Queste le conclusioni cui sono giunti alcuni ricercatori dell’università Ain Shams del Cairo e che si aggiungono a precedenti risultati similari.

Per la realizzazione dello studio, 100 soggetti sono stati divisi in 2 gruppi: il primo, costituito da 25 pazienti con esordio recente dell’alopecia e da altri 25 farmaco-resistenti, il secondo gruppo con 50 soggetti sani di controllo.

Misurando il livello di zinco nel sangue, ai partecipanti è stata riscontrata una correlazione tra basso livello di zinco e gravità dell’alopecia e della sua durata in tutti pazienti del primo gruppo.
Pertanto l’accertamento dei livelli di zinco in questi soggetti sembra rappresentare un utile marker della gravità e della durata della patologia e della sua resistenza alla terapia.
Di conseguenza l'integrazione di zinco nelle persone con alopecia  areata potrebbe ottenere benefici terapeutici, soprattutto in chi ottiene scarsi risultati con le terapie farmacologiche di routine.

Contrariamente ad altri microelementi, lo zinco non è altamente biodisponibile, con il risultato che le sue riserve mobili nell’organismo sono limitate.
La carenza di zinco può provocare disturbi dell’accrescimento, cicatrizzazione difettosa delle ferite, cute ruvida e suscettibilità alle infezioni.
Lo zinco è indicato in caso di ulcere, ritardo della cicatrizzazione, fragilità delle unghie, acne, acne rosacea, disturbi cutanei infiammatori, eruzioni eczematose e caduta dei capelli.

 

Bibliografia
Abdel Fattah NS, Atef MM, Al-Qaradaghi SM. Evaluation of serum zinc level in patients with newly diagnosed and resistant alopecia areata. Int J Dermatol. 2015 Jul 3.