Si suol dire tot capita, tot sententiae: ogni testa esprime un suo giudizio.

Ecco, quando si parla di perdita di peso si può fare lo stesso discorso: non esiste una ricetta uguale per tutti per dimagrire, le opzioni e gli intrecci sono numerosissimi, e questo studio ha preso in considerazione il ruolo dell’acido alfa lipoico nella perdita di peso.

L’acido alfa lipoico viene solitamente utilizzato come integratore volto al mantenimento dell’equilibrio energetico.

L’attività che gli è principalmente riconosciuta è quella antiossidante e quella di favorire l’azione di altre importanti sostanze antiossidanti, come vitamina E e C.

Alcuni studi si sono concentrati sull’azione dell’acido lipoico nei confronti dei livelli di zucchero nel sangue; altri ancora hanno approfondito la sua azione protettiva a livello cardiovascolare.

Ma ha un potenziale ruolo anche per quanto riguarda gli adulti in sovrappeso: mancando in letteratura trials clinici controllati, gli Autori di questo recente studio clinico hanno impostato uno studio con questi obiettivi principali:

  •        Valutare se l’integrazione con acido alfa lipoico diminuisse elevati livelli plasmatici di trigliceridi in adulti sovrappeso o obesi;
  •        Chiarire se l’acido alfa lipoico promuove la perdita di peso, migliora lo stress ossidativo e l’infiammazione.

A questo scopo sono stati reclutati adulti sovrappeso, con elevati livelli di trigliceridi nel sangue, il cui BMI (indice di massa corporea) fosse maggiore o uguale a 25.

Lo studio, della durata di 24 settimane, era randomizzato, in doppio-cieco e controllato: i due gruppi hanno assunto 600 mg al giorno di acido alfa lipoico (R-LA) o un placebo. Nota bene importante: ai partecipanti è stato chiesto di non modificare le loro abitudini alimentari e l’attività fisica.

Per valutare l’efficacia della sperimentazione, sono stati utilizzati modelli lineari all’inizio dello studio per gli endpoint primari e secondari.

Una volta raccolti i dati, è emerso che

  •        L’assunzione di acido alfa lipoico non ha impattato sulle concentrazioni di trigliceridi.
  •        Il gruppo controllo ha avuto una riduzione maggiore del BMI rispetto al gruppo placebo. L’effetto dell’acido alfa lipoico sul BMI è stato correlato ai cambiamenti ematici dei trigliceridi.
  •        I partecipanti obesi (con BMI ≥ 35) hanno mostrato una maggior perdita di peso e di massa grassa.
  •        L’espressione genica antiossidante nelle cellule mononucleate è risultata maggiore nel gruppo controllo rispetto a quello placebo.

Alcuni valori, invece, sono risultati meno concentrati nei partecipanti del gruppo controllo: isoprostani F2, leucociti, trombociti e molecole di adesione intercellulare 1 (ICAM-1).

Nelle conclusioni, i Ricercatori fanno dunque il punto su quanto emerso: in questo gruppo di adulti sovrappeso, l’integrazione di acido alfa lipoico ha provocato una diminuzione del BMI, una migliore sintesi degli enzimi antiossidanti, diminuendo la possibilità di infiammazione.

Sono inoltre risultati evidenti miglioramenti della bioenergetica cellulare.

 

Bibliografia

Bobe G et al., A Randomized Controlled Trial of Long-Term (R)-α-Lipoic Acid Supplementation Promotes Weight Loss in Overweight or Obese Adults without Altering Baseline Elevated Plasma Triglyceride Concentrations. J Nutr. 2020 Sep 1;150(9):2336-2345.