In un recente studio è emerso un potenziale ruolo protettivo della curcuma per il cervello.

Sono stati reclutati 40 adulti tra i 51 e gli 84 anni, che presentavano lievi problemi di memoria. Per 18 mesi, i partecipanti sono stati suddivisi in due gruppi di somministrazione: un gruppo ha ricevuto 90 mg di curcumina due volte al giorno, l’altro un placebo.

All’inizio dello studio i partecipanti si sono sottoposti a test cognitivi standard, con cadenza semestrale. Inoltre, 30 soggetti (15 del gruppo curcuma) si sono sottoposti ad una tomografia ad emissione di positroni, ossia una scansione del cervello, all’inizio e alla fine dello studio. Queste scansioni servivano per valutare i livelli di alcune proteine che sono considerate marker dell’Alzheimer.

Dai risultati è emerso che i soggetti che hanno assunto curcuma hanno dimostrato il 28% dei miglioramenti nei test della memoria, in confronto al gruppo placebo che non ha mostrato alcun miglioramento. I partecipanti al gruppo curcuma, inoltre, hanno dichiarato un miglioramento dell’umore.

Tra coloro che hanno assunto curcuma e che si sono sottoposti alla scansione cerebrale si sono potuti misurare minori livelli dei marker dell’Alzheimer nell’ipotalamo e nell’amigdala, regioni del cervello che svolgono un ruolo chiave nella memoria e nella percezione delle emozioni.

A partire da questi risultati, il dottor Small garantisce nuovi studi, con un maggior numero di partecipanti, inclusi soggetti con depressione lieve o rischi genetici di Alzheimer.

Bibliografia
Small GW et al. Memory and Brain Amyloid and Tau Effects of a Bioavailable Form of Curcumin in Non-Demented Adults: A Double-Blind, Placebo-Controlled 18-Month Trial. Am J Geriatr Psychiatry. 2017 Oct 27.