Realizzato con la collaborazione di giovani ricercatori del Tennessee e del Texas, lo studio ha scandagliato i dati degli ultimi 50 anni per scoprire se esiste un collegamento tra l’espressione facciale e le emozioni.

L’esperienza, molto semplicemente, ci dice che se sorridiamo ci sentiamo un po’ più felici, oppure che se siamo accigliati ci sentiamo di cattivo umore, afferma Nicholas Cole studente di psicologia sociale e ricercatore-capo dello studio.

Utilizzando una tecnica statistica chiamata meta-analisi, Coles e il suo team hanno collegato i dati di 38 studi relativi a 11mila partecipanti da tutto il mondo e i risultati confermano che le espressioni facciali hanno un impatto sulle sensazioni.

Ad esempio, sorridere fa sentire più felici, essere imbronciati fa sentire più arrabbiati ed essere corrucciati fa sentire più tristi.

Le evidenze cumulative, finora, suggeriscono che il feedback facciale agisce in particolare sui sentimenti di positività, negatività e altre emozioni (felicità, collera, disgusto, etc.) e non su alcune emozioni (paura e sorpresa).

«Non crediamo che sorridere possa essere una scorciatoia per la felicità - ha concluso Cole sorridendo - ma queste ricerche sono stimolanti perché forniscono un indizio di come la mente e il corpo interagiscono. C’è ancora tanto da imparare sugli effetti dei feedback facciali e questa meta-analisi ci ha aiutato a capire un po’ di più come funzionano le emozioni».

Quindi il messaggio è chiaro: un sorriso fa la differenza!

Bibliografia
Nicholas Cole et al. A meta-analysis of the facial feedback literature: effects of facial feedback on emotional experience are small and variable. Psychological Bulletin. 2019. 

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