Esistono numerose cause primarie e secondarie per l’insorgenza di ipertrigliceridemia e ipercolesterolemia, come la genetica, lo stile di vita e la dieta, in particolare obesità, inattività fisica e malattie, tra cui la sindrome metabolica, l’iperinsulinemia, il diabete mellito e le patologie renali.

L'incidenza di livelli elevati di trigliceridi varia in base all'età e i dati ci dicono che tale disturbo è maggiormente presente negli uomini rispetto alle donne, con aumento del rischio di malattie cardiovascolari aterosclerotiche.

A tal proposito, sono molti gli studi scientifici che hanno valutato gli effetti della supplementazione con inositolo sul profilo lipidico, in persone con malattie metaboliche. La spinta a voler ricercare approcci alternativi o integrativi alle modifiche dello stile di vita (dieta, esercizio fisico e regolare andamento del sonno) è stato dettato dal fatto che l'attuazione di cambiamenti comportamentali non può essere facilmente raggiunta da ogni paziente o in tutte le situazioni, con conseguenti scarsi risultati.

La metanalisi di Tabrizi e colleghi è stata la prima a riassumere i risultati circa l’azione dell’inositolo sul profilo lipidico in pazienti con malattie metaboliche, prendendo in esame 14 studi controllati randomizzati. Ne è emerso che la supplementazione di inositolo può comportare un miglioramento dei livelli di trigliceridi, colesterolo totale e LDL, senza però influenzare i livelli di colesterolo HDL.

In questa metanalisi la durata degli studi variava tra le 6 settimane e i 12 mesi, con un dosaggio d’assunzione compreso tra 600 mg e 4000 mg di inositolo. Inoltre, è emerso che gli unici miglioramenti che riguardano i livelli di colesterolo HDL sono stati ottenuti in pazienti con sindrome dell’ovaio policistico.

L’ipotesi suggerita è che l'assunzione di inositolo possa migliorare il metabolismo dei lipidi attraverso la riduzione del peso del grasso viscerale, l'accumulo di lipidi epatici e la secrezione di insulina, nonché aumentando le concentrazioni di adiponectina [Proteina secreta dal tessuto adiposo nel flusso sanguigno i cui livelli sono inversamente proporzionali alla quantità di grasso nel corpo; gli obesi, infatti, ne producono livelli inferiori rispetto a individui normopeso.].

Gli studiosi, ottenuti questi risultati, si ripromettono di condurre ulteriori studi prospettici riguardanti l'effetto della supplementazione di inositolo sui profili lipidici, al fine di chiarirne meglio i meccanismi d’azione. 

Bibliografia
Tabrizi R et al. The effects of inositol supplementation on lipid profiles among patients with metabolic diseases: a systematic review and meta-analysis of randomized controlled trials. Lipids Health Dis. 2018 May 24. 

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