Gli effetti benefici della L-carnitina sulla fertilità maschile sono ben documentati. Si riportano soprattutto azioni sulla maturazione dello spermatozoo, sui processi ossidativi, la produzione di energia e la motilità spermatica.
Ora i ricercatori stanno considerando l’applicazione di tali composti come trattamento per l’infertilità femminile.

La L-carnitina e la sua forma acetilata, l’acetil L-carnitina (ALC), possiedono ottime capacità funzionali in grado di regolare lo stato ossidativo e metabolico del sistema riproduttivo femminile.
Questi due composti possono essere utilizzati sia da soli che in combinazione o con altri antiossidanti. È risaputo, infatti, che lo stress ossidativo colpisce la riproduzione femminile in molti modi inclusi la perossidazione lipidica degli ovociti, la fecondazione e lo sviluppo dell’embrione.

I risultati della rassegna indicano che tutte e due le molecole possono trovare applicazione nel migliorare la fertilità femminile: l’acetil L-carnitina (ALC) per la migliore performance antiossidante, mentre la L-carnitina per aumentare le scorte di energia nella cellula.

Gli studi riportano che la supplementazione sia della L-carnitina che della acetil L-carnitina sia in grado di migliorare disturbi come la sindrome dell’ovaio policistico (PCO), l’endometriosi e l’amenorrea. Sembra che le carnitine possano aumentare le gonadotropine e gli ormoni sessuali e migliorare la salute degli ovociti.

Tuttavia, questi sono argomenti caldi su cui il dibattito è ancora aperto e dei quali si attendono ulteriori ricerche.

Bibliografia
Agarwal A, Sengupta P, Durairajanayagam D. Role of L-carnitine in female infertility. Reprod Biol Endocrinol. 2018 Jan 26;16(1):5.

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