Un’équipe scientifica italiana ha recentemente condotto una ricerca incrociata su PubMed per verificare i risultati di 295 pubblicazioni internazionali dal 2015 ad oggi sul rapporto tra integrazione e diete vegetariane.

Dai dati emersi si conferma che i vegetariani dovrebbero essere incoraggiati a integrare la loro dieta con fonti affidabili e sicure di vitamina B-12, o attraverso alimenti fortificati o assumendo integratori alimentari.
Siccome la digeribilità delle proteine vegetali è minore di quelle animali, per un vegetariano può essere appropriato consumarne una maggior quantità rispetto alle raccomandazioni rivolte alla popolazione onnivora.
Inoltre è emerso quanto sia fondamentale assicurarsi un consumo importante di calcio, ferro e zinco: legumi, semi, lievito alimentare, cereali sono le fonti privilegiate di questi preziosi minerali. Gli acidi grassi omega-3 sono introdotti invece con il consumo di acido alfa-linoleico presente naturalmente in nocciole, semi di lino, di chia e in altri oli.

In conclusione, gli Autori ribadiscono che, se adeguatamente informati, i vegetariani possono ottenere il fabbisogno nutrizionale ideale, a patto di monitorare i livelli di alcuni importanti fattori: e si augurano che le agenzie governative legate alla salute e all’alimentazione forniscano più strumenti educativi per aiutare gli italiani ad aumentare la consapevolezza della loro scelta e viverla con serenità.

Bibliografia
Agnoli C et al. Position paper on vegetarian diets from the working group of the Italian Society of Human Nutrition. Nutr Metab Cardiovasc Dis. 2017 Dec.

 

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