Questa azione protettiva contro l’eccessiva eccitazione, che porta alla morte delle cellule neuronali (eccitotossicità), è implicata nello sviluppo di numerose malattie neurologiche.

A causa di queste importanti funzioni svolte a livello del sistema nervoso centrale, il magnesio è un minerale che suscita molto interesse per il potenziale di applicazione nell’uomo.

Un’anomala trasmissione glutammatergica è osservata in molti disturbi neurologici e psichiatrici, i quali sono comunemente associati a depressione e ansia.

Secondo una recente review il magnesio, a un dosaggio di 600 mg al giorno, potrebbe costituire un sicuro ed efficace componente per la prevenzione dell’emicrania.

Il magnesio è stato anche studiato per i possibili effetti antinocicettivi e analgesici utili nei soggetti sofferenti di dolore cronico, mostrando risultati interessanti nella fibromialgia e in altre forme di dolore cronico.

Non solo. Sono stati valutati gli effetti del magnesio su stress, sindrome premestruale e periodo post-partum, con buoni riscontri.

La presente review conclude affermando che la letteratura scientifica fornisce documentazione attendibile soprattutto per quanto riguarda l’emicrania e la depressione, mentre vi sono dati emergenti che riguardano il dolore cronico, l’ansia e l’ictus.

Infine, sono necessari ulteriori ricerche per riuscire a pronunciarsi circa il potenziale del magnesio nell’epilessia, nel morbo di Parkinson, morbo di Alzheimer.

Bibliografia
Kirkland AE, Sarlo GL, Holton KF. The Role of Magnesium in Neurological Disorders. Nutrients 2018, 10, 730.

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