Negli ultimi anni si è diffuso sempre più l’uso della medicina alternativa, particolarmente attraverso gli estratti vegetali.

Queste erbe medicinali, anche chiamate etnomedicine, rappresentano la fonte di molti farmaci essenziali. In occidente sono sempre più diffuse le problematiche orali legate all’alimentazione – basti pensare al consumo di bibite, di zuccheri raffinati o liberi e, quindi, quelli aggiunti dall’industria alimentare.

Parallelamente a questo, sta aumentando esponenzialmente la necessità di utilizzare piante medicinali efficaci per contrastare varie problematiche odontoiatriche.

Sta guadagnando una crescente attenzione la ricerca di sostanze resistenti ai vari patogeni orali, perciò molti studi si stanno concentrando su nuove sostanze antimicrobiche anche tra fonti vegetali.

Questi composti bioattivi o metaboliti secondari, come tannini, alcaloidi, terpenoidi e flavonoidi sono stati analizzati a fondo e sono state riconosciute loro proprietà terapeutiche e antimicrobiche.

Inoltre, l’interesse per questo ambito terapeutico è legato anche al loro basso costo a fronte di alti margini di sicurezza.

È per questa ragione che sta emergendo una evoluta tecnica farmacologica che impiega le erbe medicinali per contrastare gli effetti di alcune medicine allopatiche convenzionali, o gli effetti collaterali degli antibiotici tradizionali.

In questa recente review viene messo in evidenza il potenziale antipatogenico della moringa, insieme alle sue note proprietà terapeutiche dovute ai composti biologicamente attivi di cui è ricca – i suoi fitocostituenti – e gli usi etnomedicinali.

Nella review vengono menzionati moltissimi studi etno-farmacologici che includono parti di piante con il loro valore nutrizionale e i molteplici usi medicinali inclusi quelli rivolti alla salute orale.

Come documenta la letteratura riportata, l’impiego di farmaci a base di erbe attraverso l’uso etnomedicinale di moringa potrebbe essere un’alternativa efficace nella cura odontoiatrica.

Gli estratti delle diverse parti della moringa hanno mostrato, ad esempio, effetti antibatterici contro la crescita dello Staphylococcus aureus e dello Streptococcus mutans.

Un dentifricio composto dell’estratto etanolico di foglie di moringa ha mostrato potenziali effetti antimicrobici e antifungali verso tutti i ceppi batterici presi in considerazione.

Basandosi sui risultati delle molte ricerche raccolte, i Ricercatori concludono che gli estratti di moringa da foglia, olio di seme e polvere di moringa possono contribuire a inibire la formazione della placca dentale, delle carie e rinforzare le gengive, col risultato generale di mantenere la salute orale in un buon stato.

Queste attività inibitorie sono attribuibili alla presenza di potenziali fitocostituenti presenti in radice, stelo, corteccia, foglia, fiore, bocciolo e semi, come emerso in diverse ricerche.

Pertanto gli Autori, consapevoli che maggiori informazioni sono necessarie, confermano che l’uso della moringa come integratore può essere una strada per promuovere la salute dentale e la creazione di farmaci ad uso odontoiatrico.

 

Bibliografia
Monalisa Mohanty, Samita Mohanty, Sanat Kumar Bhuyan, Ruchi Bhuyan. Phytoperspective of Moringa oleifera for oral health care: An innovative ethnomedicinal approach. Phytother Res. 2021 Mar;35(3):1345-1357.