Secondo le stime del Ministero della Salute, in Italia sono circa 5 milioni le persone che soffrono di osteoporosi, per la maggior parte (circa l’80%) si tratta di donne in post menopausa. Questo dato, però, non deve ingannare: a qualsiasi età si è esposti al rischio di sviluppare questa malattia.

Ne è testimonianza la vicenda della giovane atleta Bobby Clay: mezzofondista britannica di vent’anni, pochi giorni fa ha pubblicato una lettera in cui racconta di avere l’osteoporosi.

Oltre a fattori genetici o ragioni secondarie (massiccia assunzione di cortisonici o patologie ematologiche ed epatiche), l’osteoporosi può insorgere a seguito di disturbi alimentari come l’anoressia o di diete particolarmente povere di calcio. Anche un eccesso di attività fisica può impoverire in modo importante sulla composizione minerale ossea.

In questo ambito, la prevenzione resta senza dubbio la migliore arma che abbiamo a disposizione. È proprio per aiutare gli studi sull’indebolimento delle ossa che il nostro Paolo Nespoli si è avventurato, a 60 anni, nel suo terzo viaggio spaziale.

In attesa di scoprire i risultati delle rilevazioni compiute durante questa missione, tutti gli esperti consigliano con forza di tenere sotto controllo l’alimentazione: includere con costanza alimenti a base di calcio (yogurt, sesamo, cavoli e altri) e vitamina D (principalmente nell’olio di merluzzo e nel tuorlo d’uovo), ed evitare gli alcolici, che riducono l’assorbimento di questi elementi nutritivi.

 

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