Il mal di testa e l’emicrania sono disturbi neurologici invalidanti diffusi in tutto il mondo. Già in precedenti studi era emerso come le vitamine del gruppo B, se inserite come nutrienti alimentari, possono ridurre l’impatto dell’emicrania sulla qualità della vita.

Un’équipe di Ricercatori cinesi ha svolto un’analisi trasversale sullo studio National Health and Nutrition Examination Survey (NHANES) 1999-2004, uno studio epidemiologico condotto negli Stati Uniti che rappresenta un punto di riferimento per molti ambiti clinici, dato il grosso campione di popolazione coinvolto.

Lo scopo di questo studio osservazionale è stato quello di identificare la prevalenza di mal di testa severo o emicrania in associazione con l’assunzione alimentare (nella dieta o tramite integratori) di tiamina (vitamina B-1) e riboflavina (vitamina B-2).

Lo studio ha incluso il risultato di interviste e questionari sottoposti a 13.439 partecipanti: il 21,6% degli adulti sopra i 20, cioè 2.745 persone, aveva avuto forte mal di testa o emicrania nei 3 mesi precedenti.

L’assunzione alimentare di tiamina è risultata inversamente associata in modo significativo con mal di testa grave o emicrania, particolarmente nella popolazione femminile.

Nessuna associazione rilevante è stata invece identificata relativamente all’intake alimentare di riboflavina in rapporto al mal di testa.

Nelle conclusioni, gli Autori rimarcano come maggiori livelli di tiamina siano risultati correlati a una minor incidenza di emicrania, soprattutto nelle donne.

Sulla base dei risultati emersi, viene ribadita la necessità di nuovi studi clinici per confermare queste conclusioni e delineare meglio il meccanismo d’azione della vitamina B-1 nell’emicrania.

 

Bibliografia
Dan Li, Yang Guo, Mingrong Xia, Jiewen Zhang, Weizhou Zang. Dietary intake of thiamine and riboflavin in relation to severe headache or migraine: A cross-sectional survey. Headache. 2022 Oct;62(9):1133-1142.