La moringa è una pianta commestibile in ogni sua parte, nota da sempre per i numerosi benefici che apporta alla salute umana. La sua fama è in continua crescita: è considerata il superfood per eccellenza del 2018, e per questo gennaio il FAO le ha dedicato una pagina come “coltura del mese”, trattandosi di un alimento naturale ricco di proprietà che rappresenta un ottimo strumento per contrastare la malnutrizione.

Di recente, un’équipe indiana del Dipartimento di Medicina dello Sri Aurobindo Medical College, nella città di Indore in India, ha svolto sotto l’approvazione dell’Institutional Ethical Commitee nazionale uno studio cross-sectional non randomizzato per valutare l’efficacia della Moringa oleifera nell’abbassare gli zuccheri nel sangue.

Sono stati selezionati 50 partecipanti, metà dei quali iperglicemici. A ogni soggetto sono stati somministrati 500 mg di estratto di Moringa oleifera foglia durante la colazione. Prima di colazione e due ore dopo l’assunzione delle capsule sono stati misurati i livelli di zucchero nel sangue.

Alla luce dei risultati, la moringa ha mostrato un effetto significativo sui livelli di zucchero nel sangue soprattutto nel gruppo formato da persone iperglicemiche. Gli autori sono persuasi che questo tipo di risultati può portare a un potenziale utilizzo delle foglie di Moringa oleifera nella gestione del diabete.

La comunità scientifica raggiunge risultati sempre più incoraggianti, ma, se si è diabetici, resta fondamentale impegnarsi a condurre quanto possibile uno stile di vita sano: lo scopo è tenere sotto controllo i livelli della glicemia ed evitare il rischio di complicazioni.

Sono consigli che valgono, in verità, per tutti, ma è nelle cose semplici che di solito si nascondono i segreti per una vita lunga e sana:

• mangia sano, con una dieta ben equilibrata

• fai esercizio fisico con regolarità

• consuma alcol con moderazione

• smetti di fumare.

 

Bibliografia
Abhishek Singhai, Anand Baharani. Blood sugar lowering effects of Moringa oleifera extracts on Normal and Hyperglycemic Patients. Int J Med Health Sci. April 2016, Vol-5;Issue-2.