Un recente studio ha fatto il punto sulla carenza di magnesio in rapporto a quelle disfunzioni cardiache che possono rappresentare un fattore di rischio per l’ipertensione, uno degli ambiti salutistici in cui svolge funzioni fondamentali.

L’ipertensione arteriosa è un disturbo dalla patogenesi complessa. Il magnesio, in quanto antagonista del calcio, stimola l’azione di alcuni agenti vasodilatatori abbassando la pressione, oltre a condizionare il modo in cui l’organismo risponde ad alcune sostanze vasoattive (endotelina 1, angiontensina 2, catecolamine). Eppure il ruolo di una carenza di magnesio in questo ambito non è ancora del tutto chiaro.

Quando manca il magnesio si attiva la risposta infiammatoria vascolare e diminuisce l’attività di alcuni importanti antiossidanti (glutatione perossidasi, superossido dimustasi, catalasi) compresi vitamina C, vitamina E e selenio.
Inoltre, il magnesio determina i livelli di stress dell’organismo e aiuta a proteggere le fibre elastiche dal deposito di calcio, mantenendo l’elasticità dei vasi. Una sua carenza potrebbe essere associata a insulino-resistenza, iperglicemia e cambiamenti del metabolismo dei lipidi, che rinforzano i cambiamenti aterosclerotici e l’irrigidimento delle arterie.

Secondo quanto emerso, gli Autori sottolineano che occorre dare la giusta importanza alla carenza di magnesio in relazione all’ipertensione; il suggerimento è quello di monitorare periodicamente i livelli di magnesio nel sangue, anche ai soggetti a rischio. Considerando i numerosi effetti benefici del magnesio sui meccanismi legati all’ipertensione, gli Autori ribadiscono come una dieta sana che apporti la quantità consigliata di magnesio possa essere una strategia appropriata per aiutare il controllo della pressione sanguigna.

Bibliografia
Kostov K, Halacheva L. Role of Magnesium Deficiency in Promoting Atherosclerosis, Endothelial Dysfunction, and Arterial Stiffening as Risk Factors for Hypertension. Int J Mol Sci. 2018 Jun.

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