In Oriente i funghi sono da sempre ritenuti un prezioso complemento terapeutico all’alimentazione. La medicina cinese, in particolare, attribuisce proprietà eccezionali a diversi tipi di funghi e tra questi vi è anche l’Hericium erinaceus. Alcuni studi hanno dimostrato il suo ruolo nel migliorare la depressione e l’ansia grazie all’elevato contenuto di composti chimici capaci di regolare le funzioni biologiche nell’uomo. Tra le sostanze principali troviamo i polisaccaridi, in particolare gli α- e i β-glucani, e i terpenoidi, tra cui spiccano gli ericenoni. Questi sembrano essere implicati nella sintesi del Nerve Growth Factor (NGF) negli astrociti, necessario per la sopravvivenza delle cellule neuronali nel cervello.

È quindi aumentato l’interesse nei confronti di questo fungo, tanto da portare i ricercatori ad investire in studi sull’uomo: tra questi vi è il recentissimo studio condotto da Saitsu e colleghi che valuta nell’uomo il miglioramento delle funzioni cognitive dopo integrazione con hericium.

Lo studio ha coinvolto 34 soggetti sani sopra i 50 anni, divisi in due gruppi di assunzione: un gruppo ha integrato 3,2 g di polvere di Hericium erinaceus, 4 dosi giornaliere, mentre il gruppo placebo ha assunto lo stesso numero di dosi senza la polvere del fungo. Entrambi le assunzioni hanno avuto una durata di 12 settimane.

Le funzioni cognitive sono state valutate con l’utilizzo di tre diversi metodi: il Mini-Mental State Examination (MMSE), un test orale per le funzioni di riconoscimento tra cui il disorientamento, la memoria, il calcolo, il linguaggio e le abilità spaziali; il Benton Visual Retention Test per la valutazione della memoria visiva e il test S-PA per la memoria a breve termine.

Lo studio conferma che l’assunzione per 12 settimane del fungo Hericium erinaceus è significativamente efficace per migliorare le funzioni cognitive, beneficio riscontrato specialmente tramite il test MMSE: non solo l’assunzione del fungo ha impedito il deterioramento dei ricordi a breve termine, ma anche migliorato le funzioni cognitive. Questo indica la possibilità che hericium possa favorire la rigenerazione delle reti neurali nel cervello adulto, rivelandosi peraltro un trattamento sicuro.

Gli studiosi precisano che sarebbe utile condurre lo studio su soggetti con problemi cognitivi, per confermare l’effetto del fungo anche in questa importante condizione. Le premesse sono senz’altro promettenti.

Bibliografia
Saitsu Y, Nishide A, Kikushima K, Shimizu K, Ohnuki K. Improvement of cognitive functions by oral intake of Hericium erinaceus. Biomed Res. 2019;40(4):125-131.

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