Di recente un’équipe britannica ha lavorato per determinare se seguire un’alimentazione vegetariana possa condurre a sviluppare sintomi depressivi nella popolazione adulta: si tratta del primo studio epidemiologico che analizza una simile relazione.

Sono stati raccolti dati di 9668 uomini adulti, che hanno compilato un questionario; tra le numerose domande a cui i volontari dovevano rispondere, erano incluse la identificazione in vegano o vegetariano, le abitudini alimentari e alcune indicazioni relative all’umore e a variabili psicologiche e demografiche.
È emerso che chi si dichiarava vegetariano otteneva punteggi associati a un maggior rischio di sintomi depressivi. Come ricordano gli Autori, l’alimentazione vegetariana prevede un basso consumo di acidi grassi omega-3, vitamina B12 e folati mentre privilegia l’assunzione di omega-6 che possono essere associati a un maggior rischio di depressione. 

In conclusione, gli Autori affermano che un individuo vegetariano è maggiormente esposto al rischio di sintomi depressivi; inoltre, non escludono che possa valere anche il contrario: il cambiamento delle abitudini alimentari è considerato un sintomo depressivo, perciò scegliere un’alimentazione vegetariana potrebbe essere la manifestazione di problematiche più profonde.
Gli Autori sono consapevoli che questo studio non scioglie tutti gli interrogativi sull’argomento, ma suggerisce senza dubbio che la ricerca deve approfondire attraverso ulteriori studi clinici il legame tra scelte alimentari, come quella vegetariana, e la salute psichica.

 

Bibliografia
Hibbeln JR, Northstone K, Evans J, Golding J. Vegetarian diets and depressive symptoms among men. J Affect Disord. 2018 Jan 1;225:13-17.

Scopri B-12 50mcg LongLife, integratore sublinguale di cianocobalamina, Folic LongLife, integratore di acido folico e Omega 3-6-9 Vegan LongLife, con oltre il 90% di acidi grassi omega 3-6-9 (ALA e SDA), 100% vegetali.