Sono tutti dati numericamente importanti, anche se epidemiologici, che evidenziano gli effetti protettivi svolti dalle diete prevalentemente a base di alimenti di origine vegetale.

Il primo studio condotto su 6mila olandesi ha trovato che i soggetti che consumavano più proteine vegetali invece di quelle animali mostravano un rischio minore di sviluppare malattie delle coronarie durante un periodo di 13 anni.

Nel secondo studio su 4500 brasiliani si è notata una minore incidenza (-60%) di calcificazione delle coronarie seguendo le medesime abitudini alimentari.

Nel terzo, condotto su asiatici residenti negli USA, il miglioramento è stato osservato in diabete, indice massa corporea (BMI), misura del girovita, grasso addominale, colesterolo e glicemia.

Un altro studio ha monitorato per oltre 4 anni 125mila adulti, dimostrando che non basta essere vegetariani. Infatti, i soggetti che consumavano una dieta vegetariana di qualità erano più magri di quelli che mangiavano junk-food vegetariano.

E per ultimo, ma non per importanza, lo studio su 30mila adulti statunitensi che ha evidenziato un aumento dell’aspettativa di vita del 30% nei soggetti che seguivano un’alimentazione a base di vegetali di qualità.

 

Bibliografia
P01-014 - Associations between substitution of macronutrient intake and coronary heart disease (CHD): The Rotterdam Study. P01-070 - Type of protein consumed inuences atherosclerotic calcification: cross-sectional analysis of the Longitudinal Study of Adult Health (ELSA-Brasil). P01-096 - Associations between a vegetarian diet and cardiometabolic health among middle-older aged South Asians in the United States. OR13-08 - Changes in Intake of Plant-Based Diets and Weight Change among Men and Women in the US. OR18-01 - Plant- and Animal-Based Diet Quality and Mortality among US Adults: National Health and Nutrition Examination Survey, 1999-2010. Nutrition 2018 Meeting American Society of Nutrition.