I flavonoidi esercitano effetti antinfiammatori e modulano lo stress ossidativo e questo potrebbe motivare la possibile azione protettiva sulla funzionalità dei polmoni, ma i dati a questo proposito sono scarsi.
Il GA2LEN Study ha quindi voluto valutare questa potenzialità con l’ausilio di un sondaggio nel quale 55mila adulti (15-75 anni) europei hanno risposto a un questionario sui sintomi respiratori e sulla frequenza di consumo degli alimenti, valutandone il contenuto in flavonoidi.

Studi epidemiologici in passato hanno già mostrato l’effetto salutare di un alto apporto di frutta e verdura sui disturbi respiratori cronici negli adulti, in particolare nell’asma e nella broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), o nella predominanza dei sintomi dell’asma. Questi benefici sono stati attribuiti all’alto contenuto di flavonoidi.
Questo studio europeo multicentrico basato sulla popolazione ha dimostrato che i soggetti con il maggiore consumo di alimenti contenenti flavonoidi, e in particolare proantocianidine, avevano un miglior rapporto FEV1/FVC (indice di Tiffeneau che valuta la funzionalità respiratoria eseguendo la spirometria), un rischio minore di ostruzione delle vie aeree e di restrizione spirometrica.

I flavonoidi sono composti polifenolici ubiquitari presenti in verdura, frutta e bevande (ad esempio e caffè).  Sono state identificate numerose proprietà biologiche di queste sostanze, in particolare antiossidante, antiallergica e immunomodulante.
L’apporto totale di flavonoidi (antiocianine, flavanoni, flavanoli, flavonoli, flavoni, polimeri), come suggerisce lo studio, può quindi contribuire ad una migliore funzione ventilatoria e a ridurre il rischio di restrizione spirometrica. 

Bibliografia
Garcia-Larsen V et al. Dietary Intake of Flavonoids and Ventilatory Function in European Adults: A GA²LEN Study. Nutrients. 2018 Jan 15;10(1).

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