La ricerca prende le mosse da un’ipotesi scientifica frutto di uno studio del 2008: in un campione di oltre 30 mila individui, rispetto ai celiaci una percentuale maggiore di persone sane aveva sviluppato disturbi neuropatici.

Si tratta di una novità molto importante, perché si ipotizza che con una modifica alla dieta si potrebbero alleviare i sintomi della neuropatia periferica. L’indagine, come precisa l’autore Panagiotis, mostra un’associazione tra una dieta priva di glutine e la diminuzione del dolore neuropatico; in questa sede non c’era l’interesse di indagare se l’una è causa dell’altra. La sensibilità al glutine è in alcuni casi portatrice di una diagnosi che potrebbe chiamarsi neuropatia da glutine.

60 persone con età media di 70 anni hanno risposto a domande sull’intensità del dolore, i sintomi neuropatici, la salute mentale e se seguivano una dieta senza glutine. Queste ultime hanno mostrato una minor probabilità di avere dolore neuropatico rispetto agli altri. Del gruppo che non provava dolore, il 56% seguiva un regime gluten free. Dopo aver raccolto e valutato i dati, è emerso che chi escludeva il glutine aveva l’89% di probabilità in meno di sviluppare dolore neuropatico negli anni.

È uno studio che apre alla formulazione di una dieta senza glutine per diminuire il dolore neuropatico, riducendo l’assunzione di farmaci. Sono pertanto necessarie altre ricerche per confermare i risultati e determinare la dinamica per cui la presenza di glutine può aumentare la sensibilità al dolore.

 

Bibliografia

American Academy of Neurology, Febbraio 2018.