In Italia, a soffrire di malattie parodontali sarebbe il 60% della popolazione, secondo i dati del Ministero della Salute. Specifici microrganismi orali (come Porphyromonas gingivalis e Aggregatibacter actinomycetemcomitans) sono la causa di tale patologia, caratterizzata dalla perdita del legamento parodontale di supporto e dell'osso alveolare, rivelandosi come prima causa di perdita dei denti. Inoltre, tale patologia è influenzata da molti fattori quali alcol, stress, fumo, genetica, diabete e stato di alterazione ormonale (come quello che caratterizza la gravidanza o la menopausa).

Come prevenire l’insorgenza di questa patologia? A tale scopo, Varela-López e colleghi hanno voluto raccogliere i principali studi condotti in questo ambito, cercando di stimare quali fossero le vitamine capaci di migliorare lo sviluppo e la progressione della malattia parodontale. Sono stati analizzati diversi tipi di vitamine, ma alcune hanno ottenuto risultati più incoraggianti di altre: scopriamo quali.

Gli studi sull’integrazione di vitamina D sono risultati particolarmente interessanti: iniziare a integrare questa vitamina dalla mezza età potrebbe essere particolarmente utile per prevenire l'avanzamento della malattia parodontale, questo anche grazie al ruolo della vitamina D nel metabolismo osseo.

Per quanto riguarda invece la vitamina C, essa agisce come cofattore enzimatico di una serie di reazioni metaboliche essenziali. Questa attività le conferisce un ruolo chiave nel mantenimento dell'integrità dei tessuti connettivi come il parodonto.

Inoltre, questo nutriente è coinvolto in funzioni immunologiche ed è un potente antiossidante. Tutte queste funzioni e attività hanno conferito alla vitamina C un ruolo potenziale interessante nella salute parodontale. Negli studi, la vitamina C ha migliorato la densità ossea nell’area colpita da parodontite; inoltre, il consumo di diete arricchite con vitamina C ha migliorato i valori di alcuni marcatori di stress ossidativo e ha ridotto l’espressione di citochine pro-infiammatorie.

Un’altro nutriente che ha ottenuto risultati promettenti è la vitamina A: diversi, infatti, sono gli studi che hanno valutato le possibili associazioni tra i livelli sierici di questa vitamina e dei carotenoidi e la salute parodontale. I risultati di una di queste indagini sono particolarmente significativi (condotta su un campione di 11.480 adulti), facendo emergere associazioni significative con la parodontite per α-, β-carotene e criptoxantina. In particolare, è emerso che la forma biologicamente attiva di vitamina A, l’acido retinoico, è essenziale per mantenere l'integrità dei tessuti della mucosa e per una corretta differenziazione delle cellule, comprese quelle del sistema immunitario. In base a ciò, si prevede che un'adeguata assunzione di questo nutriente prevenga l'insorgenza o la progressione della malattia parodontale poiché influisce sul mantenimento del tessuto connettivo. Inoltre, il suo ruolo nel sistema immunitario potrebbe anche essere importante per mantenere livelli batterici adeguati e per prevenire un'eccessiva infiammazione.

In conclusione, tra tutte le vitamine analizzate, quelle con capacità antiossidante ed effetti sul sistema immunitario sembrano essere utili per la prevenzione o il miglioramento della malattia parodontale, nonché quelle implicate nel metabolismo osseo. Nel primo caso, ci sono abbastanza informazioni a favore di varie vitamine, principalmente la vitamina C, che è la più studiata. Nel secondo caso, la vitamina D sembra avere il ruolo più rilevante.

Bibliografia
Varela-López A, Navarro-Hortal MD, Giampieri F, Bullón P, Battino M, Quiles JL. Nutraceuticals in Periodontal Health: A Systematic Review on the Role of Vitamins in Periodontal Health Maintenance. Molecules. 2018 May 20;23(5). pii: E1226.

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