Negli ultimi anni è emerso il ruolo dello stress ossidativo come una possibile causa dell’osteoartrite, patologia cronica degenerativa che colpisce le cartilagini articolari e che peggiora con l’invecchiamento. Tra gli altri fattori di rischio ci sono obesità, stress meccanico, fumo e post-menopausa, tutte condizioni che hanno dimostrato di indurre la produzione di ROS (Reactive Oxygen Species).

Recenti evidenze scientifiche hanno dimostrato che i livelli di SOD (isoforme SOD1, SOD2, SOD3), uno dei maggiori agenti ossidanti nella cellula, sono significativamente più bassi in soggetti con osteoartrite alla cartilagine. Nel recente studio condotto da Koike e colleghi, infatti, è emerso che l’attività del SOD era significativamente ridotta nella sinovia della cartilagine del ginocchio con osteoartrite allo stadio terminale, rispetto a quella di soggetti controllo, indipendentemente dall’età. Lo stesso è emerso anche nell'osteoartrite alla cartilagine dell’anca.
Sembra, pertanto, che rispetto all’invecchiamento, un decremento dei livelli di SOD sia maggiormente coinvolto nella progressione dell’osteoartrite.

I risultati dello studio indicano che la diretta regolazione dell’attività di SOD nei tessuti articolari potrebbe quindi rallentare la progressione dell’osteoartrite.

Bibliografia
Koike M, Nojiri H, Kanazawa H, Yamaguchi H, Miyagawa K, Nagura N, Banno S, Iwase Y, Kurosawa H, Kaneko K. Superoxide dismutase activity is significantly lower in end-stage osteoarthritic cartilage than non-osteoarthritic cartilage. PLoS One. 2018 Sep.

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