In questo studio ricercatori australiani hanno valutato l’effetto della somministrazione di 80 mg di curcumina (pigmento giallo presente nel rizoma della curcuma) in 60 ultrasessantenni sani in tre diverse modalità di assunzione: acuta (1 e 3 ore dopo un singolo dosaggio), cronica (dopo 4 settimane) e acuta/cronica (1 e 3 ore dopo un singolo dosaggio in seguito al trattamento di 4 settimane).

Dopo un’ora la curcumina ha mostrato di incrementare l’attenzione e le funzioni della memoria, mentre dopo 4 settimane umore (affaticamento generale, grado di calma e appagamento) e memoria sono migliorati significativamente. L’assunzione di curcumina è stata associata anche alla riduzione del colesterolo totale e LDL.

La curcuma (Curcuma longa) è una pianta appartenente alla famiglia delle Zingiberacee coltivata in maniera estensiva in numerosi paesi a clima tropicale, con una lunga tradizione come spezia ed erba medicinale nella medicina cinese e ayurvedica, in particolare come agente antinfiammatorio.

Contiene un principio attivo, la curcumina, dal caratteristico colore giallo, al quale sono attribuite le principali attività farmacologiche.

I risultati di questo studio si aggiungono ai numerosi altri che hanno dimostrato la capacità di prevenire o migliorare processi patologici correlati al declino cognitivo, alla demenza o ai disturbi dell’umore.

Gli studi più recenti hanno sperimentato, con risultati incoraggianti, l’efficacia di questo pigmento in malattie infiammatorie articolari e intestinali, patologie neurodegenerative, tumori e sindrome metabolica.

Bibliografia
Cox KH, Pipingas A, Scholey AB. Investigation of the effects of solid lipid curcumin on cognition and mood in a healthy older population. J Psychopharmacol. 2014 Oct 2.