È stato condotto uno studio clinico che aveva l’obiettivo di verificare se la somministrazione di acidi grassi della serie omega-3 EPA e DHA potesse migliorare i sintomi di questa sindrome.

Sono stati reclutati 64 pazienti 45-90enni con sindrome dell’occhio secco, ai quali è stato assegnato un placebo o un trattamento (600 mg di omega-3, di cui 360 mg di EPA e 240 di DHA).
All’inizio e al termine dello studio ai partecipanti sono stati controllati alcuni parametri della malattia per valutare l’effetto dell’assunzione di omega-3.
Il tempo di rottura del film lacrimale (che nell’occhio sano è più lungo), nei soggetti placebo non ha avuto sostanziali cambiamenti, mentre nel gruppo dell’EPA e DHA è migliorato del 71%.

In un altro test clinico diagnostico, il test di Schirmer, che valuta la produzione lacrimale, è stato osservato un miglioramento del 22% nel gruppo che aveva assunto EPA e DHA. Secondo il questionario di valutazione OSDI (Ocular Surface Disease Index), il gruppo placebo ha visto un aumento del 4% della sintomatologia, mentre nel gruppo di trattamento con omega-3 è stata osservata una rilevante diminuzione dei sintomi (-26%).

Grazie ai risultati di questo studio, gli Autori concludono che l’assunzione orale di omega-3 EPA e DHA è associata alla riduzione del tasso di evaporazione lacrimale, all’aumento della secrezione lacrimale e al miglioramento generale dei sintomi della sindrome dell’occhio secco.

Bibliografia
Kangari H et al. Short-term Consumption of Oral Omega-3 and Dry Eye Syndrome. Ophthamology. 2013.