La maggior parte dei mammiferi utilizza un particolare enzima per sintetizzare acido ascorbico nel fegato (enzima L-gulonolattone ossidasi), ma molti primati, tra cui anche l’uomo, ne risultano completamente privi. Questo fa sì che l’unica fonte di vitamina C per l’organismo umano sia la dieta.

Certamente viene riconosciuto l’elevato potere antiossidante dell’acido ascorbico, in quanto “spazzino” dei radicali liberi, oltre al suo ruolo come cofattore essenziale in numerose reazioni enzimatiche. L’importanza di questa vitamina, però, è avvalorata dal ruolo cruciale che svolge per il sistema immunitario, azione ben documentata da recenti studi scientifici.
A tal proposito, infatti, sono stati dimostrati gli effetti dell’acido ascorbico sullo sviluppo, sulla proliferazione e sulla funzione dei linfociti. L’acido ascorbico, infatti, ha dimostrato di influenzare positivamente lo sviluppo e la maturazione dei linfociti di tipo T, ma anche delle cellule NK (Natural Killer), entrambe richieste per una corretta risposta immunitaria.

Si ipotizza che l’acido ascorbico possa migliorare la risposta immunitaria anche dopo l’utilizzo di trattamenti immunosoppressori, proprio per la sua azione specifica sullo sviluppo dei linfociti.
Ma a tale scopo gli studiosi stanno allestendo ulteriori studi clinici per metterne in risalto gli esatti meccanismi d’azione.

Bibliografia
van Gorkom GNY, Klein Wolterink RGJ, Van Elssen CHMJ, Wieten L, Germeraad WTV, Bos GMJ. Influence of Vitamin C on Lymphocytes: An Overview. Antioxidants (Basel). 2018 Mar 10;7(3).