La PEA, grazie alle ricerche di Rita Levi Montalcini, è nota alla comunità scientifica dal 1993 per la sua azione antinfiammatoria; ad oggi sono numerosi i contributi della letteratura scientifica volti ad approfondire le possibili combinazioni terapeutiche per migliorare le condizioni in numerosi stati infiammatori o neuropatie periferiche come sindrome del tunnel carpale e sciatica.

Un’autorevole review ha analizzato i risultati di 8 studi clinici che hanno somministrato PEA a pazienti con sindromi da compressione nervosa come tunnel carpale e dolore al nervo sciatico, per un totale di 1.366 persone. Ne emerge un quadro incoraggiante per chi soffre di questi disturbi ed è costretto ad assumere farmaci: la PEA ha confermato la sua azione analgesica e antinfiammatoria ed è risultata efficace nelle sindromi da compressione.

Nello studio principale sono stati reclutati 636 pazienti con sciatica tra i 19 e i 72 anni di età e suddivisi in tre gruppi di somministrazione: basso dosaggio di PEA (300 mg), alto dosaggio di PEA (600 mg) o un placebo. Nel gruppo ad alto dosaggio si è registrata una riduzione del dolore pari al 50% dopo le prime 3 settimane di assunzione.

Quanto alla sua sicurezza, trattandosi di un modulatore endogeno presente in natura e nel nostro organismo, non sono stati riportati casi di effetti collaterali o di interazioni farmacologiche.

Alla luce degli studi disponibili, la PEA può essere considerata una nuova e sicura opzione per trattare le problematiche legate alla compressione dei nervi.

 

Bibliografia
Keppel Hesselink JM, Kopsky DJ. Palmitoylethanolamide, a neutraceutical, in nerve compression syndromes: efficacy and safety in sciatic pain and carpal tunnel syndrome. J Pain Res. 2015 Oct 23;8:729-34.

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