumento della risposta erettile e della massa muscolare).

Uncaria

L’Uncaria tomentosa, conosciuta anche come “unghia di gatto”, è una pianta tipica del sud America, la cui corteccia è ricca di preziosi principi attivi.

I più importanti sono gli alcaloidi (che in numerosi studi hanno mostrato attività immunostimolante, antinfiammatoria e antivirale), i glicosidi dell'acido quivonico e la frazione polifenolica.

L’utilizzo della corteccia di uncaria ha una lunga storia nella tradizione della medicina popolare dell’Amazzonia, in particolare per la cura delle malattie infiammatorie croniche, delle ferite, delle ulcerazioni e nei processi flogistici in generale.

Gli studi scientifici hanno confermato l’attività antinfiammatoria ed evidenziato quella immunostimolante, immunomodulante e antiossidante della sua corteccia.

L’uncaria può essere considerata un buon rimedio fitoterapico contro le affezioni infiammatorie croniche dell’apparato respiratorio.

Negli studi clinici condotti questa pianta ha mostrato la capacità di stimolare l’attività dei linfociti e dei macrofagi. La somministrazione della sua corteccia ha dato anche buoni risultati nelle infezioni da Herpes virus, favorendo la riduzione delle lesioni e inducendo un miglioramento della condizione infettiva.

Uva rossa, semi

L’estratto di semi d’uva rossa (Vitis vinifera) rappresenta una ricca fonte di proantocianidine oligomeriche (OPC), composti di tipo flavonoide ad attività antiossidante, alle quali sono attribuite numerose proprietà terapeutiche.

Le OPC appartengono a una classe di composti polifenolici biologicamente attivi e biodisponibili, che hanno numerosi riscontri farmacologici e clinici, con indicazione specifica sia di prevenzione che di terapia delle malattie cardiovascolari.

L’azione antiossidante delle OPC, infatti, si è dimostrata più potente di quella della vitamina C ed E e del beta-carotene. Inoltre, questi flavonoidi promuovono l’attività di importanti enzimi quali S.O.D., catalasi e glutatione.

Recenti studi epidemiologici suggeriscono che i polifenoli dell’uva rossa agiscano con effetto protettivo nei casi di deterioramento cronico di tipo aterosclerotico e della cardiopatia ischemica.

Le OPC inoltre sono indicate in tutte le condizioni di origine allergica (febbre da fieno, allergie) per la loro capacità di inibire il rilascio di istamina dai mastociti.

Uva ursina

L'uva ursina (Arctostaphylos uva-ursi) è una pianta tradizionalmente utilizzata nel trattamento delle infezioni delle vie urinarie discendenti, grazie alla sua attività antinfiammatoria.

Per la sua efficacia come diuretico viene consigliata inoltre per contrastare la ritenzione idrica.

Valeriana

La valeriana (Valeriana officinalis) è una pianta di origine europea e asiatica, da sempre coltivata a scopo medicinale.

Le sue radici, ricche di sesquiterpeni, in particolare di acido valerenico, esplicano attività sedative, ipnotiche e miorilassanti.

Gli effetti ansiolitici e sedativi della valeriana, che alcuni ricercatori attribuiscono alla sinergia dei fitocomposti piuttosto che a un singolo principio attivo, sono ben noti.

La valeriana è in grado di ottenere un miglioramento statisticamente significativo della qualità del sonno, attenuando stati di ansia e agitazione.

La valeriana ha un’azione antispasmodica che, per l’azione rilassante sulla muscolatura liscia e su alcuni centri del sistema nervoso centrale, risulta utile in disturbi quali dismenorrea e sindrome delle gambe senza riposo. È stata anche impiegata come strumento coadiuvante per la disassuefazione dalle benzodiazepine.

Può essere utile nella riduzione di disturbi psicosomatici, palpitazioni e di vampate di calore della menopausa, ansietà, emicrania, disturbi digestivi e nevralgie in generale.

Vitamina A

La vitamina A è una vitamina liposolubile la cui fonte principale sono i tessuti animali, mentre nei tessuti vegetali troviamo i carotenoidi, i quali vengono trasformati in vitamina A nell'organismo.

Gli organi di deposito di questa importante vitamina sono fegato, occhio, cervello, intestino, testicoli, reni, polmoni e pelle.

La vitamina A è richiesta per la visione, l'accrescimento, l'integrità del sistema immunitario e della cute. La sua carenza nell'organismo è collegata in particolare a scarsa visione crepuscolare e disturbi cutanei.

Vitamina B1 (tiamina)

La vitamina B1, o tiamina, è una vitamina idrosolubile scarsamente sintetizzata nell'organismo umano.

Svolge un ruolo essenziale nel metabolismo energetico e nella conduzione degli impulsi nervosi.

Tra i sintomi di carenza di vitamina B1 troviamo astenia, irritabilità, depressione, scarsa concentrazione e ridotto rendimento muscolare.

La tiamina promuove la crescita, l'appetito e la digestione ed è fondamentale per la salute del sistema nervoso e per la funzionalità di nervi, muscoli e cuore.

Vitamina B12 (cianocobalamina)

La vitamina B12, o cianocobalamina, è una vitamina idrosolubile appartenente alle vitamine del gruppo B.

Nell'uomo il suo ruolo principale è quello di mantenere l'integrità del sistema nervoso e una corretta produzione dei globuli rossi.

La carenza di tale vitamina è spesso accompagnata da una carenza di folati.

Da recenti studi effettuati è emerso che l'associazione di vitamina B12, B6 e di acido folico svolge un'azione protettiva a livello cardiovascolare. Vegetariani e vegani potrebbero necessitare di un aumento del suo consumo, in quanto vegetarianismo e veganismo spesso non raggiungono il fabbisogno individuale, causando quadri carenziali pericolosi.

Vitamina B2 (riboflavina)

La riboflavina, nota anche come vitamina B2, fa parte delle vitamine del complesso B. Come tutte queste vitamine è idrosolubile e pertanto il corpo tende ad eliminarla velocemente. La B2 prende parte a numerose funzioni: sostiene il metabolismo energetico e il sistema nervoso, protegge la vista e la pelle e svolge altri compiti molto importanti come la protezione delle cellule dallo stress ossidativo e la riduzione di stanchezza ed affaticamento.

La riboflavina partecipa a numerose funzioni cellulari essenziali per la produzione di energia e per consentire un corretto metabolismo di zuccheri, grassi e proteine.

Altre manifestazioni del suo deficit nell'organismo sono disturbi oculari e alterazioni cutanee e delle mucose.

Vitamina B6 (piridossina)

La vitamina B6, o piridossina, è una vitamina idrosolubile del gruppo B.

La piridossina è indispensabile per il metabolismo degli acidi nucleici e delle proteine, permette l'attività di oltre 60 enzimi e svolge una funzione fondamentale nella produzione dei globuli rossi.

Inoltre, grazie alla sua azione sui minerali e sui neurotrasmettitori, svolge un'azione regolatrice sul sistema nervoso.

Dosaggi ottimali di questa importante vitamina sono richiesti in particolare per le donne che assumono contraccettivi orali e che soffrono di tensione premestruale e nell'anemia microcitica.

Vitamina C (acido ascorbico)

La vitamina C, o acido ascorbico, è una vitamina idrosolubile essenziale per l'uomo, perché il nostro organismo non è in grado di produrla.

Questa importante vitamina fornisce una potente protezione antiossidante e svolge molteplici ruoli. Infatti, partecipa alla sintesi del collagene, favorisce l'assorbimento di ferro, interviene nel metabolismo di alcuni neurotrasmettitori, nonché nel metabolismo dell'istamina e alla sintesi e alla liberazione delle prostaglandine.

Il suo fabbisogno aumenta in caso di attività sportiva, stress, fumo e assunzione prolungata di farmaci e contraccettivi orali.

Il suo utilizzo è indicato inoltre per prevenire e curare infezioni, raffreddori, allergie, anemia e fragilità capillare.

Vitamina D

Le forme principali della vitamina D sono la vitamina D2 (ergocalciferolo) che deriva dall’ergosterolo ed è presente nei vegetali, e la vitamina D3 (colecalciferolo), sintetizzata dagli animali. Chimicamente sono molto simili tra loro, tanto che le due forme hanno la stessa attività nell’uomo, pertanto si utilizza il termine "vitamina D" per indicare entrambe le forme.

La vitamina D è un nutriente liposolubile indispensabile per un corretto sviluppo dei tessuti ossei e per una funzione neuromuscolare ottimale.

La sua funzione fisiologica principale consiste nel promuovere l’assorbimento di calcio e fosforo attraverso la mucosa intestinale, rendendo possibile la calcificazione dello scheletro.

Svolge inoltre un ruolo importante nell’assicurare un corretto funzionamento di muscoli, nervi, coagulazione sanguigna e utilizzo dell’energia, essendo un fattore essenziale per l’omeostasi minerale.

La carenza di vitamina D è favorita da una scarsa esposizione alla luce solare. Un particolare meccanismo di controllo a livello cutaneo previene la sua eccessiva sintesi, producendo metaboliti inattivi.

Agisce come fattore di prevenzione dell’osteoporosi e come fattore antiossidante e immunomodulatore.

La sua carenza è stata osservata in alcuni tipi di tumore e nella resistenza all’insulina.

Oltre che con la scarsa esposizione a luce solare, è possibile incorrere in ipovitaminosi a causa di cattive abitudini alimentari (vegetariani stretti o allergie a latte e derivati), patologie epatiche o renali, utilizzo di farmaci che accelerano il consumo di vitamina D e patologie di malassorbimento.

Vitamina E

La vitamina E è una vitamina liposolubile che svolge un'importante funzione antiossidante nell'organismo: infatti è il principale nutriente antiossidante in fase lipidica.

Questa attività trova impiego nella prevenzione delle malattie cardiovascolari, neurologiche e immunitarie, con effetto protettivo nell'invecchiamento cellulare e una rilevante capacità di detossificazione dagli agenti tossici (fumo di sigaretta, inquinanti ambientali, nitrosammine, metalli pesanti).

La vitamina E è sinergica con il selenio.

Vitamina K

Con il termine vitamina K si definisce una famiglia di composti liposolubili, tra cui emergono nello specifico la vitamina K1 (fillochinone) e la vitamina K2 (menachinoni). La vitamina K1 è principalmente di origine vegetale, in verdure a foglia verde, mentre i menachinoni li ritroviamo in buone concentrazioni nei prodotti di fermentazione dei semi di soia, come il natto, e in fonti animali.

La vitamina K è necessaria per attivare proteine epatiche vitamina K-dipendenti coinvolte nel processo di coagulazione, oppure proteine extra-epatiche vitamina K-dipendenti con altre funzioni biologiche quali la regolazione del metabolismo osseo e la prevenzione di malattie cardiovascolari.

Vitamina K1

La vitamina K1, o fillochinone, è una vitamina liposolubile di origine vegetale presente in verdure a foglia verde (spinaci, cavoli, lattuga). La maggior parte della vitamina K1 viene trattenuta dal fegato per l’attivazione dei fattori di coagulazione del sangue.

Vitamina K2

La vitamina K2, o menachinone, è una vitamina liposolubile presente in alcuni formaggi e in concentrazioni apprezzabili nella carne di pollo, nella carne trita e nel fegato bovino e suino. La fonte che però risulta essere maggiormente ricca di questa vitamina è il natto, alimento ottenuto dalla fermentazione dei semi di soia e particolarmente ricco di menachinone-7 (MK-7), la forma con la migliore biodisponibilità.
La vitamina K2, dopo essere stata assorbita a livello intestinale e assunta dal fegato, viene incorporata in lipoproteine e ridistribuita nel flusso sanguigno per raggiungere tessuti extraepatici, quali ossa e vasi sanguigni, favorendo la mineralizzazione ossea e prevenendo la calcificazione delle coronarie, azioni documentate da evidenze scientifiche.

Vitamine del gruppo B

Le vitamine del gruppo B sono idrosolubili e svolgono ruoli molteplici nel mantenimento della salute: la loro presenza, infatti, è richiesta per il funzionamento del sistema nervoso, immunitario, apparato digerente, cuore, muscoli e per la produzione di nuove cellule ematiche.

Inoltre, le vitamine B intervengono nel metabolismo dei lipidi, carboidrati e proteine, nei processi di accrescimento e di riproduzione cellulare, oltre a svolgere effetti protettivi sul DNA e a livello epatico.

Molte vitamine del gruppo B hanno vie metaboliche intrecciate e lavorano in sinergia tra loro: è per questa ragione che viene spesso suggerita l’assunzione di un complesso vitaminico rispetto ad una singola delle vitamine di questo gruppo.

Vitexina

La vitexina è un flavonoide che agisce come spasmolitico, sedativo e ansiolitico naturale. I suoi diversi effetti sono dovuti alle interazioni con alcuni importanti enzimi. Tale composto è contenuto in diverse piante tra cui la passiflora e il biancospino.

Withanolidi

I withanolidi sono steroidi lattonici presenti nell’ashwagandha (Withania somnifera). Questi composti mostrano potenziali effetti nootropi che potrebbero essere di ausilio per malattie neurologiche come il morbo di Parkinson e di Alzheimer. Sembra, infatti, che i withanolidi siano in grado di proteggere le cellule, riducendone il tasso di invecchiamento e raddoppiando il numero e la longevità.

Tuttavia, l’utilizzo maggiore è relativo al trattamento di ansia, disordini neurologici e cognitivi.

Negli studi l’ashwagandha ha mostrato di influenzare le performance psicomotorie, suggerendo effetti antistress e antifatica.

Xantumolo

Lo xantumolo (XN) è un flavonoide contenuto nel luppolo (Humulus lupulus) ed è tra i principali ingredienti della birra. Svolge un’importante azione antiossidante e gli studi ne stanno sempre più verificando le possibili applicazioni cliniche.

Una peculiarità dello xantumolo riguarda le sue attività inibitorie nei confronti della tumorigenesi. Esistono infatti alcuni studi sperimentali che dimostrano come i componenti minori della birra possano avere effetti antimutageni. Tra questi componenti, lo xantumolo è quello più studiato.

Attualmente si stanno mettendo a punto metodiche sperimentali per aumentarne la concentrazione nella birra.

Zafferano

Lo zafferano è una preziosa spezia ottenuta dagli stigmi dei fiori del Crocus sativus, una pianta bulbosa appartenente alla famiglia delle Iridacee.

Lo stigma del fiore dello zafferano contiene tre principali metaboliti: crocina (dà il colore), picrocrocina (responsabile del sapore amaro) e safranale, olio volatile che conferisce allo zafferano il tipico aroma. Le più recenti ricerche evidenziano molteplici utilizzi per la salute umana dello zafferano, in particolare in ambito del controllo del peso e nella protezione neurologica.

Alcuni dati suggeriscono un’attività di protezione cardiometabolica, dovuta alle attività antiossidante e antinfiammatoria e, in alcuni studi, ha mostrato effetti positivi su dislipidemia, diabete e pressione sanguigna. 

Lo zafferano manifesta inoltre proprietà scavenger dei radicali liberi, antimutagena e immunomodulante.

Zeaxantina

Luteina e zeaxantina sono carotenoidi presenti in misura predominante nei vegetali a foglia verde (broccoli, spinaci, cavoli e cavoletti di Bruxelles).

Questi composti funzionano come un paio di occhiali da sole, filtrando i raggi dannosi di luce blu, conosciuti come lunghezze d'onda HEV, luce visibile ad alta energia, associata a numerose forme di danni ottici.

L'azione antiossidante di questi pigmenti, svolta principalmente a livello dei fotorecettori oculari, si esplica ostacolando i processi ossidativi che possono avere luogo nell’occhio, proteggendo la vista e preservandone intatta nel tempo la funzionalità e l’acuità.

Luteina e zeaxantina sono in grado di proteggere dalla degenerazione senile della macula, aiutando a bloccare gli effetti nocivi dei raggi ultravioletti e i possibili danni che possono provocare nella retina.

Si è riscontrato, inoltre, che il consumo di luteina e zeaxantina - gli unici pigmenti maculari presenti nel cristallino – ha benefici effetti in caso cataratta, in particolare migliorando le performance visive, maggiore acutezza visiva e minore sensibilità alla luce. Per tali motivazioni, l’apporto di questi due pigmenti con l’alimentazione costituisce un’importante protezione nutrizionale per l’apparato oculare.

La loro assunzione, inoltre, ha mostrato di migliorare idratazione, contenuto lipidico ed elasticità a livello cutaneo, oltre a ridurre la perossidazione lipidica e aumentare l'attività fotoprotettiva.

Zenzero

Lo zenzero (Zingiber officinale) è una pianta tropicale il cui rizoma viene usato come spezia e aromatizzante nei cibi e nelle bevande per le sue proprietà digestive, diuretiche e antibatteriche.

Nella moderna fitoterapia il rizoma di zenzero è consigliato per il trattamento di disturbi associati alla dispepsia (bruciori, flatulenza, eruttazioni).

Inoltre, trova impiego nel controllo del vomito e della nausea in generale, e in particolare nei soggetti che soffrono di mal d'auto, di nave e d'aereo.

I principi attivi responsabili di queste attività sono i gingeroli, sostanze che forniscono il sapore pungente allo zenzero.

Zinco

Lo zinco è un oligoelemento antiossidante che rientra nella costituzione di numerosi enzimi che catalizzano importanti reazioni nell’organismo.

La carenza di questo importante elemento può provocare danni dell'accrescimento, difetti nella cicatrizzazione delle ferite, suscettibilità alle infezioni e disturbi cutanei.

Il suo apporto dietetico rappresenta uno strumento ottimale per la protezione del sistema immunitario, cutaneo e genitale maschile.

L’organismo contiene 2-4 g di zinco, gran parte del quale è concentrato nelle ossa (78%), nella cute, nella prostata e nei tessuti oculari.

Lo zinco è un elemento traccia fondamentale per la funzione del sistema immunitario. La sua carenza, infatti, riduce la formazione di cellule T e deprime l’immunità umorale e cellulo-mediata, provocando una diminuita resistenza alle malattie infettive. La sua integrazione ha ridotto l’incidenza del tasso di infezioni dell’apparato respiratorio, risultando un elemento fondamentale nella profilassi del raffreddore.

La carenza di zinco può provocare inoltre disturbi cutanei di vario grado (il 20% circa di questo elemento è concentrato nella cute).

Questo minerale è indicato in caso di scarsa riparazione dei tessuti e delle ulcere, nella fragilità ungueale, nell’acne, nelle eruzioni eczematose e nella caduta dei capelli.

Secondo dati recenti, lo zinco può essere considerato una nuova strategia profilattica e terapeutica per la degenerazione senile della macula, la causa più grave di riduzione della vista nel mondo occidentale.