Il tratto gastrointestinale è abitato da migliaia di miliardi i batteri, risultando l’ambiente più popolato rispetto ad ogni altra parte dell’organismo umano.

Fattori come lo stile di vita, l’utilizzo frequente di farmaci e le infezioni intestinali possono contribuire ad un’alterazione dell’equilibrio del microbiota, conosciuto come disbiosi che, secondo dati emergenti, potrebbe predisporre allo sviluppo di patologie cardiovascolari.

Un metabolita microbico intestinale che ha ricevuto particolare attenzione come maggior fattore influente sulla salute cardiovascolare è la trimetilammina-N-ossido (TMAO), che viene prodotta dal fegato in presenza di un microbiota alterato. La TMAO può accelerare l'aterosclerosi inibendo il trasporto inverso di colesterolo e favorendo l’accumulo di colesterolo nei macrofagi. Alti livelli di TMAO sarebbero inoltre associati inoltre ad una prognosi sfavorevole in pazienti con insufficienza cardiaca.

Sarebbe quindi in crescita, secondo le evidenze emerse, un tipo di trattamento mirato a ripristinare l’equilibrio del microbiota alterato, che prevede l’utilizzo di probiotici e prebiotici e interventi dietetici che possano migliorare la disbiosi intestinale.

Un’appropriata integrazione con probiotici è capace di interferire con le funzioni e la composizione della microflora intestinale, portando ad un’attivazione del sistema immunitario e a controllare l’infiammazione; i comuni probiotici includono Lactobacillus e Bifidofacterium. I prebiotici, invece, possono stimolare la crescita e l’attività di uno o più batteri benefici in modo selettivo, con effetti positivi per l’ospite.

Uno studio su modelli animali ha impiegato inulina e ha osservato gli effetti sull’aterosclerosi: i risultati hanno riportato un decremento dal 35% al 25% delle lesioni aterosclerotiche dopo integrazione con inulina, rispetto ad animali alimentati con una dieta controllo. Inoltre, sia il trattamento con probiotici che con prebiotici ha mostrato una risposta positiva nella modulazione dei lipidi, con effetti benefici sulla salute cardiovascolare.

Tra gli interventi dietetici, di particolare rilievo è stata l’assunzione di resveratrolo, che ha riportato effetti favorevoli sull’aterosclerosi, attraverso un meccanismo di riduzione delle TMAO.

In futuro, gli studiosi prospettano di definire le specie batteriche intestinali direttamente correlate con la salute cardiovascolare; infine auspicano che le strategie per migliorare il microbiota intestinale possano anche rappresentare nuovi approcci per il trattamento delle patologie cardiovascolari.

Bibliografia
Jin M, Qian Z, Yin J, Xu W, Zhou X. The role of intestinal microbiota in cardiovascular disease. J Cell Mol Med. 2019 Apr;23(4):2343-2350.

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