Lo zenzero (Zingiber officinalis) è una pianta tropicale perenne originaria dell’Asia, apprezzata in tutto il mondo come spezia aromatizzante di cibi e bevande che aiuta la digestione. Gli studi clinici ne confermano l’uso tradizionale: l’estratto di zenzero infatti è consigliato per il trattamento di disturbi dispeptici come eruttazione, bruciori di stomaco, flatulenza e nausea (anche gravidica), oltre ad essere un efficiente antinfiammatorio indicato per contrastare dolori mestruali e artrosi.

È di pochi mesi fa lo studio di un’équipe australiana che ha verificato l’effetto antiemetico dell’estratto di zenzero sullo stato di alcuni pazienti nei primi tre cicli di chemioterapia.

A un gruppo di soggetti sono stati somministrati 1.2 g di estratto standardizzato di zenzero titolato al 5% in gingeroli, per un totale di 4 capsule da 300 mg al giorno; il gruppo placebo ha invece continuato a ricevere la terapia standard prescritta dal loro medico curante.

Tra i pazienti che hanno ricevuto lo zenzero, gli episodi di nausea sono stati quasi quattro volte superiori a quelli di vomito, e tutte le voci del questionario FLIE hanno trovato un riscontro positivo.

Questo studio suggerisce con forza che l’integrazione di zenzero può migliorare la qualità della vita nei pazienti con nausea indotta da chemioterapia e ridurre la spossatezza legata al cancro, senza alcun effetto collaterale in confronto al placebo.

 

Bibliografia
Marx W, McCarthy AL, Ried K, McKavanagh D, Vitetta L, Sali A, Lohning A and Isenring E. The Effect of a Standardized Ginger Extract on Chemotherapy-Induced Nausea-Related Quality of Life in Patients Undergoing Moderately or Highly Emetogenic Chemotherapy: A Double Blind, Randomized, Placebo Controlled Trial. Nutrients 2017, 9, 867; doi:10.3390/nu9080867.

 

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