Le malattie infiammatorie rappresentano una sfida significativa per la salute pubblica in quanto, oltre ad avere un costo elevato, sono in costante aumento.

Le terapie convenzionali per questi disturbi prevedono prevalentemente l’utilizzo di farmaci antinfiammatori non-steroidei (FANS), corticosteroidi e immunosoppressori, ma c’è anche la possibilità di sperimentare alternative meno invasive.

Tra queste, l’olio di enotera, estratto dai semi dell’Oenothera biennis, una pianta originaria del Nord America che ha conquistato l’attenzione degli studiosi grazie ai potenziali effetti terapeutici nei confronti di numerose patologie infiammatorie.

Una recentissima revisione sistematica (Sharifi et al., 2024), si è prefissa l’obiettivo di valutare l’efficacia terapeutica dell’enotera in alcuni disturbi infiammatori quali artrite reumatoide, diabete mellito, eczema atopico e altri.

L’olio di enotera è ricco di acidi grassi essenziali, tra cui acido lineoleico (LA) e gamma-linolenico (GLA), precursore di sostanze antinfiammatorie nell’organismo.

Il GLA viene metabolizzato nella prostaglandina E1 (PGE1), potente mediatore antinfiammatorio in grado di modulare le risposte immunitarie e di ridurre l’infiammazione.

I 44 studi analizzati in questa revisione sistematica hanno fornito dati interessanti in particolare nell’artrite reumatoide, nell’eczema atopico, nell’asma e nell’acne. In molti studi ha funzionato molto bene anche l’associazione con l’olio di pesce (EPA e DHA).

Grazie agli incoraggianti risultati, gli Autori auspicano la possibilità di condurre ulteriori studi per approfondire sia l’efficacia che il corretto dosaggio dell’olio di enotera come agente antinfiammatorio.

Bibliografia

Sharifi et al. The effect of Oenothera biennis (Evening primrose) oil on inflammatory diseases: a systematic review of clinical trials. BMC Complementary Medicine and Therapies (2024) 24:89.

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