Nella medicina ayurvedica l’ashwagandha è una pianta rasayan, ovvero ad azione tonica. Secondo la tradizione locale questa pianta è in grado di rivitalizzare la salute mentale e aumentare il benessere migliorando intelligenza, memoria, percezione mentale e prestazioni sessuali.

In un recente studio pubblicato su Pharmacognosy Research, si è voluto sperimentare l’effetto di un estratto di aswagandha sulla performance cognitiva e psicomotoria di 26 giovani in salute.

Ai partecipanti (maschi, tra i 20 e i 35 anni) sono stati assegnati ashwagandha (250 mg 2 volte al giorno, mattino e sera) o un placebo per 14 giorni: al termine dello studio il gruppo che aveva assunto ashwagandha ha evidenziato un netto miglioramento del tempo di reazione, cioè della velocità che intercorre tra la comparsa di uno stimolo e la risposta, in 5 su 6 test psicomotori, rispetto al placebo.
Gli Autori affermano che questo studio, sebbene sia su piccola scala, conferma l’azione adattogena e neuroprotettiva dell’ashwagandha, a cui seguiranno studi più approfonditi.

Tradizionalmente utilizzata come afrodisiaco e tonico epatico, gli studi più recenti ne suggeriscono l’utilizzo per stati infiammatori, insonnia, ansia, disturbi neurologici e cognitivi. I principi attivi, i withanolidi, concentrati soprattutto nelle radici, agiscono come precursori ormonali e sono in grado di essere convertiti, al bisogno, in ormoni attivi.
L’ashwagandha possiede proprietà adattogene, antinfiammatorie, immunomodulanti, antitumorali, antiossidanti ed emopoietiche. Esercita inoltre effetti sul sistema endocrino, sugli apparati cardiovascolare e respiratorio e sul SNC.

Bibliografia
Pingali U, Pilli R, Fatima N. Effect of standardized aqueous extract of Withania somnifera on tests of cognitive and psychomotor performance in healthy human participants. Pharmacognosy Res. 2014;6(1):12-18. 

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