Disturbo da binge eating (o da alimentazione incontrollata): ecco il nome di questo disturbo alimentare che pare ‘spopolare’ tra i nostri bambini. I sintomi sono di facile osservazione: episodi di alimentazione eccessiva, caratterizzati dalla sensazione di perdita di controllo.

Stando ai più recenti dati dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), potremmo aggiungere che ormai il 60% dei giovani passa circa il 60% del proprio tempo seduto. Infatti, la sedentarietà è legata ai disturbi alimentari e può favorire una condizione di obesità.

Si tratta di una situazione quanto mai grave, dato che l’obesità rappresenta un serio rischio per la salute, abbassa la qualità della vita e ne riduce le aspettative.

Gli specialisti sottolineano quanto sia importante intervenire nei primi tre anni di vita. Per poterlo fare, occorre conoscere le abitudini alimentari e lo stile di vita a partire dalla gravidanza delle madri dei giovani pazienti; oltre ad investire tempo ed energia nell’educazione alimentare delle famiglie e nella formazione dei medici.

Una recente ricerca condotta da ricercatori statunitensi ed italiani in Massachusetts (USA) si è data l’obiettivo di studiare il comportamento alimentare dei bambini con obesità.

Infatti, osservare i sintomi dell’alimentazione incontrollata prima che vengano certificati come vero e proprio disturbo alimentare in bambini sovrappeso o obesi può fornire importanti informazioni per prevenire con efficacia questo tipo di problematiche.

I Ricercatori hanno reclutato 817 bambini tra i 5 e i 12 anni, e hanno fissato tre principali sintomi del disturbo da binge eating di cui volevano indagare la prevalenza: rubare, nascondere o accumulare cibo; mangiare senza appetito; vergogna o inibizione nel mangiare di fronte ad altre persone.

Riproponiamo velocemente quanto emerso: i bambini che passano più tempo davanti a uno schermo hanno mostrato con maggior incidenza di rubare, nascondere o accumulare cibo.

Il 95% dei bambini con obesità severa ha mostrato di mangiare in assenza di appetito, rispetto ai bambini non obesi. Il numero di bambini che ha goduto di un’ora in più di sonno è stato associato con una minor prevalenza di ‘mangiare senza avere fame’.

I dati parlano da soli: occorre cominciare a capire (non solo a sapere) che l’educazione alimentare dei nostri figli dipende da noi; e che una corretta alimentazione deve poter diventare una buona abitudine, un vero e proprio habitus, per poter offrire loro solide basi di un futuro light.

Bibliografia
Fiechtner L, Fonte ML, Castro I, Gerber M, Horan C, Sharifi M, Cena H, Taveras EM. Determinants of Binge Eating Symptoms in Children with Overweight/Obesity. Child Obes. 2018 Nov/Dec.