Un team di ricercatori, considerando che i soggetti sofferenti di fibromialgia mostrano bassi livelli di vitamina D, ha condotto questo studio con l’obiettivo di aumentarne il livello ematico e possibilmente di ridurre la sintomatologia.

A 30 donne con fibromialgia e bassi livelli di vitamina D (al di sotto di 32ng/ml), sono stati somministrati vitamina D o un placebo per 20 settimane.
Al termine della sperimentazione, nel gruppo che aveva assunto la vitamina D è stata osservata una marcata riduzione della percezione del dolore e dell’affaticamento mattutino e il miglioramento della funzionalità fisica, parametri rimasti inalterati nel gruppo placebo.

Secondo i ricercatori sono necessarie ulteriori conferme sull’efficacia della vitamina D nel management della fibromialgia, perché lo studio è su piccola scala.
Tuttavia, visti i risultati promettenti, la somministrazione di vitamina D può essere considerata uno strumento estremamente efficace da aggiungere alle altre terapie per la fibromialgia.

Gli studi che indicano il collegamento tra carenza di vitamina D e dolore muscolare sono numerosi.
Nel 2010 la International Osteoporosis Foundation ha proposto un dosaggio profilattico-preventivo di almeno 800-1000 UI al giorno per contrastare l’elevata incidenza della carenza di vitamina D evidenziata nella popolazione occidentale.

Bibliografia
Wepner F et al. Effects of vitamin D on patients with fibromyalgia syndrome: A randomized placebo-controlled trial. Pain. 2014 Feb.