Le persone trascorrono la maggior parte del loro tempo in spazi chiusi, ambienti che contribuiscono in modo preponderante all’esposizione agli inquinanti atmosferici.

Gli inquinanti atmosferici provocati dalle cotture con combustibili inquinanti (cosiddetti ‘combustibili sporchi’) come carbone, cherosene e biomasse (legno, carbonella, residui colturali e concime) rappresentano una problematica ambientale di salute globale.

Gli inquinanti interni sono gas, particolati, tossine e microrganismi che possono avere un impatto sulla salute di bambini e adulti specialmente attraverso una combinazione di diversi meccanismi che agiscono sullo stress ossidativo e l’attivazione genetica, sui sistemi epigenetici, cellulari e immunologici.

È bene ricordare che l’inquinamento dell’aria rappresenta un importante fattore di rischio che contribuisce alla morbidità e mortalità delle principali patologie croniche.

In, particolare, i bambini sono gravemente colpiti dall’impatto ambientale a causa della loro immaturità biologica, e dello sviluppo polmonare pre e post natale.

Gli inquinanti ambientali derivano dall’attività umana. Per questo essi sono presenti in case e scuole, ma sono altamente concentrati anche nei centri diurni e socio-ricreativi, e nei microambienti come automobili, bus, treni e aeroplani.

Una scarsa qualità dell’aria è risultata correlata a una maggiore prevalenza di manifestazioni cliniche respiratorie, come asma e riniti, ma anche cardiovascolari, oculari e cutanee.

Sarebbe importante che gli operatori sanitari implementassero il loro ruolo nella gestione dell’esposizione dei bambini e degli adulti sviluppando migliori metodi di cura, prevenzione e azione collettiva.

Gli interventi per ridurre l’inquinamento domestico potrebbero contribuire a promuovere la salute e si possono raggiungere con educazione, comunità e coinvolgimento degli operatori sanitari.

Bibliografia
Rosario Filho NA et al., Air pollution and indoor settings. World Allergy Organ J. Jan 2021.